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Immagine del redattoreAntonio Arricale

Italia, produzione industriale sotto le attese a dicembre


Occhio, c’è una luce rossa accesa sul cruscotto. Ed un’altra, purtroppo, già lampeggia. L’euforia della imponente crescita del Pil sta per cedere il passo allo sconforto. Almeno per famiglie e monoreddito. Così, dopo la fiammata inflattiva registrata dalle fonti ufficiali al 4,8% ma percepita all’8% dalle associazioni dei consumatori, ora arrivano anche i dati della produzione industriale di fine anno.

L'Istat, infatti, stima per dicembre 2021 un calo dell'1% su base mensile e un aumento del 4,4% su base annuale dell'indice destagionalizzato della produzione industriale. Il dato congiunturale si confronta con il +2,1% di novembre (rivisto da un preliminare di +1,9%) e il -0,7% atteso dagli analisti, mentre il dato tendenziale si confronta con il +6,6% del mese precedente (rivisto da un preliminare di +6,3%) e il +5% del consensus. Nella media del quarto trimestre il livello della produzione cresce comunque dello 0,5% rispetto al trimestre precedente, sottolinea l'Istituto nazionale di statistica.

L'indice destagionalizzato mensile cresce su base congiunturale solo per l'energia (+0,1%), mentre diminuisce per i beni intermedi (-0,5%), i beni di consumo (-1,0%) e i beni strumentali (-2,2%). Corretto per gli effetti di calendario, a dicembre 2021 l'indice complessivo aumenta in termini tendenziali del 4,4% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 22, contro i 21 di dicembre 2020). Incrementi rilevanti caratterizzano i beni di consumo (+10,4%) e l'energia (+8,9%); più contenuta è la crescita per i beni intermedi (+2,1%) e i beni strumentali (+0,3%).


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