Con l’arrivo della neve (peraltro prevista con largo anticipo dai media) è scattata un po’ dovunque nel centrosud la chiusura delle scuole. E ci sta. In genere, per quanto bene assistita dalla protezione civile, la popolazione del mezzogiorno non è abituata a muoversi con la neve, meno ancora col ghiaccio. Inoltre, c’è anche un aspetto sanitario che non va trascurato, soprattutto per i bambini delle scuole primarie ed elementari, anche se magari molti potranno decidere magari di trascorrere un po’ di ore in ogni caso all’aperto, a costruire pupazzi di neve. Molti di essi, infatti, nella vita difficilmente si troveranno a poterlo rifare.
Bloccare, però, come è stato deciso un po’ da tutte le prefetture, indistintamente la circolazione dei trasporti pesanti – quelli che movimentano le merci, per intenderci – è pura follia. Della serie: “Facciamoci del male da soli”. Ed, infatti, è generale ed unanime, in queste ore, la protesta delle associazioni di categoria.
In particolare, Gilberto Gasparoni, segretario della Confartigianato Trasporti delle Marche, ha puntato il dito dritto al cuore del problema: "Dopo le ordinanze di divieto imposte dai prefetti si vieta la circolazione dei mezzi leggeri e pesanti senza oggettive necessità, addirittura in questa occasione con divieti su tutte le strade provinciali, regionali con conseguenze economiche per il sistema produttivo incalcolabile. Ancora una volta lo Stato continua a farsi del male ed a penalizzare il sistema produttivo a partire dall'autotrasporto. Sono stati bloccati tutti i trasportatori su tutta la rete stradale, da quella provinciale e statale a quella autostradale. Mai si è assistito al divieto di circolazione sulle strade locali senza vere nevicate. Ora si chiude tutto con estrema semplicità senza rendersi conto delle difficoltà che vengono causate a quanti lavorano per servire l'economia pur essendo dotati di autoveicoli efficienti e muniti dei dispositivi invernali previsti dalla legge, come se questi veicoli dovessero circolare con gli antineve e le catene in primavera o in estate".
Come dargli torto.
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