La guerra commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina è entrata ormai nel vivo.
Nella giornata di ieri l’amministrazione Trump ha ufficializzato una lista di beni che a partire dal prossimo 23 agosto saranno colpiti da una nuova ondata di dazi.
La risposta della Cina non si è fatta attendere e, gettando benzina sul fuoco di una guerra commerciale ormai avviata, Pechino ha annunciato l’entrata in vigore di identiche contromisure a danno degli USA.
La lista stilata dal governo asiatico include 333 beni tra cui veicoli, carburanti cavi di fibre ottiche, carbone, vaselina, asfalto, prodotti in plastica e anche materiali riciclabili. Neanche farina di pesce, scarti di legno, carta, scarti di metallo e biciclette sono stati esentati dai nuovi dazi cinesi.
Borsa di Tokyo termina in ribasso
La Borsa di Tokyo ha chiuso in ribasso, in scia a una chiusura debole a Wall Street sull'escalation delle tensioni commerciali tra Stati uniti e Cina. Dopo che l’amministrazione Trump ha ufficializzato che dal prossimo 23 agosto verranno applicati dazi al 25% su ulteriori 16 miliardi di dollari di prodotti importati dalla Cina, Pechino ha annunciato mosse di pari importanza.
Oggi è previsto l'incontro fissato a Washinton tra il ministro giapponese dell'economia, Toshimitsu Motegi, e il rappresentante americano al Commercio, Robert Lighthizer, per discutere di un possibile accordo bilaterale di libero scambio. In questo contesto l'indice Nikkei ha terminato con una flessione dello 0,20% a 22.598,39 punti, mentre il Topix ha ceduto lo 0,26% a 1.740,16 punti.
Borse europee
Piazza Affari si muove in territorio negativo, insieme alle altre Borse europee per effetto delle tensioni commerciali tra Usa e Cina.
L’indice FTSE Mib arretra dello 0,94%, l’AllShare dello 0,85%. Partenza in lieve calo per il secondario italiano che, a fronte di un avvio in rialzo per la carta tedesca, vede lo spread Italia-Germania salire leggermente. Poco dopo le 9, su piattaforma TradeWeb, la forbice tra i rendimenti di Btp e Bund si allarga a 252 punti base, dopo aver chiuso a 250 ieri e dopo un primissimo avvio a 251 punti. Analogamente, il tasso del decennale di riferimento scambia a 2,91% da 2,87% della chiusura di ieri e dopo i primissimi scambi a 2,90%.
Tra le principali Borse europee si muove sotto la parità Francoforte evidenziando un decremento del Dax dello 0,22%. Frazionale la discesa per Londra che soffre un calo dello 0,54% Ftse 100. Sottotono anche Parigi con il Cac 40 che segna al momento - 0,53% e Madrid con l’Ibex 35 a -0,27%.
Borse Asia-Pacifico in rialzo grazie a Cina, debole Tokyo
I mercati azionari dell’area Asia-Pacifico sono in rialzo grazie al rally dei listini cinesi, che compensa l’escalation della guerra commerciale tra Wahington e Pechino.
A Tokyo il Nikkei ha chiuso a - 0,20%, positive invece le chiusure delle borse cinesi con lo Shanghai Se a +1,83%, l’Hang Seng di Hong Kong a +0,39% e il Kospi di Seul a +0,10%.
In verde anche L’Asc di Sydney che ha chiuso a +0,45%.
Forex
Sul mercato Forex, la coppia Eur/Usd è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,159.
L'oro è sostanzialmente stabile su 1.213,4 dollari l'oncia.
Sessione debole per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia con un calo dello 0,27%.
I dati macroeconomici in calendario oggi e le principali news
Tutto il Giorno - Festa-Singapore - Festa Nazionale
Tutto il Giorno - Festa Sud Africa - Giornata Nazionale delle Donne
00:00- NZD – Conferenza stampa della RBNZ
14:30- USD – IPP (mensile, luglio)
Svizzera: disoccupazione rimane stabile al 2,4% a luglio, come da attese
Il tasso di disoccupazione in Svizzera si è attestato a luglio al 2,4%, rimanendo stabile rispetto al mese precedente. Il dato centra le attese degli analisti.
Giappone: tonfo -8,8% per componente core ordinativi di macchinari
Nel mese di giugno la componente core del dato che misura gli ordinativi di macchinari del Giappone è crollata dell'8,8% su base mensile, decisamente peggio del -1% atteso e in peggioramento rispetto al -3,7% di maggio. Su base annua, il trend è stato di un aumento +0,3%, rispetto al +10,5% atteso dal consensus e in netto peggioramento rispetto al +16,5% di maggio
Inflazione Cina: indici prezzi al consumo e prezzi produzione battono attese
Nel mese di luglio l'indice dei prezzi al consumo della Cina è salito del 2,1%, rispetto al +2% atteso, confermando il rafforzamento dell'inflazione su base annua. Il dato precedente era salito dell'1,9%. La componente core è cresciuta dell'1,9% su base annua, così come a giugno. A livello mensile, il trend dell'indice dei prezzi al consumo è stato di un rialzo dello 0,3%. Reso noto anche l'indice dei prezzi alla produzione, balzato su base annua del 4,6%, meglio del +4,5% atteso ma in lieve rallentamento rispetto al +4,7% di giugno. Su base mensile il trend è stato pari a +0,1%.
Canada: permessi di costruzione scendono più del previsto
Nel mese di giugno, l'indice canadese che misura l'andamento dei permessi di costruzione ha segnato un rosso del 2,3% mensile. Gli analisti avevano stimato un -0,1%.
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