Tutto come da copione. La Banca Centrale americana alza i tassi sui Federal funds di 25 punti base portandoli in una banda compresa fra l'1,25% e l'1,50% e prevede, per il prossimo anno, tre nuovi ritocchi all'insù del costo del denaro.
La Fed ha anche alzato le stime sul PIL del 2018 al 2,5% rispetto al +2,1% precedentemente indicato. Confermate, inoltre, all'1,9% le stime sulla crescita dei prezzi delle spese personali dei consumatori (PCE).
La disoccupazione, invece, è vista in discesa al 3,9%
La probabilità che la banca centrale americana avrebbe alzato i tassi di interesse era del 98,3%, dunque il rialzo non ha sorpreso gli analisti del mercato.
La riforma fiscale approvata al Senato americano potrebbe portare a un eccessivo rialzo dell’inflazione, per contenerla alcuni funzionari del FOMC hanno proposto di alzare il ritmo degli aumenti dei tassi di interesse nel corso del 2018.
La Federal Reserve, inoltre, intende aumentare il proprio bilancio fino a 20 miliardi di dollari, come previsto dalle precedenti riunioni.
Per il 2018 il FOMC intende alzare i tassi di interesse altre tre volte di 0,25% ciascuna, mentre per il 2019 si prospettano solo due aumenti. Ci si aspetta dunque un arrivo a +2,25% a fine 2018 e a +2,75% nel 2019, a meno che il board dei governatori della Federal Reserve non dovesse cambiare strategia.
Con la decisione del Fomc e contrariamente a quanto si potesse immaginare il cambio euro dollaro si è portato al rialzo, quotandosi sopra 1,18. E questo può spigarsi soltanto con una cosa: probabilmente i trader non hanno apprezzato il tono dovish sul tema dell’inflazione assunto da Janet Yellen nel corso della conferenza stampa che ne è seguita.
Di segno opposto, invece, la reazione del Bitcoin (quotazione Bpprime) che ha subito una flessione da 17431 dollari (massimo di giornata) a 15865 dollari (minimo di giornata), cedendo sul campo 1566 dollari, vale a dire, quasi il 9% Al momento della scrittura muove intorno a 16500).
Rispondendo a una domanda di Steve Liesman della CNBC Janet Yellen ha dichiarato che il bitcoin è un asset altamente speculativo. La numero uno (in uscita) della Fed ha sostenuto che “non è una riserva stabile di valore, non è legale e gioca un ruolo molto piccolo nel sistema di pagamenti”. Ha inoltre specificato: La Fed non svolge alcun ruolo normativo nei confronti del bitcoin, se non assicurandosi che le organizzazioni bancarie supervisionate stiano attente a gestire adeguatamente le interazioni che hanno con i partecipanti in quel mercato, e monitorando in modo appropriato eventuali riciclaggi di denaro
In merito invece all’eventuale scoppio della bolla bitcoin, Yellen ha detto che non vede rischi per la stabilità finanziaria, ma certamente molte persone che hanno investito sul bitcoin potrebbero perdere molto denaro se ciò avvenisse”.
Infine, in tono leggermente commosso, Janet Yellen ha ringraziato tutti per la passione messa negli ultimi quattro anni e ha augurato buon lavoro al suo successore Jerome Powell.
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