Tornare alla vecchia cara Lira. Magari, risponderanno in molti. Soprattutto quei nostalgici che ritengono il ritorno al vecchio conio l’unica panacea in grado di eliminare il malessere economico-finanziario generato appunto – l’opinione è diffusa – dall’introduzione dell’Euro.
Difficile, tuttavia, tornare indietro. “L’Euro è irreversibile”, ricordano economisti e politici, con il presidente della Bce, Mario Draghi, in testa.
Eppure, la Lira potrebbe presto tornare a circolare come moneta di scambio. Attenzione, però: soltanto in forma virtuale (come del resto già avviene ora, quando se ne parla). Solo che stavolta virtuale sta come sinonimo di criptovaluta e, allora, la cosa diventa magari più concreta. E scusate l’ossimoro.
Dunque, con l’acronimo ITL ovvero “Italian Lira” la moneta del vecchio conio diventa moneta digitale, insomma, una criptovaluta che funziona con un contratto peer-to-peer stile Ethereum.
Di Itl Italian Lira saranno prodotte 60.532.325. Non una di più (i Bitcoin saranno 21 milioni), una per ogni abitante in Italia, così dicono i creatori della nuova moneta virtuale, che in fase di lancio avrà un prezzo pari a 0,0193627 €. Vi dice niente, questa cifra? Proprio così, la cifra richiama il cambio della conversione della vecchia Lira in un Euro: 1.936,27 Lire. Altre curiosità le potete legge sul sito ufficiale della criptovaluta https://www.italianlira.ws/
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