Tranne Piazza Affari (il Ftse Mib segna +0,71%) le principali Borse europee hanno aperto la seduta deboli in attesa della testimonianza del chairman del Federal Reserve (Fed) Jerome Powell, che – come è noto – parlerà in giornata davanti all'House of Representatives Financial Services Committee, poche ore prima, per altro, della pubblicazione dei verbali del meeting del Fomc (Federal Open Market Committee) del 18-19 giugno).
Il Dax30 di Francoforte cede lo 0,42%, il Cac40 di Parigi lo 0,14%, il Ftse100 di Londra lo 0,12% e l'Ibex35 di Madrid lo 0,15%.
Borsa Usa: i tecnologici spingono al rialzo S&P 500 e Nasdaq, debole il Dow Jones
La Borsa di New York ha chiuso la seduta di ieri in ordine sparso. L'S&P 500 ha guadagnato lo 0,12%, il Nasdaq Composite lo 0,54%. Sotto la parità il Dow Jones (-0,08%). Gli acquisti sul comparto tecnologico hanno parzialmente oscurato le ridotte aspettative per un taglio dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve e le preoccupazioni del possibile impatto della guerra commerciale sui profitti aziendali.
Sul fronte macroeconomico l'indagine JOLTS (Job Openings and Labor Turnover Survey) segnala che le posizioni lavorative ricercate dai datori di lavoro a maggio si sono attestate a 7,323 milioni, inferiori ai 7,372 milioni di aprile (rivisto da 7,449 milioni unità) e ai 7,470 milioni attesi dagli economisti.
Asia contrastata. A Tokyo Nikkei225 in ribasso dello 0,15%
Dopo una seduta contrastata per Wall Street, l'andamento misto è proseguito anche sui mercati asiatici, in attesa della testimonianza del chairman del Federal Reserve (Fed) Jerome Powell,che parlerà in giornata davanti all'House of Representatives Financial Services Committee (poche ore prima, per altro, della pubblicazione dei verbali del meeting del Federal Open Market Committee di 18-19 giugno). E gli investitori scommettono sul fatto che Powell confermi una posizione accomodante per la Fed. Il clima resta comunque complessivamente positivo, come evidenziato dal guadagno intorno allo 0,40% segnato dall'indice Msci Asia-Pacific,Giappone escluso, reduce da tre sessioni consecutive in perdita.
Sul fronte valutario il Bloomberg Dollar Spot Index, paniere che monitorala divisa americana nei confronti delle altre dieci principali monete, è sostanzialmente invariato ma il parallelo modesto indebolimento dello yen sul biglietto verde non impedisce a Tokyo di chiudere in negativo: il Nikkei 225 perde infatti lo 0,15% (ha fatto poco peggio l’indice più ampio Topix, deprezzatosi dello 0,23%).
Sul fronte macroeconomico, in giugno i prezzi alla produzione sono calati in Giappone dello 0,1% annuo, contro il precedente progresso dello 0,6% e la crescita dello 0,4% del consensus. Su base sequenziale si è invece registrato un ribasso dello 0,5% contro la flessione dello 0,1% attesa dagli economisti per una lettura invariata rispetto a maggio.
Lo scorso mese il tasso d'inflazione è rimasto invariato in Cina sul 2,7%annuo già registrato in maggio. Su base mensile l'indice dei prezzi al consumo ha segnato invece un calo dello 0,1% contro l'incremento dello 0,1% di aprile e maggio. I prezzi alla produzione sono rimasti invariati su base annua, dopo il progresso dello 0,6% di maggio. Si ferma quindi la striscia di trentadue mesi consecutivi d’espansione (dopo 54 mesi in declino) e la lettura è la più debole dall'agosto2016.
Lo Shanghai Composite è in ribasso di circa lo 0,44% mentre lo Shanghai Shenzhen Csi 300 è sostanzialmente invariato, contro una flessione intorno allo 0,20% anche per lo Shenzhen Composite. In positivo invece Hong Kong: l’Hang Seng +0,31%. A Seoul il guadagno del Kospi è intorno allo 0,50%, mentre a Sydney l’S&P/ASX 200 ha segnato un progresso dello 0,36% in chiusura.
Piazza Affari
Partenza positiva per i bancari: l'indice FTSE Italia Banche segna +1,5%, l'EURO STOXX Banks +0,8%. Bene UBI Banca 2,3%, BPER Banca +2,2%,Banca MPS +5,1%. Sale anche Unicredit +1,9% che si conferma in buona forma dopo che ieri ha chiuso con un leggero rialzo (+0,32%) nonostante la debolezza del comparto causata dal forte calo di Deutsche Bank (oltre -9% tra lunedì e martedì) in scia all'annuncio del massiccio piano di ristrutturazione.
Il titolo dell'istituto guidato da Jean Pierre Mustier ha guadagnato terreno su indiscrezioni di Reuters secondo cui è alla ricerca di un advisor per assisterlo in una revisione della struttura del gruppo finalizzata a rafforzarne il profilo europeo e migliorarne le condizioni di funding tramite la separazione delle attività estere da quelle italiane (queste ultime sono penalizzate dal fardello dei crediti deteriorati). Le due fonti vicine al dossier citate dall'agenzia confermano le indiscrezioni di ieri mattina del Messaggero e del Sole 24 Ore. A dicembre UniCredit presenterà il piano 2020-2023.
Petroliferi in recupero grazie al progresso del greggio, salito nelle ultime ore sui massimi dal 2 luglio. Il future settembre sul Brent segna 65,00$/barile, il future agosto sul WTI 58,60 $/barile. Bene Tenaris+1,3%, Eni +0,8% e soprattutto Saipem +1,8% a 4,40 euro, penalizzata ieri da un report di Credit Suisse: il gruppo ha però annunciato l'aggiudicazione di due nuovi contratti in Arabia Saudita, per un valore complessivo di oltre 3,5 miliardi di dollari: "Si tratta di due progetti di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione, assegnati da Saudi Arabian Oil Company (Saudi Aramco)alla divisione E&C Onshore, che riguardano lo sviluppo di alcune strutture a terra funzionali ai giacimenti di gas Berri e Marjan, entrambi situati nel Golfo Arabico". Kepler Cheuvreux ha confermato la raccomandazione buy e il target a 6,00 euro su Saipem dopo la notizia dei nuovi contratti.
Atlantia in verde (+0,7%): Il Sole 24 Ore di oggi scrive che il gruppo controllato dalla famiglia Benetton sta prendendo in considerazione l'ipotesi di partecipare al salvataggio di Alitalia. Il quotidiano riferisce indiscrezioni raccolte in ambienti finanziari secondo cui domani il cda esaminerà la possibilità di presentare una manifestazione di interesse per una quota pari al 35-40% della newco Nuova Alitalia (un investimento di circa 300 milioni di euro), a patto che venga realizzato un piano industriale di rilancio “serio e credibile”. La newco vedrebbe un azionariato composto da Ministero del Tesoro e Ferrovie dello Stato (con la quota di maggioranza), dall'americana Delta Air Lines e, eventualmente, da Atlantia. Il Sole conferma che l'operazione dovrebbe essere chiusa il15 luglio.
I dati macroeconomici in calendario oggi, mercoledì 10 luglio 2019
10.30 GBR Bilancia commerciale beni
10.30 GBR Produzione industriale
10.30 GBR Produzione industriale
13.00 USA Richieste mutui
16.00 USA Vendite ingrosso
16.00 USA Scorte ingrosso
16.30 USA Scorte petrolio
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