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Immagine del redattoreAntonio Arricale

IN CALO TUTTE LE BORSE, A MILANO VA ANCHE PEGGIO

Le principali Borse europee hanno aperto l'ultima seduta della settimana in calo in attesa della pubblicazione dei dati su inflazione e disoccupazione nell'area euro. Oggi è anche attesa la revisione del rating di Fitch sull’Italia.

Il Dax30 di Francoforte segna - 0,86%, il Cac40 di Parigi - 0,161% e il Ftse100 di Londra -0,21%, l’Ibex35 di Madrid -0,59.

A Piazza Affari il Ftse Mib cede lo 0,45%, il Ftse Italia All Share lo 0,41%, il Ftse Mid Cap lo 0,29% e il Ftse Italia Star lo 0,41%

Ancora una volta a Milano le vendite colpiscono i bancari che si confermano il canale privilegiato di trasmissione delle incertezze generali dei mercati. Unicredit perde lo 0,6%, Intesa l’1,37%, Ubi Banca lo 0,72%, Banco BPM l’1,88%, Bper Banca lo 0,68 per cento.

Atlantia limita i danni a un -0,14% dopo che il vicepremier Matteo Salvini ha affermato di ritenere una soluzione mista pubblico-privati ideale per le concessioni autostradali italiane. L’agenzia di rating Fitch confermando su Atlantia e la controllata ASPI un credit watch negativo in attesa degli sviluppi sul caso della tragedia di Genova ha ricordato le condizioni che garantiscono dei risarcimenti al concessionario in caso di interruzione anticipata del contratto, ma ha anche evidenziato che tale eventualità potrebbe portare gli obbligazionisti a chiedere un risarcimento anticipato che metterebbe sotto pressione la società nel difficile momento della conquista di Abertis.


Asia-Pacific in rosso

A fronte dei molti dati macroeconomici in uscita in Cina, Giappone e Corea, sui mercati si scontano ancora i timori legati alla guerra commerciale lanciata da Donald Trump. Il presidente Usa, tra l'altro, è tornato a minacciare l'uscita di Washington dalla World Trade Organization (Wto).

Sul fronte valutario, il Bloomberg Dollar Spot Index, paniere che monitora la divisa Usa nei confronti delle altre dieci principali monete, è in moderato ribasso a fronte di uno yen sostanzialmente invariato sul biglietto verde.

A Tokyo il Nikkei 225 limita allo 0,02% il suo declino.

A Shanghai l’indice Shanghai Shenzhen ha chiuso in ribasso a -0,46%.

Frenata anche per Hong Kong: l’Hang Seng è in declino del -0,89%.

A Seoul guadagna invece circa lo 0,67% il Kospi.

Sydney ha chiuso a - 0,51% l'S&P/ASX 200.


A Wall Street scattano le prese di beneficio

La Borsa di New York ha chiuso la seduta in ribasso dopo i record dei giorni scorsi. Il Dow Jones ha perso lo 0,53%, l'S&P 500 lo 0,44% e il Nasdaq Composite lo 0,26%. Tra i titoli in evidenza Amazon +0,21%. Le azioni del colosso e-commerce hanno superato per la prima volta nella storia quota 2 mila dollari.


Forex

Il dollaro è in calo contro le altre principali valute, mentre le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina continuano a fare pressioni sul biglietto verde.

L’indice del biglietto verde, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è sceso dello 0,03% a 94,61.

La coppia Usd/Jpy giù dello 0,22% a 110,74. Nei periodi di incertezza, gli investitori tendono a investire sullo yen giapponese, considerato una valuta rifugio quando c’è bassa propensione al rischio.

Il dollaro debole ha spinto l’euro, con il cambio Eur/Usd su dello 0,09% a 1,1677.

La sterlina scende, con la coppia Gbp/Usd giù dello 0,06% a 1,3005.

La lira turca è in salita contro il biglietto verde dopo la riduzione delle tasse sui depositi bancari in lire. Il cambio Usd/Try crolla dell’1,12% a 6,5702. La lira è andata sotto forte pressione alla vendita nelle ultime settimane, in quanto USA e Turchia si trovano in disaccordo circa l’arresto di un pastore americano e l’economia turca rimane in difficoltà.

Il dollaro australiano va giù, con la coppia Aud/Usd che scende dello 0,21% a 0,7247, mentre il cambio Nzd/Usd è in calo dello 0,06% a 0,6652.

Il dollaro canadese, cosiddetto loonie, scende contro il biglietto verde, con il cambio Usd/Cad su dello 0,21% a 1,3010.


Commodities

Petrolio poco mosso sul mercato after hours di New York: il Wti con consegna a ottobre viene scambiato a 69,97 dollari al barile, con una limatura rispetto alla chiusura di 70,25 dollari di ieri sera. A Londra il Brent apre senza grandi variazioni a 77,76 dollari al barile.

Oro in calo negli scambi in Asia: il metallo prezioso viene scambiato a 1.200,55 dollari l'oncia contro i 1.206,2 dollari di ieri mattina.

I future del Gas Naturale sono in rialzo durante la sessione Europea.Nel New York Mercantile Exchange, per Ottobre sono scambiati a 2,896 dollari americani per un milione di British thermal units, valore che sale di 0,77% al momento della scrittura.

Criptovalute

Il CBOE ha intenzione di lanciare contratti future per Ethereum. E’ quanto sostiene il portale d'informazione Business Insider: CBOE Global Markets, la compagnia che gestisce il Chicago Board Options Exchange (CBOE) sarebbe intenzionata a lanciare dei contratti future per Ethereum (ETH). Il lancio di questi contratti sarebbe previsto entro fine anno. I future di Eth si dovrebbero basare sul mercato di Gemini, l'exchange di criptovalute di proprietà dei fratelli Winklevoss.

Intanto, dopo la ripresa di questa settimana, i mercati delle criptovalute ieri hanno registrato una correzione generale. Tutte le 10 monete principali in termini di capitalizzazione di mercato hanno perso dall1,5% al 5%, come evidenziato dai dati di Coin360.


I dati macroeconomici in calendario oggi e le principali news

Venerdì 31 Agosto 2018


15:45 USA Indice PMI Chicago (manifatturiero) ago;

16:00 USA Indice fiducia consumatori (Univ. Michigan) finale ago.


Usa: sussidi di disoccupazione in calo, redditi in aumento a luglio

Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 24 agosto si sono attestate a 213 mila unità, inferiori alle attese fissate a 214 mila unità ma superiori alle 210 mila unità della settimana precedente. Il numero totale di persone che richiede l'indennità di disoccupazione si attesta a 1,708 milioni, inferiore a 1,728 milioni della rilevazione precedente (atteso 1,725 milioni).

Il Deflatore dei consumi personali (Core Personal Consumption Expenditure Index) e' cresciuto dello 0,1% a luglio stabile rispetto alla rilevazione precedente, +2,3% su base annua da +22,2% precedente. Il PCE è cresciuto dello 0,2%, in linea alle attese e dal +0,1% della rilevazione precedente, risultando in crescita del 2,0% rispetto a un anno fa dal +1,9% della rilevazione precedente (consensus +2%).

Nel mese di luglio i redditi personali sono cresciuti dello 0,3% rispetto al mese precedente dopo il +0,4% del mese di giugno. Gli analisti avevano previsto un incremento dello 0,3%. Le spese personali sono aumentate dello 0,4% in linea con il consensus ed il dato del mese precedente.


Germania: vendite retail cresciute dello 0,8% annuo a luglio

Secondo quanto comunicato da Statistisches Bundesamt (Destatis, l’agenzia nazionale di statistica tedesca), in luglio le vendite retail sono cresciute in Germania dello 0,8% annuo, contro il progresso del 2,7% di giugno (rivisto al ribasso dal 3,0%) e il declino dell'1,6% di maggio. Su base sequenziale le vendite al dettaglio sono invece calate dello 0,04% dopo il rialzo precedente dello 0,9% (e il calo del 2,1% di maggio), lettura, quest'ultima, rivista al ribasso dall'1,2% comunicato in precedenza. Il dato si confronta con la contrazione dello 0,2% del consensus.

Bruxelles toglierà dazi su auto se Trump farà altrettanto

Bruxelles si è detta disponibile a rimuovere i dazi sull'importazione di vetture in Europa, se Donald Trump farà altrettanto con le auto made in Ue. "Siamo disposti ad abbattere le nostre tariffe sull'auto anche fino a zero, se gli Stati Uniti faranno lo stesso", ha dichiarato giovedì Cecilia Malmström, commissaria europea al Commercio. "Se ciò accadesse sarebbe un bene per noi economicamente e un bene per loro, sarebbe utile", ha aggiunto. Parlando davanti alla commissione Commercio internazionale del Parlamento europeo, Malmström ha però mostrato scetticismo sulla possibilità che cio accada. "Abbiamo profondi disaccordi con gli Stati Uniti ma pensiamo che se ci sia il modo di identificare un programma positivo limitato ciò sarebbe una buona cosa", ha comunque concluso.


Giappone: tasso di disoccupazione salito al 2,5% in luglio

Secondo quanto comunicato dal ministero di Affari interni e Comunicazione nipponico, nel mese di luglio il tasso di disoccupazione è salito ulteriormente in Giappone al 2,5% dal 2,4% di giugno (2,2% in maggio, livello più basso dal 2,2% segnato l'ultima volta nell'ottobre 1992). Il dato si confronta con la lettura invariata al 2,4% attesa dagli economisti.

Cina: in agosto Pmi manifatturiero in crescita a 51,3 punti

Venticinquesimo mese consecutivo sopra la soglia che separa espansione da contrazione per il manifatturiero della Cina, che in agosto torna a segnare una crescita dopo essersi attestato sui minimi da febbraio il mese precedente. Secondo quanto comunicato dall'Ufficio nazionale di statistica di Pechino, l’indice Pmi manifatturiero è infatti salito a 51,3 punti in agosto da 51,2 punti di luglio (51,5 punti di giugno) e contro i 51,1 del consensus del Wall Street Journal.


Giappone: inflazione regione Tokyo salita all'1,2% in agosto

Secondo i dati diffusi dal ministero nipponico di Affari Interni e Comunicazione, l'inflazione nella regione di Tokyo è salita in agosto all'1,2% annuo dallo 0,9% di luglio (0,6% in giugno) e contro lo 0,8% del consensus. L'inflazione core si è invece attestata sullo 0,9% annuo contro lo 0,8% atteso dagli economisti per una lettura invariata rispetto a luglio (0,7% in giugno). Su base mensile, rettificata stagionalmente, i prezzi al consumo sono cresciuti dello 0,5% (0,3% in luglio) contro lo 0,3% del dato core.


Giappone: produzione industriale salita del 2,3% in luglio

Secondo quanto comunicato su base preliminare dal ministero nipponico di Economia, Commercio e industria, in luglio la produzione industriale è salita in Giappone del 2,3% annuo, contro il precedente declino dello 0,9% (4,2% il progresso di maggio) e la crescita del 2,7% attesa dagli economisti. Su base mensile, rettificata stagionalmente, si è invece segnata una contrazione dello 0,1% contro il calo dell'1,8% precedente (e dello 0,2% in maggio) e l'incremento dello 0,2% del consensus di Reuters.





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