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Immagine del redattoreAntonio Arricale

JOHN WILLIAMS (FOMC): AGIRE PREVENTIVAMENTE SUI TASSI

A Milano il FTSEMIB vira in negativo -0,44% dopo un avvio col segno più; e così il FTSE Italia All-Share -0,37%, il FTSE Italia Mid Cap -0,35% e il FTSE Italia STAR -0,21%.

In aumento anche lo spread Btp-Bund che sale a 200 bp (+4,58%).

I titoli del comparto industriale al momento della scrittura appaiono comunque in rimonta dopo il calo di ieri, grazie ai progressi delle trattative tra l’amministrazione Trump e i democratici sul budget e soprattutto dopo le dichiarazioni di John Williams, presidente della Federal Reserve Bank di New York e vice presidente del FOMC, sull'opportunità di agire preventivamente sui tassi (abbassandoli) quando questi sono vicini allo zero e l'economia evidenzia i primi segnali di difficoltà.

In evidenza CNH Industrial +0,9%, Prysmian+0,8%, Leonardo +0,7%, Buzzi Unicem +0,5%.

Bene STM+1,9%: ieri Taiwan Semiconductor Manufacturing Company ha indicatoper il terzo trimestre una previsione sui ricavi superiore alle attese degli analisti.

Sale anche Pirelli&C +0,9%: secondo indiscrezioni di stampa la prossima settimana ChemChina (primo azionista con il 45,5%) e Camfin(10%) potrebbero siglare i nuovi patti parasociali valevoli fino al2023, con Marco Tronchetti Provera confermato vice presidente esecutivo e ad.

BORSE EUROPEE POSITIVE

Le principali Borse europee hanno aperto l'ultima seduta della settimana in rialzo in scia alle parole di un esponente della Fed. L'indice Stoxx 600 guadagna lo 0,3%, il Dax30 di Francoforte lo 0,55%, il Cac40di Parigi lo 0,45%, il Ftse100 di Londra lo 0,5% e l'Ibex35 di Madrid lo 0,18%.

BORSE ASIATICHE

Mercato azionario giapponese in forte recupero, il Nikkei 225 ha terminato a+2,00%.

Borse cinesi miste: l'indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen in rialzo per quasi tutta la seduta infine ha chiuso a -1,04%; l'Hang Seng di Hong Kong a +1,7%, il Kospi di Seul +1,35%. Positivo l’Asx All ords +0,75%.

BORSA USA: S&P 500 E NASDAQ POSITIVI

La Borsa di New York ieri ha chiuso la seduta in rialzo grazie alle parole del presidente della Fed di New York. L'S&P 500 ha guadagnato lo0,36% e il Nasdaq Composite lo 0,27%.

Sostanzialmente piatto il Dow Jones (+0,01%).John Williams ha parlato dei rischi di una inflazione troppo bassa e dell'efficacia di una azione preventiva. Il mercato è tornato a scommettere su un possibile taglio dei tassi di 50 punti base da parte della Banca centrale americana nel meeting di questo mese.

NEWS MACRO

Usa. Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 12 luglio si sono attestate a 216 mila unità, pari alle attese ma superiori al dato della settimana precedente pari a 208 mila unità (rivisto da 209 mila unità). Ilnumero totale di persone che richiede l'indennità di disoccupazione si attesta a 1,686 milioni, inferiore ai 1,728 milioni della rilevazione precedente (attese 1,700 milioni).

Usa. La Federal Reserve di Philadelphia ha reso noto che il proprio indice, che monitora l'andamento dell'attività manifatturiera dell'area di Philadelphia, si è attestato nel mese di luglio a 21,8 punti da 0,3 punti di giugno battendo le attese degli analisti che si aspettavano un valore dell'indice pari a +5 punti.

Usa. Il Conference Board ha comunicato che, nel mese di giugno l'Indice Anticipatore (Leading Indicator), che misura l'andamento dell'attività economica statunitense nei prossimi 6-12 mesi, è diminuito dello 0,3% su base mensile, risultando inferiore alle stime degli economisti (fissate su un incremento dello 0,1%) e in rallentamento rispetto alla variazione nulla precedente.

Giappone. L'indice dei prezzi al consumo del Sol Levante è salito in giugno dello 0,7%annuo, con lo stesso tasso registrato in maggio e in linea con il consensus. Il tasso d'inflazione core è però sceso allo 0,6% annuo dallo 0,8% precedente, anche in questo caso in linea con le attese degli economisti. L’indice delle attività industriali del Giappone è invece rimasto invariato in maggio, dopo il progresso dello 0,7%annuo di aprile.

Cina. L’Asian Development Bank confermando giovedì la stima di crescita per le economie emergenti dell'Asia (nonostante l'escalation nella guerra commerciale lanciata da Donald Trump contro Pechino), nel suo Asian Development Outlook Supplement, ha parimenti confermato le previsioni per la Cina, attesa a una crescita del Pil del 6,3% e del 6,1%rispettivamente in 2019 e 2020.

Germania. L'Ufficio di Statistica Destatis ha comunicato che nel mese di giugno l'Indice dei Prezzi alla Produzione è diminuito dello 0,4% su base mensile risultando inferiore alle attese fissate su un decremento dello 0,1%, e alla rilevazione precedente pari al -0,1%. Su base annuale il PPI è cresciuto dell'1,2%, inferiore alla rilevazione precedente pari al +1,9% e al consensus +1,4%. L'indice core che non considera i prezzi dell'energia è cresciuto del +0,9% a giugno rispetto allo stesso periodo del 2018, risultando invariato rispetto a un mese fa.

VALUTE

Il Bloomberg Dollar Spot Index, paniere che monitorala divisa americana nei confronti delle altre dieci principali monete, è in recupero dai minimi di tre settimane segnati giovedì.

L’euro si attesta a quota 1,1256. Sulla valuta nipponica, la divisa europea viene scambiata a 121,15. Dollaro/yen a 107,64.

COMMODITIES

La tensione geopolitica tra Washington e Teheran, con Trump che ha detto che una nave americana ha abbattuto un drone iraniano troppo vicino, si fa sentire sul petrolio: il Wti è in crescita dell'1,6% sopra quota 56 dollari al barile.

Le quotazioni dell'oro sono viste in lieve calo dopo il picco della vigilia ma sempre sui massimi degli ultimi sei anni: il lingotto con consegna immediata sui mercati asiatici cede lo 0,5% a 1.438 dollari l'oncia.



La Federal Reserve Bank


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