Mercati azionari europei positivi, ma non Milano dove il FTSE MIB segna -0,66%. Dunque: DAX +0,66%, FTSE 100 +0,48%, CAC 40 +0,10%, IBEX 35 +0,08%.
Mercato azionario giapponese positivo, il Nikkei 225 ha chiuso a +0,66%. Positivo anche il Kospi a Seul +0,68%. Borse cinesi in verde: l'indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen chiude a +0,23%, l'indice Hang Seng di Hong Kong +0,91%.
La Borsa di New York ha chiuso la seduta in rialzo grazie ad alcune brillanti trimestrali societarie. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,99%, l'S&P 500 l'1,05% e il Nasdaq Composite l'1,64%. Sugli scudi in particolare il comparto tecnologico (l'indice di riferimento ha registrato un progresso del 2,27%).
Tra i titoli in evidenza Facebook +9,06%. Il social network ha pubblicato risultati relativi al primo trimestre superiori alle stime degli analisti. I ricavi sono saliti del 49% su base annua a 11,97 miliardi di dollari da gennaio a marzo, mese in cui è scoppiato lo scandalo di Cambridge Analytica. Gli utili sono aumentati del 62,8% a 4,99 miliardi di dollari, l'utile rettificato a 1,69 dollari per azione.
I risultati trimestrali hanno inoltre evidenziato nuovi investimenti in corso. Le entrate pubblicitarie per dispositivi mobili sono ora pari al 91% del totale e l'organico è aumentato del 48% su base annua a 27.742. Facebook ha anche annunciato che riacquisterà azioni proprie per 9 miliardi di dollari, dopo aver inizialmente annunciato un riacquisto di 6 miliardi di dollari.
BANCA CENTRALE EUROPEA
La riunione della Banca centrale europea di ieri si è confermata solo interlocutoria con l’istituto centrale che non cambia la sua politica monetaria, come ampiamente previsto dagli analisti.
Nel dettaglio il tasso principale dell’eurozona è rimasto fermo a zero così come quello sui depositi delle banche non si è mosso rispetto al precedente -0,4%.
Invariato anche il programma di acquisti dell’istituto centrale che nel corso dello scorso ottobre era stato ridotto a 30 miliardi di euro e la sua durata fino alla fine di settembre 2018. La sua politica economica potrebbe proseguire “anche oltre se necessario”, secondo quanto indicato nella nota ufficiale della Bce, subordinando una diversa decisione ad “un aggiustamento durevole dell’evoluzione dei prezzi coerente con il proprio obbiettivo di inflazione”, stabilito nel 2%.
Secondo gli analisti di Intesa Sanpaolo , la Bce potrebbe decidere alcuni cambi nella sua politica tra giugno e luglio, “in quanto il consiglio vorrà fare il punto sul ciclo anche alla luce dei dati in uscita a ridosso della riunione”.
FOREX
Appesantita dai commenti di Mario Draghi al termine del consiglio di politica monetaria di ieri, la valuta unica viaggia al di sotto di 1,21 dollari, mentre l'indice del biglietto verde sulle prime sei controparti ponderate per il commercio si muove sui record da tre mesi e mezzo.
Indebolito anche lo yen al momento scambiato col dollaro a 109,26, cui certo non giova la decisione di Banca del Giappone di tralasciare il riferimento alla tempistica in cui l'inflazione dovrebbe raggiungere l'obiettivo ufficiale di 2%. (Altre news in calce).
Il recupero del dollaro, sottolineano gli addetti ai lavori, è di natura anche tecnica e legato all'accumulo di posizioni 'corte'.
"A monte del recente apprezzamento del dollaro c'è un aggiustamento delle posizioni... le valute rispetto a cui c'era più 'corto' rispetto al biglietto verde sono quelle che stanno arretrando di più", scrive una nota degli analisti di Anz. Particolarmente debole la sterlina, ai minimi delle ultime sei settimane.
Continua inoltre l’apprezzamento del dollaro nei confronti della sterlina che al momento è scambiata 1,3796, co una candela sul TF H4 di oltre 133 pip con la pubblicazione dei dati relativi al pil trimestrale (0,4% rispetto all’atteso 0,6%) e al primo trimestre del pil annuale 81,2% rispetto all’atteso 1,4) e alla variazione dei prezzi mensile (0,4% rispetto all’atteso 0,6).
I DATI MACROECONOMICI DI OGGI Venerdì 27 Aprile 2018
01:01 GB Indice GfK (fiducia consumatori) apr;
01:30 GIA Tasso di disoccupazione mar;
01:50 GIA Vendite al dettaglio mar;
01:50 GIA Produzione industriale preliminare mar;
05:00 GIA Riunione BoJ;
07:00 GIA Nuovi cantieri residenziali mar;
08:00 GB Indice Nationwide (prezzi abitazioni) apr;
08:00 GER Indice prezzi importazioni mar;
09:55 GER Variazione n° disoccupati apr;
09:55 GER Tasso di disoccupazione apr;
10:30 GB PIL 1a stima trim1 2018;
11:00 EUR Indici fiducia apr;
14:30 USA PIL 1a stima trim1 2018;
14:30 USA Inflazione PCE 1a stima trim1 2018;
14:30 USA Indice costo del lavoro trim1 2018;
16:00 USA Indice fiducia consumatori (Univ. Michigan) finale apr.
NEWS
Giappone: BoJ rinuncia a scadenza per target su inflazione
La Bank of Japan (BoJ), come largamente atteso (la decisione era stata prevista da tutti gli economisti del consensus di Bloomberg), ha confermato i tassi d’interesse allo 0,10% in negativo introdotto a sorpresa, con una mossa senza precedenti nel Sol Levante, nel meeting del gennaio 2016. Il board dell’istituto centrale nipponico, ancora con otto voti favorevoli e quello contrario di Goushi Kataoka, ha anche mantenuto l’aggressivo piano d'espansione della base monetaria, portato a 80.000 miliardi di yen l’anno (605 miliardi di euro al cambio attuale) nell’ottobre del 2014. Il meeting dell'istituto centrale nipponico segna l'inizio del nuovo mandato del governatore Haruhiko Kuroda ed è il primo per i suoi due vice Masayoshi Amamiya e Masazumi Wakatabe. L'aspetto più rilevante dell'incontro è stato di fatto la rinuncia a una scadenza temporanea per il raggiungimento del target del 2% per l'inflazione. Obiettivo per cui Kuroda aveva indicato un'orizzonte temporale di due anni quando era entrato in carica per la prima volta nel marzo 2013. Da allora la scadenza è stata prorogata di almeno sei volte e anche la più recente, per l'esercizio in chiusura nel marzo 2020, ormai non è più considerata prioritaria (o rispettabile).
Giappone: vendite retail cresciute dell’1,0% annuo in marzo
Quinto progresso consecutivo per le vendite al dettaglio in Giappone, dopo lo stop registrato in ottobre che aveva fatto seguito a una striscia di incrementi durata undici mesi. Secondo quanto comunicato dal ministero nipponico di Economia, Commercio e Industria, le vendite retail sono però cresciute in marzo dell'1,0% annuo, in decisa frenata rispetto all'1,7% di febbraio (rivisto al ribasso dall’1,8% comunicato lo scorso mese) e sotto all'1,5% del consensus. Su base mensile rettificata stagionalmente il dato segna invece un ribasso dello 0,7% contro la lettura piatta attesa dagli economisti, dopo il progresso dello 0,5% di febbraio (rivisto al rialzo dalla 0,4%) e il declino dell’1,6% di gennaio.
Giappone: tasso di disoccupazione stabile al 2,5% in marzo
Secondo quanto comunicato dal ministero di Affari interni e Comunicazione nipponico, nel mese di marzo il tasso di disoccupazione è rimasto stabile in Giappone al 2,5% già registrato in febbraio (2,4% in gennaio, livello più basso dall'aprile 1993) e in linea con il consensus. Il job-to-applicant ratio (rapporto tra posizioni disponibili e richieste di lavoro) è invece salito dagli 1,58 punti di febbraio tornando in marzo sugli 1,59 punti segnati già in dicembre e gennaio (sui massimi dagli 1,53 punti del febbraio 1974), in linea con le attese degli economisti.
Giappone: inflazione regione Tokyo scesa allo 0,5% in aprile
Secondo i dati diffusi dal ministero nipponico di Affari Interni e Comunicazione, l'inflazione nella regione di Tokyo è scesa ulteriormente in aprile allo 0,5% annuo dall'1,0% di marzo (1,4% in febbraio) e contro lo 0,8% del consensus. L’inflazione core è calata allo 0,6% annuo contro lo 0,8% atteso dagli economisti per una lettura invariata rispetto a marzo (0,9% in febbraio). Su base mensile i prezzi al consumo sono scesi dello 0,4% contro il declino dello 0,1% per il dato core. A partire dallo scorso gennaio i dati complessivi sui prezzi al consumo del Sol Levante vengono pubblicati con una settimana d'anticipo rispetto a quanto fatto in precedenza, per cui le statistiche relative alla regione di Tokyo, considerata un indicatore fedele per i trend su scala nazionale (la lettura è diffusa un mese prima rispetto a quella dell'intero Giappone), non escono più in contemporanea.
Giappone: produzione industriale cresciuta del 2,2% in marzo
Secondo quanto comunicato su base preliminare dal ministero nipponico di Economia, Commercio e industria, in marzo la produzione industriale è cresciuta in Giappone del 2,2% annuo, in deciso miglioramento rispetto al progresso dell'1,6% della lettura finale di febbraio (2,5% in gennaio) e sopra al 2,0% atteso dagli economisti. Su base mensile si è invece segnato un incremento dell'1,2% contro il 2,0% della lettura finale di febbraio (dopo il crollo del 6,8% di gennaio) e anche in questo caso sopra allo 0,5% del consensus.
Australia: prezzi alla produzione crescono dell’1,7% annuo
Secondo quanto comunicato dal Bureau of Statistics (l’ente di statistica di Canberra), i prezzi alla produzione sono cresciuti in Australia dello 0,5% sequenziale nel primo trimestre, in rallentamento rispetto allo 0,6% dell'ultimo periodo dello scorso anno (0,2% nel terzo trimestre) ma sopra allo 0,4% previsto dagli economisti. Su base annuale la lettura è invece per un progresso dell'1,7% come nel quarto trimestre 2017 (1,6% nel terzo).
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