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Immagine del redattoreAntonio Arricale

WALL STREET FESTEGGIA L’ACCORDO COMMERCIALE CON IL MESSICO. BORSE POSITIVE, MA NON MILANO

La Borsa di New York ha chiuso la prima seduta della settimana in rialzo grazie alle buone notizie sul fronte commerciale. Il Dow Jones ha guadagnato l'1,01%, l'S&P 500 lo 0,77% e il Nasdaq Composite lo 0,91%. L'indice delle blue chip è tornato sopra quota 26 mila punti mentre il listino tecnologico ha superato per la prima volta gli 8 mila punti. Nuovo record storico anche per l'S&P 500. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato un importante accordo commerciale con il Messico dopo oltre un anno di dure trattative ed ha anticipato l'avvio delle trattative con il Canada.

Asia in moderato rialzo. Il Nikkei 225 guadagna solo lo 0,06%

I mercati festeggiano l'accordo tra Usa e Messico per la revisione del North American Free Trade Agreement (Nafta, l'accordo tra i due Paesi e il Canada, quest'ultimo ora sotto pressione per allinearsi ai nuovi termini). Sul fronte valutario, il Bloomberg Dollar Spot Index, paniere che monitora la divisa Usa nei confronti delle altre dieci principali monete, è in moderato rialzo e la parallela contrazione dello yen sul biglietto verde contribuisce alla buona performance della piazza di Tokyo: in chiusura, però, il Nikkei 225 azzera gran parte del guadagno iniziale e limita allo 0,06% il suo progresso (ha fatto meglio l'indice più ampio Topix, apprezzatosi dello 0,16%).

Nonostante i nuovi interventi della People's Bank of China (PboC) per rafforzare lo yuan, la valuta cinese perde terreno nei confronti del dollaro Usa e le piazze di Shanghai sotto-performano la tendenza complessiva della regione. Dopo un andamento altalenante, lo Shanghai Shenzhen Index chiude con una perdita di - 0,10%.

Giornata positiva invece per Hong Kong: l’Hang Seng guadagna +2,17%.

A Seoul il Kospi si apprezza di un modesto + 0,17%, mentre a Sydney il guadagno dell’Asx All Ords è di +0,51%.

Borse europee positive, ma non Milano

Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in rialzo grazie all'accordo commerciale Usa-Messico e i nuovi record a Wall Street. Il Dax30 di Francoforte al momento segna +0,09%, il Cac40 di Parigi +0,07% e il Ftse100 di Londra +0,69%, in controtendenza invece l’Ibex 35 di Madrid che segna - 0,44%.

Sottotono anche la borsa Italiana con il Ftse Mib che segna -1,03% sotto il peso negativo di banche e utility. In scia, ovviamente, anche i sotto-indici con il Ftse Italia All Share a - 0,96%, il Ftse Italia Star -0,30% e il Ftse Italia Mid Cap a - 0,68%.

In aumento anche lo spread Btp-Bund che sale di quasi un punto e mezzo percentuale a 283 punti base.

Forex

Dollaro resta vicino a minimo di un mese su euro dopo accordo Usa-Messico, mentre si muove in lieve rialzo nei confronti dello yen, dopo l'annuncio di un accordo tra Usa e Messico per riformare il trattato di libero scambio nordamericano (Nafta), che ha dato qualche supporto all'appetito di rischio.

Intorno alle 9,45 il biglietto verde è in lieve calo sull'euro, che sale a 1,1682 dollari da 1,1667 dollari della chiusura, dopo una fiammata sulle piazze asiatiche a 1,1697 dollari, picco dal 1° agosto. L'indice del dollaro, che ne traccia l'andamento sulle principali controparti valutarie, è fermo a 94,779

Il biglietto verde sale marginalmente a 111,15 yen da 111,08 yen della precedente chiusura; l'euro recupera terreno anche su yen a 129,89 da 129,70 yen della chiusura.

Oro e petrolio

L'oro in Asia è quotato a 1.210 dollari per oncia con le ultime quotazioni sulla piazza di Singapore in rallentamento dopo aver toccato i massimi degli ultimi 15 giorni a 1212 dollari. Hanno pesato le parole dagli Usa del presidente Trump che hanno smorzato le aspettative di accordo a breve con la Cina nella guerra dei dazi.

Le quotazioni del petrolio vedono il Wti salire ancora, a 68,96 dollari al barile, dopo la chiusura di ieri a New York in rialzo a 68,87 dollari. Il Brent sale dello 0,2% a 76,37 dollari al barile.

Criptovalute

L’Iran ha rivelato i dettagli di una sua criptovaluta nazionale in risposta alle sanzioni economiche statunitensi. I prezzi delle criptovalute complessivamente sono visti tutti in salita.

Il Bitcoin rimbalza del 3,14% a 6.916,6 dollari.

L’Ethereum si attesta a 284,89 dollari, con un’impennata del 2,94%.

Il token XRP si attesta a 0,33970 dollari, schizzando del 5,07% sulle ultime 24 ore sul Poloniex, mentre il Litecoin registra un balzo del 4,51% a 60,144 dollari.

Tornando all’iniziativa dell’Iran, l’ente affiliato alla banca centrale iraniana, l’Informatics Services Corporations (ISC), ha rivelato che la criptovaluta in arrivo nel paese sarà appoggiata dal Rial. È stata sviluppata sulla tecnologia open source Hyperledger Fabric della Linux Foundation. La moneta digitale non può essere minata dal momento che è stata sviluppata tramite una infrastruttura blockchain privata e in quanto l’erogatore è la Banca Centrale iraniana e il volume dei token emessi dipende dalla decisione della banca, secondo quanto spiega l’ISC.

Tra le altre notizie, tre dei principali produttori di attrezzature per il mining di Bitcoin, Bitmain, Canaan Inc ed Ebang International Holdings, stanno pensando di raccogliere miliardi di dollari tramite IPO ad Hong Kong. Queste compagnie progettano chip informatici di fascia alta per il mining delle criptovalute e vendono attrezzature per il mining oltre ai chip.

I dati macroeconomici in calendario oggi e le principali news Martedì 28 Agosto 2018

12:00 GB Inflation Report (BoE);

14:30 USA Bilancia commerciale beni lug;

14:30 USA Scorte all'ingrosso preliminari lug;

15:00 USA Indice S&P/Case-Shiller (prezzi abitazioni) giu;

16:00 USA Indice fiducia consumatori (Conference Board) ago;

16:00 USA Indice Richmond Fed (manifatturiero) ago.

Francia: in agosto fiducia dei consumatori stabile a 97 punti

Secondo quanto comunicato dall’Institut national de la statistique et des études économiques (Insee, l’ente nazionale di statistica di Parigi), la fiducia dei consumatori è rimasta stabile in Francia ad agosto sui 97 punti già registrati in giugno e luglio (99 punti in maggio), in linea con le attese degli economisti.

Cina: investimenti in infrastrutture crollati del 35,2% annuo

La National Development and Reform Commission (Ndrc, l'agenzia del Consiglio di Stato di Pechino responsabile per la gestione macroeconomica) lunedì ha lanciato l'allarme sulla frenata degli investimenti in Cina, sottolineando la necessità di rafforzare le misure fiscali e finanziarie per invertire la tendenza. Nei primi sette mesi del 2018 il valore degli investimenti in progetti infrastrutturali è crollato del 35,2% annuo, con le performance peggiori registrate in oleodotti, ferrovie, aeroporti e strade. La frenata, ricorda Reuters, è per altro legata anche agli sforzi delle autorità di Pechino per abbattere il debito e ridurre i rischi finanziari.

Usa: 4,7 miliardi di sussidi in risposta a tariffe su export

Lo U.S. Department of Agriculture (il ministero dell'Agricoltura di Washington) ha annunciato lunedì che il suo piano di aiuti al settore agricolo comprenderà quest'anno 4,7 miliardi di dollari di pagamenti diretti per reagire alle tariffe introdotte in rappresaglia sull'export americano. Ben 3,6 miliardi di dollari del totale dei sussidi andranno ai soli produttori di soia. La Cina, ricorda Reuters, tradizionalmente acquistava circa il 60% dell'export Usa del prodotto agricolo (usato prevalentemente per l'alimentazione del bestiame) ma si è tolta sostanzialmente dal mercato dopo avere varato imposte sulle merci americane in rappresaglia per la guerra commerciale lanciata da Donald Trump. "Gli aiuti di breve periodo non creano stabilità sul mercato", ha dichiarato Doug Schroeder, vice chairman di Illinois Soybean Growers, in risposta all'annuncio del ministero. "I produttori hanno bisogno di commercio, non di aiuti", ha concluso.

Corea del Sud: fiducia consumatori sui minimi dal marzo 2017

Torna a calare la fiducia dei consumatori della Corea del Sud, che scivola in agosto sui minimi dai 97,0 punti del marzo 2017 (e da allora per la prima volta sotto quota 100 punti), quando il Paese asiatico era stato colpito dallo scandalo per corruzione che aveva portato a impeachment e arresto dell'ormai ex presidentessa Park Geun-hye. Secondo quanto comunicato dalla Bank of Korea, infatti, nel mese in chiusura l’indice della fiducia dei consumatori è calato a 99,2 punti dai 101,0 punti di luglio (105,5 punti in giugno).

Giappone: in agosto inflazione core BoJ torna allo 0,5% annuo

Recupera in agosto l'inflazione core del Giappone stilata dalla Bank of Japan (BoJ), che torna sullo 0,5% annuo già registrato in maggio e giugno (0,7% in aprile) dallo 0,4% di luglio e contro la frenata allo 0,3% attesa dagli economisti. Settimana scorsa il ministero nipponico di Affari Interni e Comunicazione aveva comunicato che l'inflazione core del Sol Levante (al netto degli alimenti freschi e benchmark su cui la BoJ ha il target del 2%) era rimasta invariata in luglio sullo 0,8% annuo di giugno (0,7% in aprile e maggio)..





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