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Immagine del redattoreAntonio Arricale

MARZO PARTE IN DISCESA, IL FREDDO GELA ANCHE LE BORSE

Il mese di Marzo parte in calo per le principali Borse europee e lo stesso era già avvenuto per i mercati asiatici. Si avverte evidentemente il peso della chiusura negativa ieri a Wall Street e l'andamento negativo del comparto petrolifero.

Questi, dunque, al momento, gli andamenti delle principali piazze del Vecchio Continente L'indice Stoxx Europe 600 cede lo 0,5%, il Ftse Mib di Milano segna -0,7% (il dato è peggiorato dopo i dati sulla disoccupazione che a gennaio risale all'11,1%), il Dax30 di Francoforte lo 0,96%, il Cac40 di Parigi lo 0,61% e il Ftse100 di Londra lo 0,3%.

Euro debole sul dollaro con la moneta unica 1,21 sul biglietto verde. Lo spread resta stabile in area 133 punti con il rendimento del decennale italiano sotto il 2%.,

A Tokyo il Nikkei 225 ha chiuso in declino dell'1,56% (andamento simile per l'indice più ampio Topix, deprezzatosi di un netto 1,59%).

In chiusura Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 hanno guadagnato lo 0,44% e lo 0,65% rispettivamente, contro il rialzo dell'1,23% registrato dallo Shenzhen Composite.

Hong Kong è maggiormente allineata al resto dell'Asia -1.7%.

A Sydney è dello 0,71% la perdita dell'S&P/ASX 200 mentre Seoul è rimasta chiusa per la celebrazione del Samiljeol (il Movimento del 1° marzo 1919 che diede di fatto l’avvio dell’indipendenza della Corea dal Giappone)

Sul fronte macroeconomico, la lettura finale dell’indice Pmi del Giappone stilato da Markit/Nikkei segna per febbraio un calo a 54,1 punti dai 54,8 punti di gennaio (54,0 punti in dicembre), che erano il livello più elevato dai 55,5 punti registrati nel febbraio 2014. Il dato è però superiore ai 54,0 punti della lettura preliminare. L’indice della fiducia dei consumatori nipponici è invece calato in febbraio a 44,3 punti dai 44,7 di dicembre e gennaio. La lettura, sotto la soglia di 50 punti che separa fiducia da pessimismo ormai dal marzo 2006, si confronta con l'incremento a 44,9 punti stimato dagli economisti.

Dati macroeconomici in arrivo anche per Pechino: l’attività manifatturiera in Cina in febbraio resta per il nono mese consecutivo sopra la quota di 50 punti che separa espansione da contrazione (dopo i 49,6 punti segnati nel maggio 2017). La lettura relativa al mese appena chiuso dell'indice Pmi elaborato da Markit/Caixin si è attestata infatti a 51,6 punti dai 51,5 punti di dicembre e gennaio (50,8 punti in novembre) e contro le stime degli economisti per una frenata a 51,3 punti.

La Borsa Usa ha perso il 4,28% a febbraio

La Borsa di New York ha chiuso in ribasso l'ultima seduta del mese di febbraio. Il Dow Jones ha perso l'1,50%, l'S&P 500 l'1,11% e il Nasdaq Composite lo 0,78%. A penalizzare il mercato azionario americano è stato il settore petrolifero (-2,29%) zavorrato dal declino delle quotazioni del greggio (-2,3%) dopo la pubblicazione del dato sulle scorte (superiori alle attese) negli Usa.

L'unico comparto positivo è stato quello della distribuzione grazie ai risultati trimestrali di TJX (+6,83%) e Etsy (+20,35%).

Sul fronte macroeconomico il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha reso nota la seconda stima preliminare del PIL relativo al quarto trimestre 2017, indicando una variazione annualizzata del 2,5%. Nel terzo trimestre il Pil era cresciuto del 3,2% (consensus +2,5%).

L'Indice PMI Chicago (attività manifatturiera) nel mese di febbraio è sceso a 61,9 punti dai 65,7 di gennaio e dai 67,8 di dicembre risultando inferiore alle attese degli addetti ai lavori, fissate su un indice pari a 64,2 punti.

L'indice Pending Home Sales (vendite di case con contratti ancora in corso) ha evidenziato una flessione del 4,7% nel mese di gennaio dopo l'incremento dello 0,5% rilevato a dicembre. Gli addetti ai lavori avevano stimato una variazione positiva pari allo 0,4% mese su mese. L'indice è sceso a 104,6 punti dai 109,8 punti precedenti.

Decisamente negativo il bilancio del mese di febbraio con il Dow Jones che ha lasciato sul terreno il 4,28%, l'S&P 500 il 3,89% e il Nasdaq Composite l'1,87%.

E sempre dall’Usa sono attesi altri importanti dati nel pomeriggio (vedi calendario sotto).

I DATI MACROECONOMICI ATTESI OGGI

Giovedì 1° Marzo 2018

10:30 GB Indice Markit PMI manifatturiero feb;

11:00 EUR Tasso di disoccupazione gen;

14:30 USA Richieste settimanali sussidi disoccupazione;

14:30 USA Redditi e consumi gen;

14:30 USA Inflazione PCE gen;

15:45 USA Indice Markit PMI manifatturiero finale feb;

16:00 USA Audizione Powell al Senato;

16:00 USA Indice ISM manifatturiero feb;

16:00 USA Spesa in costruzioni gen.





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