Ci siamo. È il giorno della Bce e i mercati si muovono, ovviamente, con cautela anche se ci si attende un nulla di fatto. Nel senso, cioè, che non sono previsti cambiamenti in materia di tassi e, anzi, cresce il numero di quanti si attendono un atteggiamento ancora più espansivo da parte dell’istituto centrale comunitario guidato da Mario Draghi.
Del resto, ricordiamo, è quello che è emerso dai verbali dell’ultima riunione, confermato indirettamente anche dal recente Bollettino economico: (…) espansione forte e generalizzata, pmi in calo e calo mensile pure della produzione industriale, inflazione invece in rialzo. Appuntamento, dunque, alle ore 13,45 per la comunicazione dei tassi e alle 14,30 la consueta conferenza stampa di Mario Draghi.
Ma vediamo intanto la situazione dei mercati. Borsa italiana positiva con l’indice Ftse Mib che segna +0,37%, negativa invece Francoforte con il Dax a -0,12%, invariata Londra e positive tutte le altre: a Parigi il Cac 40 segna +0,30% e a Madrid l’Ibex 35 +0,30%.
Contrastate le chiusure dei principali indici USA nella seduta di ieri: S&P 500 +0,18%, NASDAQ Composite -0,05%, Dow Jones Industrial +0,25%.
Mercato azionario giapponese positivo, il Nikkei 225 ha chiuso a +0,47%, e positivo pure il Kospi di Seul +1,10%; mentre hanno chiuso in netto ribasso le piazze finanziarie cinesi: Shanghai e Shenzhen -1,38%, l'indice Hang Seng di Hong Kong -1,06%. Negativa, infine, anche Sydney con lAdx All Ords a -0,11%.
Per quanto riguarda la borsa di New York da segnalare, sull’azionario, il balzo avanti di Facebook nell'after-hours(+5,3%) grazie ai risultati relativi al primo trimestre superiori alle stime degli analisti. I ricavi sono saliti del 49% su base annua a 11,97 miliardi di dollari da gennaio a marzo, mese in cui è scoppiato lo scandalo di Cambridge Analytica. Gli utili sono aumentati del 62,8% a 4,99 miliardi di dollari, l'utile rettificato a 1,69 dollari per azione.
E sempre per quanto riguarda gli Usa, occhio agli appuntamenti macroeconomici in agenda, nel mentre segnaliamo che L'EIA (Energy Information Administration) ieri ha comunicato che, nella settimana terminata lo scorso 20 aprile le scorte di petrolio negli USA sono aumentate di 2,170 milioni di barili. Le stime degli analisti erano fissate su un decremento pari a 1,600 milioni di barili. Nella settimana precedente le scorte di petrolio greggio erano diminuite di 1,071 milioni di barili.
Dunque, gli altri importanti eventi, sempre con riguardo agli Usa, in calendario oggi (vedi calendario sotto) sono le richieste settimanali dei sussidi disoccupazione; i preliminari di marzo degli ordini dei beni durevoli, le scorte all’ingrosso e la bilancia commerciale.
I DATI MACROECONOMICI ATTESI OGGI
Giovedì 26 Aprile 2018
13:45 EUR Riunione BCE;
14:30 EUR Conferenza stampa Draghi (BCE);
14:30 USA Richieste settimanali sussidi disoccupazione;
14:30 USA Ordini beni durevoli preliminari mar;
14:30 USA Scorte all'ingrosso preliminari mar;
14:30 USA Bilancia commerciale preliminare mar.
ALTRE NEWS MACROECONOMICHE
Singapore: produzione industriale cresciuta del 5,9% annuo
Secondo quanto comunicato dall’Economic Development Board di Singapore, in marzo la produzione industriale della città-Stato asiatica ha registrato su base preliminare un progresso del 5,9% annuo, in ulteriore frenata rispetto al 6,7% della lettura finale di febbraio (e al balzo del 16,9% di gennaio) ma sopra al 5,4% del consensus. Su base mensile la produzione industriale è invece cresciuta dello 0,3% dopo il declino del 2,6% di febbraio (peggiorato rispetto alla flessione dello 0,5% comunicata lo scorso mese) e sotto allo 0,5% di progresso stimato dagli economisti.
Australia: prezzi all'export e all'import oltre il consensus
Secondo quanto comunicato dal Bureau of Statistics (l’ente di statistica di Canberra), i prezzi all'import sono cresciuti in Australia del 2,1% sequenziale nel primo trimestre, in lieve accelerazione rispetto al 2,0% del precedente periodo (nel terzo trimestre 2017 erano invece calati dell'1,6%) ma ampiamente oltre l'1,2% d'incremento del consensus. I prezzi all'export sono invece saliti del 4,9% sequenziale, contro il 2,8% precedente (dopo il declino del 3,0% del terzo trimestre) e il 4,1% stimato dagli economisti. Su base annuale, i prezzi all'import sono cresciuti del 2,3% contro il declino dell'1,4% di quelli all'export.
Corea del Sud: crescita Pil al 2,8% annuo nel primo trimestre
Secondo quanto comunicato dalla Bank of Korea, la crescita del Pil di Seoul nel primo trimestre 2018 è stata del 2,8% annuo come nel precedente periodo (3,8% nel terzo trimestre 2017) ma sotto al 2,9% stimato dagli economisti. L'economia sudcoreana ha registrato nei primi tre mesi dell'anno un'espansione dell'1,1% sequenziale, dopo la contrazione dello 0,2% del quarto trimestre (e il progresso dell'1,5% del terzo), in linea con il consensus di Bloomberg.
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