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Immagine del redattoreAntonio Arricale

PIAZZA AFFARI CHIUDE IN RIALZO. CRIPTOJACKING, IN AUMENTO I FURTI DI ENERGIA

Chiusura positiva per le piazze finanziarie europee sollecitate dall'attesa su più fronti: da un lato gli Usa, da dove dovrebbe arrivare l'annuncio del presidente americano Donald Trump relativamente ai dazi che vorrebbe imporre su alcune categorie di prodotto (acciaio e alluminio); dall'altra la Bce, i cui vertici si riuniscono domani per decidere sui tassi di interesse.

In questo scenario, le piazze finanziarie europee hanno ricevuto alcune indicazioni anche dai dati macro di giornata: dall'Europa arriva il Pil del quarto trimestre 2017 della zona euro che risulta invariato rispetto al trimestre precedente (+0,6%) e in linea con le attese.

Su base annua l'incremento è di +2,7%, come da previsioni.

Negli Usa migliora l'occupazione non agricola (+235mila posti di lavoro contro i 244mila di gennaio) oltre le attese (consensus +195mila). Aumenta il deficit commerciale degli Stati Uniti a 56,6 miliardi di euro contro un'attesa di 52 miliardi, dunque peggiore delle attese (53,9 miliardi a gennaio).

In calo invece le scorte di greggio 2,4 milioni di barili nella settimana che si è conclusa il 2 marzo da 3,019 della settimana precedente, contro un'attesa di 2,3 milioni.

In questo scenario le Borse del vecchio Continente chiudono in rialzo: Milano è la migliore con il Ftse Mib che avanza dell'1,22% a 22.473 punti, mentre l'All Share segna +1,16% a 24.694. Francoforte avanza dell'1,09% a 12.245; Parigi +00,34% a 5,187; Londra +0,16% a 7.157.

Tra le blue chips, bene Tim che oggi ha presentato i risultati del 2017, la separazione delle reti e ha annunciato un piano di investimenti di 9 miliardi di euro, mentre entra nel capitale il fondo Elliott. Il titolo chiude con un progresso dell'1,87%.

Soldi in particolare su Recordati (+3,28%), Brembo (+2,78%), Italgas (+2,68%), Poste Italiane (+2,64%) e Moncler (+2,51%). Positiva la galassia Agnelli: Fca +1,04%, Ferrari +1,4%, Exor +2,47%. Bene anche il comparto bancario, mentre venduta è Tenaris che cede l'1,15%

CYBERSECURITY: 50 MILA SITI WORDPRESS INFETTATI PER MINARE CRIPTOVALUTE

Circa 50.000 siti di WordPress sono infettati da malware che usano i dispositivi degli utenti per minare criptovalute. Lo afferma il Bad Packets Report, che si occupa di identificare "epidemie informatiche". Per l'esattezza, l'analista Troy Mursch ha individuati 48.953 siti, dove un pezzo di codice permette agli hacker di insinuarsi negli smartphone e nei pc dei visitatori. L'obiettivo però non è rubare password, ma è "rapire" potere di calcolo dalle schede madri dei dispositivi e usarle per estrarre (minare) nuove criptovalute.

Nella maggior parte dei casi di si tratta di Monero (nona moneta digitale per capitalizzazione). E' un attacco che in gergo si chiama "cryptojacking". Il processo ha infatti bisogno grande capacità di elaborazione. L'unione (di più dispositivi) fa la forza. Chi succhia energia dai dispositivi accelera il processo e guadagna ottenendo nuove criptovalute. Dall'altra parte i dispositivi degli utenti perdono in prestazioni e aumentano il dispendio energetico. Spesso a lungo, perché l'attacco (che non blocca pc e smartphone ma ne dirotta il lavoro) non è palese.

Il cryptojacking, vista la domanda di criptovalute e i prezzi in aumento delle schede madri, si sta diffondendo in modo rapido. Sono state registrate offensive anche su siti governativi (soprattutto britannici e statunitensi) e non solo su pc ma anche rivolte agli smartphone: a febbraio la società di sicurezza informatica Malwarebytes ha rintracciato una campagna che coinvolgerebbe circa 800 mila dispositivi mobili al giorno





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