(22/05/20 ore 9,00) – Il FTSE MIB segna -1,12%, il FTSE Italia All-Share -1,06%, il FTSE Italia Mid Cap -0,66%, il FTSE Italia STAR -0,30%.
BTP e spread poco mossi. Il rendimento del decennale segna 1,67% (chiusura precedente a 1,69%), lo spread sul Bund 215 bp (da 216) (dati MTS).
Mercati azionari europei in rosso: Euro Stoxx 50 -1,18%, Londra FTSE 100 -0,86%, Francoforte DAX -1,41%, Parigi CAC 40 -1,15%, Madrid IBEX 35 +0,04%.
WALL STREET
Chiusura in ribasso per Wall Street, IERI, che ha vissuto una seduta nervosa sull'escalation di tensioni fra USA, Cina e Russia. Il Presidente Trump ha annunciato di voler terminare l'accordo Open Skies con la Russia, per il sorvolo e monitoraggio degli armamenti, ma sta cercando un accordo a tre con Pechino e Mosca per il disarmo nucleare. Il Dow Jones lascia sul parterre lo 0,41%; sulla stessa linea lo S&P 500, che si ferma a 2.948,51 punti, ritracciando dello 0,78%. In discesa il Nasdaq 100 (-1,13%), come l'S&P 100 (-0,8%). In discesa a Wall Street tutti i comparti dell'S&P 500. Tra i più negativi della lista del paniere S&P 500, troviamo i comparti energia (-1,48%), informatica (-1,40%) e beni di cosumo per l'ufficio (-1,04%). Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Boeing (+4,11%), Raytheon Technologies (+3,98%), Travelers Company (+3,73%) e Nike (+1,42%). I più forti ribassi, invece, si sono verificati su IBM, che ha archiviato la seduta a -1,80%.
ASIA, GIORNATA DRAMMATICA
Giornata drammatica per i mercati asiatici che risentono del crescendo di tensioni fra USA e Cina, per la questione della "sicurezza nazionale ad Hong Kong", che potrebbe anche compromettere il pre-accordo commerciale fra le due grandi economie. La Borsa di Hong Kong infatti registra un avvitamento al ribasso, con l'Hang Seng che perde oltre il 5%. A ruota seguono le altre borse cinesi, con Shanghai che cede l'1,83%, Shenzhen il 2,13%, Taiwan l'1,80% e Singapore il 2,17%. A Tokyo, l'indice Nikkei ha terminato in calo dello 0,87% a 20.374 punti, mentre il Topix ha ceduto l'1% a 942 punti. Stessa impostazione per Seoul che arretra dell'1,68%. Fra le altre borse che chiuderanno più tardi le rispettive sedute, Kuala Lumpur perde lo 0,65% e Bangkok il 2,17%. In rosso le piazze di Mumbay (-0,96%) e Sydney (-0,90%).
MACROECONOMIA
PECHINO - La Cina rinuncia per la prima volta dal 1990 a fissare un target di crescita per quest'anno e si impegna a stanziare ulteriori finanziamenti governativi, con la pandemia di COVID-19 che sta colpendo duramente la seconda economia del mondo.
L'economia si è contratta del 6,8% nel primo trimestre, per la prima volta da decenni, sotto i colpi del virus che ha avuto il suo primo focolaio nella città di Wuhan.
"Non abbiamo fissato un obiettivo specifico per la crescita economica per quest'anno principalmente perché la situazione epidemica globale e la situazione economica e commerciale sono molto incerte, e lo sviluppo della Cina sta affrontando alcuni fattori imprevedibili", ha detto il premier Li Keqiang aprendo l'annuale seduta parlamentare.
ARGENTINA VERSO UN NUOVO DEFAULT TECNICO
L'Argentina potrebbe andare tecnicamente in default oggi, venerdì 22 maggio 2020, per la nona volta nella sua storia, a causa del debito pubblico insostenibile e della crisi economica aggravata dalla crisi di Covid-19, che non ha lasciato indenne il Paese sudamericano. Scade infatti il periodo di grazia concesso al Governo argentino per pagare circa 500 milioni di interessi sui bond collocati presso gli investitori internazionali (67 miliardi di debito), perlopiù Fondi speculativi americani, con i quali sono in corso negoziati finalizzati alla ristrutturazione. Trattative che sino ad oggi non sono arrivate ad un accordo, ma sembra probabile che, al di là del default "tecnico", proseguiranno nelle prossime settimane, senza di fatto portare la vicenda nelle aule di tribunale.
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