Le principali Borse europee hanno aperto l'ultima seduta del 2017 senza grandi variazioni. Il Dax30 di Francoforte guadagna al momento +0.37%, il Cac40 di Parigi perde -0.12%. Sostanzialmente stabili l'indice Stoxx Europe 600 e il Ftse100 di Londra.
A Milano il FTSE MIB segna -0.57%, il FTSE Italia All-Share -0.53%, il FTSE Italia Mid Cap -0.54%, il FTSE Italia STAR -0.14%.
Oggi, peraltro, sono attesi scambi poco significativi, dal momento che Francoforte e Londra osserveranno un orario ridotto.
Dopo il positivo giovedì di Wall Street (migliore dei tre principali indici Usa era stato ancora il Dow Jones Industrial Average, apprezzatosi dello 0,26%, mentre l'S&P 500 lo 0,18% e il Nasdaq Composite lo 0,16%.), alla riapertura degli scambi in Asia l'andamento è stato maggiormente contrastato, anche se complessivamente positivo, come confermato dal guadagno intorno allo 0,30% dell’indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso, che mette a segno la terza ottava consecutiva in rialzo e chiude con un progresso di circa il 33% il 2017.
Sul fronte valutario, il dollaro si avvia verso la più netta perdita settimanale da novembre e, a fronte del marginale apprezzamento dello yen, Tokyo chiude in calo l'ultima sessione dell'ottava, di dicembre, del trimestre e dell'anno: il Nikkei 225 limita comunque allo 0,08% il suo arretramento (e la performance è identica per l’indice più ampio Topix). Per l'indice delle blue chip del Sol Levante in ogni caso il 2017 si chiude con un guadagno del 19% nella migliore performance registrata dal 2013. Il Kospi di Seoul, rimasto chiuso per l'anticipo della festività di Capodanno, ha fatto anche meglio, apprezzandosi del 22% nei dodici mesi (progresso più elevato dal 2010).
Il comparto delle materie prime registra la miglior performance settoriale.
Sul fronte delle materie prime, continua il recupero del petrolio (il Brent è in rialzo del 16% nel 2017), l'oro resta sui massimi da fine novembre, mentre il rame è poco mosso dopo avere toccato giovedì il prezzo più elevato di quattro anni.
A Sydney la seduta è però contrastata per tutti i principali settori ed è dello 0,38% il declino dell'S&P/ASX 200 al termine degli scambi.
Ultima sessione dell'anno positiva invece per i mercati della Cina: Shanghai Composite e Shanghai Csi 300 hanno infatti guadagnato lo 0,33% e lo 0,30% rispettivamente, contro il progresso dello 0,64% dello Shenzhen Composite. Andamento simile anche per Hong Kong.
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