Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in rialzo. L'indice Stoxx Europe 600 guadagna lo 0,3%, il Dax30 di Francoforte lo 0,7%, il Cac40 di Parigi lo 0,6% e il Ftse100 di Londra lo 0,3%. Acquisti in particolare sul comparto automobilistico (indice settoriale Stoxx +1,5%).
A Piazza Affari il FTSE MIB segna +1,29%, il FTSE Italia All-Share +1,19%, il FTSE Italia Mid Cap +0,55%, il FTSE Italia STAR +0,44%.
Molto bene gli automobilistici che prolungano il rimbalzo di ieri. L'indice FTSE Italia Automobili e Componentistica segna +2,5%, l'EURO STOXX Automobiles & Parts +1,6%. In evidenza FCA (+3,9%) seguita da Ferrari (+1,2%), Brembo (+1,1%), Sogefi (+3,1%). Buon avvio di seduta per i petroliferi con il greggio sui massimi dalla primavera 2015.
BORSA USA: S&P 500 SUPERA QUOTA 2.700 PUNTI
Ieri, nuovi massimi storici a Wall Street. Il Nasdaq Composite, dopo aver superato martedì quota 7 mila punti, ha chiuso in rialzo dello 0,84%. Segno più e nuovi record anche per Dow Jones (+0,4%) e S&P 500 (+0,64%) ha superato per la prima volta nella storia quota 2.700 punti.
Dai verbali dell'ultima riunione di politica monetaria della Fed sono emerse preoccupazioni su inflazione e riforma fiscale che potrebbero richiedere un rialzo dei tassi più rapido.
TOKYO INIZIA IL 2018 IN RALLY. IL NIKKEI 225 GUADAGNA IL 3,26%
Alla riapertura degli scambi in Asia la tendenza di rialzo prosegue al traino di Tokyo, che inizia in rally il 2018 (per la piazza nipponica si tratta della prima seduta dopo il lungo ponte di fine anno).
Il Nikkei 225 guadagna il 3,26% (ha fatto peggio l'indice più ampio Topix, apprezzatosi comunque di un più che netto 2,55%), nella migliore performance intraday dal 2016.
Sul fronte macroeconomico, il dato finale dell’indice Pmi stilato da Markit/Nikkei relativo a dicembre è stato rivisto al ribasso a 54,0 punti dai 54,2 punti della lettura preliminare (53,6 punti in novembre), comunque sui massimi dai 53,9 punti registrati nel febbraio 2014.
In controtendenza, tra i principali indici asiatici, la giornata della piazza di Seoul, con la perdita dello 0,80% segnata dal Kospi.
L'andamento generale è comunque positivo come confermato dal guadagno intorno allo 0,30% dell’indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso (da inizio 2018 l'indice si è apprezzato di ben oltre il 2%). E la seduta è di rialzo anche per le piazze cinesi. Shanghai Composite e Shanghai Csi 300 hanno infatti guadagnato lo 0,49% e lo 0,42% rispettivamente, contro il progresso dello 0,36% dello Shenzhen Composite. Bene anche Hong Kong (+0,7%).
Più frenata, ma comunque sopra la parità, la performance di Sydney, con l'apprezzamento dello 0,11% segnato dall'S&P/ASX 200.
PREZZO DEL PETROLIO SENZA FRENI: SUPERATI I $61 AL BARILE
Il prezzo del petrolio continua il suo rialzo a causa della rivolta in Iran, il greggio americano supera i 61$ al barile. La sua crescita è dovuta da una serie di fattori.
DATI MACRO ATTESI
Giovedì 04 Gennaio 2018
01:30 GIA Indice Markit PMI manifatturiero finale dic;
02:45 CINA Indice Caixin PMI servizi dic;
08:00 GB Indice Nationwide (prezzi abitazioni) dic;
09:15 SPA Indice Markit PMI servizi dic;
09:45 ITA Indice Markit PMI servizi dic;
09:50 FRA Indice Markit PMI servizi finale dic;
09:55 GER Indice Markit PMI servizi finale dic;
10:00 EUR Indice Markit PMI servizi finale dic;
10:00 EUR Indice Markit PMI composito finale;
10:30 GB Credito al consumo nov;
10:30 GB Indice Markit PMI servizi dic;
14:15 USA Nuovi occupati (ADP) dic;
14:30 USA Richieste settimanali sussidi disoccupazione;
15:45 USA Indice Markit PMI non manifatturiero finale dic;
17:00 USA Scorte settimanali petrolio (EIA).
GIAPPONE: PMI MARKIT/NIKKEI SUI MASSIMI DAL MARZO DEL 2014
Accelera sui massimi di quasi quattro anni la crescita dell’attività manifatturiera del Giappone, che resta per il sedicesimo mese consecutivo in fase espansiva. La lettura finale dell’indice Pmi stilato da Markit/Nikkei segna infatti per dicembre un progresso a 54,0 punti dai 53,6 punti di novembre (52,8 punti in ottobre), anche se sotto ai 54,2 punti delle stime preliminari. Il dato si attesta sui livelli più elevati dai 53,9 punti registrati nel febbraio 2014.
FED DIVISA SU RITMO RIALZI TASSI
Secondo quanto emerge dai verbali relativi al meeting del Federal Open Market Committee (Fomc, la commissione della Fed che si occupa di politiche monetarie) di 12 e 13 dicembre, la previsione dell'istituto centrale di Washington di altri tre rialzi dei tassi d'interesse nel corso del 2018 non esprime il pensiero generale dei membri dello stesso Fomc. Da una parte c'è chi, infatti, crede che tre aumenti siano troppo aggressivi e possano impedire un ritorno "sostenibile" dell'inflazione al 2% (che è il target della stessa Fed). Dall'altra ci sono invece i cosiddetti "falchi", secondo cui il ritmo anticipato per i rialzi quest'anno sarebbe invece troppo lento e il mantenimento dei tassi a livelli troppo bassi rappresentebbe un rischio d'instabilità finanziaria. Una divisione piuttosto netta che, per altro, era stata suggerita dal fatto che nel meeting di dicembre l'aumento di 25 punti base dei tassi d’interesse in un range dell’1,25-1,50% fosse stato avversato oltre che da Neel Kashkari (il president della Fed di Minneapolis che aveva votato contro gli aumenti decisi in marzo e giugno) anche da Charles Evans (Fed di Chicago). Anche se in generale la Fed ha migliorato le proprie previsioni sull'economia Usa per il prossimo biennio grazie all'effetto espansivo della riforma fiscale voluta dal presidente Donald Trump, restino timori per la debolezza dell'inflazione che, secondo alcuni membri del Fomc, "potrebbe rimanere sotto all'obiettivo più a lungo di quanto si pensi attualmente".
GB. INDICE NATIONWIDE (PREZZI ABITAZIONI) DIC +0,6%
Nel Regno Unito l'Indice Nationwide (prezzi abitazioni) ha fatto registrare un incremento dello 0,6% a dicembre rispetto al mese precedente a fronte di attese pari a +0,1%. Su base annuale la crescita a fine 2017 è stata del 2,6%, inferiore rispetto al +4,5% conseguito nel 2016. L'area di Londra ha fatto registrare la peggiore performance attestandosi ad un valore addirittura negativo dello 0,5% su base annuale.
CINA: PMI SERVIZI MARKIT/CAIXIN SUI MASSIMI DALL'AGOSTO 2014
Prosegue anche in dicembre il recupero del Purchasing Manufacturers' Index (Pmi) nel settore dei servizi in Cina elaborato da Markit/Caixin, dopo il crollo a sorpresa in settembre ai minimi dai 50,2 punti del dicembre 2015. La lettura relativa al mese scorso è infatti per 53,9 punti contro i 51,9 punti di novembre (51,2 punti in ottobre e 50,6 punti in settembre). Il dato, superiore ai 51,8 punti del consensus, si attesta sui massimi dall'agosto 2014. Il Pmi Composite, che raggruppa manifatturiero e servizi, è invece cresciuto in dicembre a 53,0 punti dai 51,6 punti di novembre (51,0 punti in ottobre, lettura più bassa in sedici mesi).
DEUTSCHE BANK CITATA IN TRIBUNALE SUL TAKEOVER DI POSTBANK
Secondo quanto riporta Reuters, citando l'avvocato Oliver Krauss, investitori tedeschi e internazionali hanno citato in tribunale Deutsche Bank in merito al takeover di Postbank finalizzato nel 2010, puntando a ottenere 740 milioni di euro di risarcimenti. All'epoca i 31 soci di Postbank, ha spiegato l'avvocato dello studio Tricon, avevano ricevuto 25 euro per azione, contro i 64 euro pagati da Deutsche Bank due anni prima per rilevare il 30% del capitale. Nel mirino della causa ci sarebbero però anche accordi tra Postbank e Deutsche Bank relativi all'eliminazione di un dividendo del 2008. Deutsche Bank aveva chiuso in declino dello 0,30% mercoledì a Francoforte, sottoperformando il netto rialzo dello 0,83% del Dax.
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