Apertura in rialzo per le borse europee sull’onda di fiducia generata dalle parole, ieri, al Boao (Forum di Hainan) del presidente cinese. Xi Jinping ha promesso maggiore accesso alle società straniere nei settori finanziario e manifatturiero della Cina, sottolineando che Pechino sta lavorando a un'accelerazione dell'accesso al settore assicurativo, all'ampliamento dell'ambito di attività consentito per le istituzioni finanziarie estere e alla riduzione delle tariffe sulle vetture importate e dei limiti di proprietà per le case automobilistiche straniere.
Nel suo discorso di 40 minuti Xi non ha mai citato il presidente Usa Donald Trump né le tensioni commerciali con Washington. Ma tanto è bastato per sostenere con le sue parole la performance delle piazze cinesi, con la sola eccezione dello Shenzhen Composite. Pechino ha promesso di aprire ulteriormente l'economia del Paese e di abbassare le tariffe di importazione su alcuni prodotti.
Ma andiamo per ordine. Il FTSE MIB di Milano segna +0,27%, il Dax30 di Francoforte l'1,14%, il Cac40 di Parigi lo 0,72% e il Ftse100 di Londra lo 0,41%.
Registrati in deciso rialzo anche i future sugli indici azionari americani: S&P 500 +1,1%, NASDAQ 100 +1,5%, Dow Jones Industrial +1,1%. E positive sono state anche le chiusure dei principali indici USA nella seduta precedente: S&P 500 +0,33%, NASDAQ Composite +0,51%, Dow Jones Industrial +0,19%.
Si diceva dei mercati orientali: il Nikkei 225 ha terminato a +0,54% e le borse cinesi in netto progresso con l'indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen a +1,66%, l'indice Hang Seng di Hong Kong a +1,29% e il Kospi di Seul a +0,27. Positivo anche il principale indica australiano, Asx All Ors, che ha chiuso a +0,80%.
I DATI MACROECONOMICI ATTESI OGGI
Martedì 10 Aprile 2018
08:00 GIA Ordini macchine utensili preliminari mar;
01:01 GB Indice BRC vendite al dettaglio mar;
08:45 FRA Produzione industriale feb;
10:00 ITA Produzione industriale feb;
14:30 USA Indice prezzi alla produzione mar;
16:00 USA Scorte all'ingrosso finali feb;
22:30 USA Scorte settimanali petrolio (API).
GIAPPONE: BALZO DEL 28,1% PER GLI ORDINI DI MACCHINE UTENSILI
In marzo, secondo la stima preliminare della Japan Machine Tool Builders' Association (Jmtba), gli ordini di macchine utensili in Giappone hanno segnato un balzo del 28,1% annuo, in ulteriore deciso rallentamento però rispetto al 28,1% di febbario (e al 48,8% di gennaio). Si tratta comunque del sedicesimo incremento consecutivo dopo sedici mesi di contrazione.
GRAN BRETAGNA: VENDITE RETAIL SALITE DELL'1,4% IN MARZO
Secondo quanto comunicato dal British Retail Consortium (Brc), in Gran Bretagna le vendite al dettaglio a perimetro costante sono salite in marzo dell'1,4% annuo, in decisa accelerazione rispetto al progresso dello 0,6% registrato nei precedenti quattro mesi (dopo il declino dell’1,0% di ottobre) e contro la flessione dello 0,3% del consensus di Bloomberg. Le vendite complessive sono invece cresciute del 2,3% annuo, contro l'1,6% precedente (1,4% in gennaio), con il tasso più elevato dallo scorso settembre.
FOREX
Euro poco mosso a 1,2316 dollari e 131,99 yen. Dollaro in buon recupero su yen negli scambi della mattinata londinese, forte del clima di maggiore propensione al rischio dopo gli ultimi commenti decisamente distensivi del presidente cinese Xi Jinpimg, che allontanano lo spettro di una guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti. La valuta nipponica perde di conseguenza di attrattiva in qualità di investimento rifugio, tradizionale destinazione degli investitori nei momenti di maggiore incertezza sui mercati. Il cross del dollaro/yen si muove in rialzo di cica 0,2%, così come quello dell'euro/yen. Molto bene la divisa australiana, in rialzo di circa mezzo punto percentuale rispetto all'equivalente Usa.
IL BITCOIN CEDE IL 6% IN POCHE ORE
Dopo aver recuperato i $7.000 il prezzo del Bitcoin è tornato a perdere quota. Secondo gli analisti la motivazione del recente declino della quotazione risiede nella stagione delle tasse negli Stati Uniti, che ha già spinto gli investitori ad alleggerire le proprie posizioni per ritornare ad avere un certo grado di liquidità. Stessa sorte anche per le altre criptovalute più famose. Dai 429 dollari di ieri, la quotazione di Ethereum è scesa su quota $400, mentre quella di Ripple è scivolata da $0,5095 a $0,4836.
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