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Immagine del redattoreAntonio Arricale

Mattinale PER IL NIKKEI MIGLIOR PERFORMANCE DAL 2013


Le principali Borse europee hanno aperto l'ultima seduta del 2017 senza grandi variazioni. Il Dax30 di Francoforte guadagna al momento +0.37%, il Cac40 di Parigi perde -0.12%. Sostanzialmente stabili l'indice Stoxx Europe 600 e il Ftse100 di Londra.

A Milano il FTSE MIB segna -0.57%, il FTSE Italia All-Share -0.53%, il FTSE Italia Mid Cap -0.54%, il FTSE Italia STAR -0.14%.

Oggi, peraltro, sono attesi scambi poco significativi, dal momento che Francoforte e Londra osserveranno un orario ridotto.

Dopo il positivo giovedì di Wall Street (migliore dei tre principali indici Usa era stato ancora il Dow Jones Industrial Average, apprezzatosi dello 0,26%, mentre l'S&P 500 lo 0,18% e il Nasdaq Composite lo 0,16%.), alla riapertura degli scambi in Asia l'andamento è stato maggiormente contrastato, anche se complessivamente positivo, come confermato dal guadagno intorno allo 0,30% dell’indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso, che mette a segno la terza ottava consecutiva in rialzo e chiude con un progresso di circa il 33% il 2017.

Sul fronte valutario, il dollaro si avvia verso la più netta perdita settimanale da novembre e, a fronte del marginale apprezzamento dello yen, Tokyo chiude in calo l'ultima sessione dell'ottava, di dicembre, del trimestre e dell'anno: il Nikkei 225 limita comunque allo 0,08% il suo arretramento (e la performance è identica per l’indice più ampio Topix). Per l'indice delle blue chip del Sol Levante in ogni caso il 2017 si chiude con un guadagno del 19% nella migliore performance registrata dal 2013. Il Kospi di Seoul, rimasto chiuso per l'anticipo della festività di Capodanno, ha fatto anche meglio, apprezzandosi del 22% nei dodici mesi (progresso più elevato dal 2010).

Il comparto delle materie prime registra la miglior performance settoriale.

Sul fronte delle materie prime, continua il recupero del petrolio (il Brent è in rialzo del 16% nel 2017), l'oro resta sui massimi da fine novembre, mentre il rame è poco mosso dopo avere toccato giovedì il prezzo più elevato di quattro anni.

A Sydney la seduta è però contrastata per tutti i principali settori ed è dello 0,38% il declino dell'S&P/ASX 200 al termine degli scambi.

Ultima sessione dell'anno positiva invece per i mercati della Cina: Shanghai Composite e Shanghai Csi 300 hanno infatti guadagnato lo 0,33% e lo 0,30% rispettivamente, contro il progresso dello 0,64% dello Shenzhen Composite. Andamento simile anche per Hong Kong.

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