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Immagine del redattoreAntonio Arricale

NEL DRAGHI DAY LE BORSE SI PREDISPONGONO AL BRINDISI

È il grande giorno della BCE. Mercati in surplace. Per Mario Draghi è il penultimo report del suo mandato. L’ultimo è fissato il 4 ottobre prossimo, dopo di che lascerà il timone a Christine Lagarde.

Alle 13,45 Super Mario dovrebbe annunciare un taglio del tasso di deposito di 10 punti base, da -0,40% a -0,50%. Nel comunicato dovrebbero esserci precise indicazioni programmatiche, sia su eventuali nuovi tagli, sia su eventuali nuovi strumenti da mettere in campo, nel caso il rallentamento del ciclo economico dovesse proseguire. Ostacolato dallo schieramento dei banchieri del Nord Europa, Draghi non dovrebbe presentarsi con un nuovo ampio programma di acquisti di bond, è probabile che si limiti ad annunciarlo, lasciando poi al nuovo presidente il compito di far partire il QE 2.0, di cui la stessa Lagarde ha parlato nel corso delle sue audizioni al Parlamento europeo.

La BCE dovrebbe anche introdurre un regime multiplo sui tassi di deposito: le banche che portano al parcheggio di Francoforte solo la liquidità in eccesso, rispetto alla riserva obbligatoria, dovrebbero essere esentate dal pagamento. L’obiettivo di Draghi di quest’autunno non è l’immissione della liquidità ma la salvaguardia della condotte che la portano a destinazione, alle famiglie ed alle aziende. Ci dovrebbero quindi essere delle misure in grado di spingere all’insù l’Euribor (già salito nelle ultime due settimane) e rendere meno schiacciata la curva dei tassi della zona euro, che da 100 punti di base di spread tra due anni e dieci anni, a fine agosto si era ridimensionato a 25 punti base: una situazione che azzera la redditività delle banche.

Nell’attesa le borse dell'Asia si muovono in rialzo grazie al nuovo segnale di distensione lanciato ieri sera da Donald Trump. Per rispetto della Cina (il primo ottobre di ogni anno si celebra la Festa Nazionale, anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese avvenuta nel 1949) Trump ha annunciato con una serie di tweet lo slittamento in avanti di due settimane degli incrementi dei dazi programmati per inizio ottobre. “Un gesto di buona volontà”, lo ha definito.

Gli investitori hanno apprezzato: il Nikkei guadagna l'1%, il CSI 300 di Shanghai e Shenzhen chiude a +1,08%, Seul +0,8% (in contro trend solo Hong Kong -0,2%).

Ieri sera a Wall Street, l’S&P500 ha chiuso in rialzo dello 0,7%, Nasdaq +1,1%. Nel dopoborsa i principali listini Usa hanno allungato di un altro mezzo punto percentuale e stamattina i derivati sulle borse europee segnano un rialzo di portata analoga.

ANALISI

Le ultime novità sul fronte Cina/Usa e le indiscrezioni sulle mosse della Bce stanno facendo lievitare tutte le borse. Il quadro di fondo si conferma robusto e si cominciano a intravvedere diffusi segnali di forza: il Nikkei ha messo a segno l'ottavo rialzo di seguito, l'S&P500 ha riconquistato la soglia psicologica dei 3mila punti dopo un mese di latitanza, l'Eurostoxx 50 e il Dax di Francoforte hanno toccato livelli che non vedevano da un mese e mezzo.

FtseMib 21.890, +0,1% (FTSE Italia All-Share +0,46%, il FTSE Italia Mid Cap +0,43%, il FTSE Italia STAR +0,35%). BTP in rialzo, scende lo spread. Il rendimento del decennale segna 0,95% (chiusura precedente a 0,99%), lo spread sul Bund segna 153 bp (da 155). Mentre i due partiti al governo lavorano alla lista dei sottosegretari, l'indice delle blue chip consolida a ridosso del primo ostacolo grafico posizionato a 22mila/22.300 punti, area dei massimi 2019. Teniamo alta l'allerta: sopra 22.500 ripartirà la tendenza rialzista stimolando nuovi ingressi sulla forza.

COMMODITY

Brent (61,20 usd), Wti (56,2 usd). Ieri ha chiuso in ribasso del 2,5%, stamattina è in rialzo dello 0,6%. Tanta volatilità nel breve in attesa di quanto deciderà l'Opex+ nel corso del meeting di oggi. Il ministro del petrolio dell'Iraq ha dichiarato che si discuterà di tagli alla produzione "più profondi". Oro (1.495 usd, +0,1%). La maggior propensione al rischio continua a favorire le prese di profitto sul bene rifugio per eccellenza.

FOREX

Euro/Dollaro (1,101). Ieri il cross è sceso sotto la soglia di 1,10 per effetto dei segnali di risveglio dei prezzi alla produzione negli Stati Uniti, stamattina risale sopra questo livello in attesa delle comunicazioni della BCE. Stando a quanto circolato negli ultimi giorni, Draghi non dovrebbe lanciare messaggi troppo aggressivi sui tassi per non indispettire l'amministrazione Trump.

Euro/Sterlina (0,893). Il Paese non è pronto ad affrontare una hard brexit, in un solo giorno si potrebbe dimezzare il numero di camion che attraversano la Manica verso UK. Lo afferma un documento del governo britannico datato 2 agosto e pubblicato ora. Indicazioni che dovrebbero far crescere la fronda anti-Boris Johnson.

Valute Emergenti. Ottima tenuta di tutto il comparto, molte valute consolidano il recente rimbalzo. BOND Le vendite di obbligazioni partite una settimana fa stanno rallentando in vista di appuntamenti delicati con le banche centrali. Germania. Il rendimento del Bund decennale è rimasto fermo ai massimi da un mese a -0,55%, allontanandosi dal recente minimo storico a -0,71%. Il rendimento del Bund trentennale ha sfondato al rialzo la soglia dello "zero", ora +0,02%, ceduta a inizio agosto. Italia. Il rendimento del BTP 10 anni, riparte da 0,97%, continua a "lavorare" l'area dell'1%. Usa. Il rendimento del Treasury 10 anni è risalito a 1,75% dal minimo triennale a 1,45% segnato qualche giorno fa.

CALENDARIO MACROECONOMICO DI OGGI 12 SETTEMBRE 2019

13:45 EUR Tasso sui depositi (Set) -0,50% -0,40%

13:45 EUR Operazioni di rifinanziamento marginale della Bce 0,25%

13:45 EUR Dichiarazione sulla politica monetaria della Bce

13:45 EUR Decisione del tasso di interesse (Set) 0,00% 0,00%

14:30 EUR Discorso del Presidente della Bce Mario Draghi

14:30 EUR Conferenza stampa del presidente della Bce

14:30 USD Indice dei principali prezzi al consumo (Mensile) (Ago) 0,2% 0,3%


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