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Immagine del redattoreAntonio Arricale

L’INCERTEZZA POLITICA IN ITALIA INFIAMMA L’EUROPA (E NON SOLO)

Sale la febbre sui sui titoli di Stato italiani. Lo spread tra i rendimenti di BTP e Bund decennali si muove sopra i 300 bp (massimi dal 2014), in forte crescita dai 235 della chiusura di ieri, mentre la Borsa Italiana sta perdendo quasi 3 punti percentuali nella seconda sessione della settimana.

Le perdite di ieri sono state acuite da una nuova ondata di vendite che si è abbattuta ancora una volta sull’intero settore bancario. Il Ftse Mib sta continuando a scambiare poco sopra la soglia dei 21.000 punti: nessuna delle componenti dell’indice principale di Borsa Italiana sta oggi viaggiando sopra la parità.

Oggi il premier incaricato Carlo Cottarelli dovrebbe presentare la lista dei ministri (senza consultazioni con i partiti). Il voto di fiducia è previsto entro venerdì: al momento attuale non esistono possibilità che l'esecutivo dell'economista ed ex commissario alla spending review ottenga il via libera del parlamento. In tal caso Cottarelli ha già detto che si andrà al voto dopo agosto.

Intanto, questa la situazione a Piazza Affari e nelle altre borse europee:

Il FTSE MIB segna -2,75%, il FTSE Italia All-Share -2,82%, il FTSE Italia Mid Cap -3,05%, il FTSE Italia STAR -3,3%.

In rosso è il coloroe predominante di tutte le piazze: il FTSE 100 di Londa perde -1,34%, il DAX 30 di Francoforte -1,64%, il CAC 40 di Parigi -1,71%, l’IBEX 35 di Madrid -2,81%.

Ieri la Borsa di New York è rimasta chiusa per il Memorial Day. Venerdì scorso Dow Jones e S&P 500, zavorrati dal calo del petrolio, hanno perso lo 0,24% mentre il Nasdaq Composite ha guadagnato lo 0,13%. Nell'arco della settimana il Dow Jones ha guadagnato lo 0,15%, l'S&P 500 lo 0,31% e il Nasdaq Composite l'1,08%.

Con la chiusura di Wall Street, ieri, per la celebrazione del Memorial Day, a guidare i mercati, anche in Asia-Pacific, sono state le vicende politiche italiane, con l'euro intorno ai minimi degli ultimi sei mesi e mezzo. E la discesa non si è ancora fermata.

A controbilanciare in parte la tendenza, però, contribuisce l'allentamento delle tensioni tra le due Coree. Il fattore Usa resta comunque ben presente in Asia, da una parte con il rendimento dei Treasury decennali sceso sotto al 2,90% per la prima volta in maggio, dall'altra con indiscrezioni della testata sudcoreana Electronic Times, secondo cui Apple dal prossimo anno punterebbe a utilizzare gli schermi Oled in tutti i suoi smartphone (tecnologiata usata attualmente solo nell'iPhone X).

A farne le spese è stata Japan Display, che ha toccato un crollo del 21% a Tokyo: la società fornisce a Cupertino gli schermi a cristalli liquidi e la sua produzione di Oled non è ancora sufficiente per stare dietro a una domanda così elevata. Medesimo discorso per Sharp, in declino sui minimi di nove mesi. A beneficiare della notizia, invece, è stata Lg Display (in rally di oltre il 5% a Seoul), che dovrebbe affiancare Samsung Electronics (in calo di quasi il 2%), attualmente unico fornitore di Oled per gli iPhone.

Sul fronte valutario, il Bloomberg Dollar Spot Index, paniere che monitora la divisa americana nei confronti delle altre dieci principali monete, è poco mosso ma il parallelo apprezzamento dello 0,40% dello yen sul biglietto verde contribuisce alla seduta negativa di Tokyo: in chiusura il Nikkei 225 perde infatti lo 0,55% (performance simile per l'indice più ampio Topix, in calo dello 0,48%), ma il declino era stato superiore all'1% in intraday. Sul fronte macroeconomico, nel mese di aprile il tasso di disoccupazione è rimasto stabile in Giappone al 2,5% già registrato in febbraio e marzo (2,4% in gennaio, livello più basso dall'aprile 1993) e in linea con il consensus.

Il clima complessivamente negativo è confermato dalla perdita intorno al mezzo punto percentuale dell'indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso, reduce da tre sedute consecutive in rialzo.

Queste le chiusure delle altre piazze orientali: Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 -0,47, il Kospi di Seoul -0,88, L’Hang Seng -1,0%, l'S&P/ASX 200 di Sydney – unico positivo nel panorama +0,13%.


Forex /Euro

L'euro tocca i minimi di sei mesi e mezzo ed è in calo per il terzo giorno consecutivo a causa dell'ondata di vendite sul mercato obbligazionario italiano dovuta all'incertezza politica del paese.

Il cambio euro/dollaro è sceso sotto 1,16 per la prima volta in sei mesi e mezzo, con un calo dello 0,8% in giornata e si avvia al maggior calo giornaliero dall'8 marzo. Contro il franco svizzero la divisa unica è scesa a 1,1528.

Su base mensile l'euro ha perso oltre 4% e si appresta a chiudere il peggior mese in più di tre anni, secondo i dati Thomson Reuters.


NEWS

Giappone: job-to-applicant ratio rimane stabile a 1,59 punti

Secondo quanto comunicato dal ministero di Affari interni e Comunicazione nipponico, in aprile il job-to-applicant ratio (rapporto tra posizioni disponibili e richieste di lavoro) è rimasto stabile in Giappone sugli 1,59 punti già segnati in marzo (1,58 punti in febbraio). Il dato è inferiore agli 1,60 punti attesi dagli economisti ma si conferma comunque sui massimi dagli 1,53 punti del febbraio 1974.

Giappone: tasso di disoccupazione stabile al 2,5% in aprile

Secondo quanto comunicato dal ministero di Affari interni e Comunicazione nipponico, nel mese di aprile il tasso di disoccupazione è rimasto stabile in Giappone al 2,5% già registrato in febbraio e marzo (2,4% in gennaio, livello più basso dall'aprile 1993), in linea con il consensus.

Corea del Sud: fiducia consumatori torna a crescere in maggio

La fiducia dei consumatori della Corea del Sud torna a crescere in maggio dopo cinque mesi consecutivi in frenata (che avevano fatto seguito ai 112,3 punti di novembre, lettura più elevata dalla fine del 2010), grazie al riallentarsi delle tensioni tra Seoul e Pyongyang. Secondo quanto comunicato dalla Bank of Korea, infatti, nel mese in chiusura l’indice della fiducia dei consumatori è salito a 107,9 punti dai 107,1 punti di aprile (108,1 punti in marzo).

Per Bullard (Fed St. Louis) tassi Usa già sulla neutralità

James Bullard, president della Federal Reserve (Fed) di St. Louis, ha ribadito ancora una volta quando già dichiarato in precedenza indicando che a suo parere i tassi d'interesse Usa hanno già raggiunto la "neutralità" (livello in cui né spingono né frenano l'attività economica), e per questo l'istituto centrale di Washintgon dovrebbe utilizzare cautela nel valutare ulteriore rialzi. Nel corso di un incontro a Tokyo, Bullard, che nel 2018 non è membro votante del Federal Open Market Committee (Fomc, la commissione della Fed che si occupa di politiche monetarie), ha spiegato come mettere in stand-by possibili nuovi aumenti contribuirebbe a migliorare le aspettative d'inflazione basate sul mercato e renderebbe più credibile l'impegno della Fed verso il proprio target. Come riporta Reuters, Bullard è convinto che usare prudenza nell'intervenire ridurrebbe anche il rischio che i tassi di breve termine possano superare quelli di lungo, la cosiddetta "inversione" della curva dei rendimenti che ha spesso preceduto una recessione.

Svizzera: crescita export orologi al 13,8% annuo in aprile

Secondo quanto comunicato dalla Fédération de l'industrie horlogère suisse (Fh, l’associazione di settore con sede a Biel), in aprile l’export di orologi dalla Svizzera è cresciuto su base annua del 13,8% a 1,75 miliardi di franchi (1,52 miliardi di euro), in decisa accelerazione rispetto al progresso del 4,8% di marzo (12,9% in febbraio). La performance è stata trainata dal balzo del 43,4% registrato a Hong Kong (mercato di riferimento per il settore), crescita più elevata degli ultimi sei anni.




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