Ma cos’è questa crisi? Ricordate la canzoncina di Rodolfo De Angelis? I nostri padri (i padri di quelli della mia età, s’intende) la canticchiavano già nel 1933. Un secolo fa. Quasi. Da allora, però, poco o nulla è cambiato.
Bene, alzi la mano chi conosce il vero motivo di questa ennesima crisi di governo. E provi a spiegarcelo, per favore, in poche e chiare parole.
Intanto faccio una sintesi. C’era da votare, o meglio convertire in legge, un decreto che prevedeva una serie di sostegni per aiutare a superare le mille difficoltà derivanti da Covid, guerra, costi energetici, ed altri fattori straordinari. Tutti d’accordo. Ovviamente. E invece no. Conte e una parte del M5S non ci sta. E lo dicono forte e chiaro. Ma non votano contro, semplicemente si allontanano dall’aula al momento della fiducia.
Sostegni, dunque, che alla fine passano e che – mi pare – a parere unanime – sono ritenuti oltremodo necessari per lavoratori, piccoli imprenditori e commercianti fiaccati da due anni di isolamento forzato e da una crisi energetica che, prima ancora della guerra della Russia all’Ucraina, è effetto di politiche sciagurate poste in essere dagli stessi politici che ora si ergono – secondo i ruoli – o a guastatori o a salvatori della patria.
A cominciare, beninteso, da Berlusconi e giù di lì, passando per Salvini, e poi appunto per Conte, e poi per gli attuali M5S e poi i compagni della Sinistra e poi… che di Putin, tutti, sono amici e, da questi, forse, anche finanziati.
Dunque, ma cos’è questa crisi di cui oggi si dibatte in Parlamento?
Boh, ditelo voi.
E magari spiegatelo, in parole povere e chiare, anche a Conte e a quel che resta del M5S. Putin, dal suo canto, già lo sa.
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