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Immagine del redattoreAntonio Arricale

WALL STREET, UN ALTRO RECORD PER S&P 500 E NASDAQ COMPOSITE. RENZO PIANO: IL MIO PONTE PER GENOVA

Le principali Borse europee hanno aperto la seduta deboli e al momento si muovono tutte in territorio negativo. Il Dax30 di Francoforte cede lo 0,88%, il Cac40 di Parigi lo 0,30%, il Ftse100 di Londra lo 0,81%, l’Ibex 35 di Madrid -0,52%.

A Piazza Affari il Ftse Mib cede lo 0,47%, il Ftse Italia All Share lo 0,46%, il Ftse Italia Mid Cap lo 0,44% e il Ftse Italia Star lo 0,38 per cento.

Tornano le vendite sulle banche dopo la parziale rimonta di ieri. Il Ftse Italia Banche cede lo 0,67%.

Tra i titoli sotto i riflettori Atlantia, in rialzo durante i primi scambi a Piazza Affari: il titolo guadagna lo 0,63% e si porta a 18,31 euro. Secondo La Stampa la controllata Autostrade per l’Italia avrebbe aperto al dialogo con Fincantieri (-0,92%) proposta dal vicepremier Luigi Di Maio come incaricata, con il sostegno di CDP, a ricostruire il ponte Morandi di Genova.

Il governatore della Liguria Giovanni Toti ha aperto a questa possibilità dopo che l’architetto Renzo Piano ha donato alla città il progetto per un nuovo ponte: “Autostrade apre il cantiere e paga il conto, Fincantieri costruisce il ponte, se serve con altre primarie imprese necessarie per il loro know-how, Renzo Piano regala a Genova il disegno di un ponte bellissimo - ha affermato Toti - Per una volta possiamo farla semplice: senza polemiche, la città può riavere in fretta un’opera indispensabile, sicura e meravigliosa”.

L’occasione per un primo confronto potrebbe giungere oggi nella sede della Regione Liguria dove dovrebbero discutere del futuro legato alla ricostruzione del Ponte Morandi, sia Autostrade sia Fincantieri. Non sfuggono agli osservatori però gli attriti politici che attorniano il caso e i dettagli sulla catena di responsabilità che ha portato al disastro, alla morte di 43 persone, allo sfollamento di un intero quartiere.

Wall Street, un altro record

La Borsa di New York ha chiuso la seduta in rialzo dopo la revisione al rialzo del Pil Usa. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,23%, l'S&P 500 lo 0,57% e il Nasdaq Composite lo 0,99%. Per la quarta seduta consecutiva di fila il paniere azionario formato dalle 500 aziende a maggiore capitalizzazione e l'indice tecnologico hanno aggiornato i record storici.

Wall Street ha beneficiato anche del possibile accordo commerciale con il Canada dopo quello raggiunto con il Messico.

Asia negativa, Nikkei 225 in leggerissimo rialzo (+0,09%)

L'andamento generale della regione è appesantito dalla costante debolezza delle piazze cinesi, anche se diversi i listini hanno chiuso in positivo. Moderato, ma positivo.

A Shanghai il maggiore indice (Sse index) ha chiuso in ribasso a -1,14%. Appena sopra la parità, invece, l’Hang Seng a Hong Kong: +0,23%.

A Tokyo il Nikkei 225 riesce a proseguire la sua striscia di rialzi, limitando però il guadagno allo 0,09% mentre a Seul il Kospi limita le perdite a -0,07%.

Sydney in verde, ma assai moderato, come si diceva: l'S&P/ASX 200 ha chiuso a +0,05%.

Sul fronte valutario, il Bloomberg Dollar Spot Index, paniere che monitora la divisa Usa nei confronti delle altre dieci principali monete, è in leggero rialzo a fronte di uno yen che rimane debole sul biglietto verde.

Forex

Occhio alla sterlina. Michel Barnier, negoziatore dell'UE, ha confermato di voler offrire al Regno Unito un accordo che non è mai stato offerto ad altro paese. La sterlina ieri è salita fino 1,30409 sul dollaro all'annuncio. I trader hanno percepito l’annuncio di Barnier come un compromesso per superare l'impasse nelle discussioni sulla Brexit. Ma la situazione è tutt'altro che risolta.

Commodities

Oro in lieve calo negli scambi in Asia: il metallo prezioso viene scambiato a 1.206,2 dollari l'oncia (-43 cent).

Petrolio poco mosso sul mercato after hours di New York: il Wti con consegna a ottobre viene scambiato a 69,65 dollari al barile. A Londra invece il Brent guadagna 11 cent a 77,25 dollari al barile.

Materie prime, Invesco lancia un Etf con copertura in euro

Proteggersi dal rischio inflazione e ridurre la volatilità complessiva senza temere il rischio di cambio. È questo l’obiettivo della versione “EUR hedge” di Invesco Bloomberg Commodity UCITS ETF, l’ultimo “replicante” lanciato su Borsa Italiana da Invesco. Questo ETF, il cui attivo è di 1,3 miliardi di dollari USA, rappresenta l’accesso meno costoso (spese correnti pari allo 0,24% annue) all’indice Bloomberg Commodity (“BCOM”) con copertura in euro.

Criptovalute

La Cina ha esteso il suo divieto sulle criptovalute a Guangzhou, dove agli spazi che organizzano convegni commerciali è stato vietato di ospitare eventi legati alle cripto. Il governo cinese prosegue con la sua stretta sugli asset digitali, vietando tutte le attività di promozione delle cripto a Guangzhou. La notizia arriva dopo che al colosso multinazionale cinese del tech Baidu è stato chiesto di chiudere le chat riguardanti le cripto all’inizio della settimana

Il prezzo del Bitcoin e delle altre monete digitali è visto in discesa, questa mattina, dello 0,34% a 7.012,8 dollari.

L’Ethereum crolla del 2,15% a 286,08 dollari.

Ripple si attesta a 0,34019 dollari, con un tonfo dell’1,4%, mentre il Litecoin crolla del 2,31% a 60,86 dollari sul Bitfinex.

I dati macroeconomici in calendario oggi e le principali news Giovedì 30 Agosto 2018

14:00 GER Inflazione preliminare ago;

14:30 USA Inflazione PCE lug;

14:30 USA Redditi e consumi lug;

14:30 USA Richieste settimanali sussidi disoccupazione.

Germania: indice dei prezzi alle importazioni luglio -0,2% m/m da +0,5% (atteso +0,0%)

L'Ufficio Federale di Statistica Destatis ha reso noto che i prezzi alle importazioni in Germania nel mese di luglio sono diminuiti dello 0,2% su base mensile e sono aumentati del 5,0% su base annuale, risultando inferiori alle attese fissate a +0,0% su base mensile e +5,2% su quella annuale. I prezzi delle esportazioni sono cresciuti dello 0,0% su base mensile e dell'1,9% rispetto a giugno 2017.

Gran Bretagna: vendite auto calate dell'11% annuo in luglio

Secondo quanto comunicato dalla Society of Motor Manufacturers and Traders (Smmt), in luglio la produzione di auto è calata dell'11% annuo in Gran Bretagna a causa di una serie di fattori ribassisti (come l'introduzione di nuovi modelli e regole più rigide sulle emissioni di inquinanti) che spiegano in parte anche il crollo del 35% della domanda interna. Il numero di vetture esportate è invece calato da 106.082 a 101.637 unità rispetto al luglio 2017. Nei primi sette mesi del 2018 la produzione è scesa del 4,4% a fronte del declino del 16% della domanda interna e dell'1,2% per l'export.

Giappone: vendite retail cresciute dell’1,5% annuo in luglio

Secondo quanto comunicato dal ministero nipponico di Economia, Commercio e Industria, in luglio le vendite retail sono cresciute in Giappone dell’1,5% annuo, in rallentamento rispetto all'1,8% di giugno (0,6% in maggio) ma sopra all’1,2% del consensus. Su base mensile rettificata stagionalmente il dato segna invece un rialzo dello 0,1% in decisa frenata rispetto all’1,5% precedente (in maggio si era registrato un declino dell'1,7%, che era stata la performance più debole dall'agosto 2016) e contro lo 0,2% atteso dagli economisti.

Australia: investimenti delle aziende calati del 2,5%

Secondo quanto comunicato dal Bureau of Statistics di Canberra, nel secondo trimestre gli investimenti delle aziende sono calati del 2,5% sequenziale in Australia contro il precedente progresso dell'1,2% e la crescita dello 0,6% attesa dagli economisti.





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