Dopo un avvio piatto le borse europee si muovono tutte in territorio positivo: il Ftse Mib di Milano segna +0.63%, il Dax di Francoforte +1.24, il Cac 40 di Parigi +0.30%, il Ftse di Londra 100 e l’Ibex 35 di Madrid +0.28%.
Le Borse asiatiche in deciso rialzo a fine seduta: Tokyo avanza dell'1%, Hong Kong dell'1,47%. Cpsì pure le Borse cinesi: l'indice Shanghai Composite segna +0,77% a 3.436 punti. Lo Shenzhen Component chiude a +0,7%.
Ieri, come si sa, Wall Street è rimasta chiusa per festività (occhio alla riapertura, oggi: swing in vista), mentre il petrolio si è spinto su nuovi massimi triennali, chiudendo a 64,8 dollari al barile. Sui mercati asiatici i future sul Light crude Wti avanzano di 18 cent a 64,48 dollari e quelli sul Brent cedono di 30 cent a 69,96 dollari. Senza la guida di Wall Street, solo la Borsa di Sydney chiude in ribasso (-0,47%).
L’euro appare il flessione rispetto al massimo di ieri registrato a 1,2293 e attualmente segna 1,2224. Euro/yen a 135.96 e dollaro/yen sono registrati in rialzo a 110,81. La sterlina torna sotto quota 1,38 a 1,3795.
Dal punto di vista dei trader, tuttavia, l’attenzione è rivolta tutta alle criptovalute e in particolare ai Bitcoin e alle voci che arrivano non solo dall’Asia, ma anche dal Vecchio Continente.
Il vice Governatore della banca centrale cinese, Pan Gongsheng sostiene infatti che le autorità dovrebbero vietare il trading centralizzato delle criptovalute, di cui il Bitcoin è la più importante. Secondo Reuters, la notizia è contenuta in una memo inviata ad un meeting tra autorità di controllo di internet. Come si ricorderà, le autorità cinesi hanno già vietato il trading dalle piattaforme di scambio, hanno limitato l'attività delle miniere di criptovalute, anche se lo scambio e le operazioni in Bitcoin proseguono attraverso canali alternativi.
E un atteggiamento sempre più ostile nei confronti delle criptovalute sta emergendo via via in Europa. Ieri, per esempio, il ministro delle Finanze francese Bruno Le Marie ha chiesto regolamenti rigorosi per controllare l'uso delle valute digitali per l'evasione fiscale e il finanziamento di attività illegali e terrorismo. Il ministro ha chiesto a Jean-Pierre Landau, ex vice-governatore della Banca di Francia di redigere regole per sorvegliare lo sviluppo delle cripto valute e impedire l'uso di queste valute digitali per l'evasione fiscale, il riciclaggio di denaro e il finanziamento di attività criminali o terroristiche.
Le Marie ha messo in guardia contro i rischi di speculazione e possibili manipolazioni finanziarie, in particolare legate al bitcoin.
Sulla stessa lunghezza d’onda il membro del consiglio di amministrazione della Bundesbank, Joachim Wuermeling, che ha affermato che le cripto valute dovrebbero essere regolamentate a livello globale in quanto le singole nazioni hanno poteri limitati per controllare le attività internazionali. Una regolamentazione efficace delle valute digitali richiede una cooperazione internazionale, ha affermato Wuermeling a Francoforte.
Conclusione: Bitcoin perde il 14,47%, Ethereum il -21,24%, Ripple addirittura il -28,75%, Cardano il -27,52%, Nem il -22,14%, Stellar il -28,20%, Iota il -21,76% e via di seguito.
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