Le principali Borse europee hanno aperto in rialzo dopo una serie negativa lunga sette sedute. L'indice Stoxx Europe 600 guadagna lo 0,37%, il FTSE MIB di Milano segna +0,61%, il Dax30 di Francoforte lo 2,46%, il Cac40 di Parigi lo 0,43% e il Ftse100 di Londra lo 0,8%.
Lo Stoxx dal 29 gennaio scorso ha lasciato sul terreno il 7% a causa dei timori di una crescita più forte del previsto dell'inflazione che potrebbe spingere le banche centrali ad adottare una politica monetaria più restrittiva.
In mattinata sono attese le previsioni economiche della Commissione europea.
Le chiusure dei principali indici USA nella seduta precedente: S&P 500 +1,74%, NASDAQ Composite +2,13%, Dow Jones Industrial +2,33%.
Mercato azionario giapponese poco mosso, il Nikkei 225 chiude a +0,16%. Borse cinesi in rosso: l'indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen termina a -2,37%, l'Hang Seng di Hong Kong a -0,89%.
A Milano acquisti su Intesa Sanpaolo (+1,9%). Alcuni importanti broker come JP Morgan e Kepler Cheuvreux hanno migliorato le rispettive valutazioni sul titolo all'indomani dei dati 2017 e del piano 2018-2021.
Positiva Mediaset (+1,8%). Lunedì scorso la spagnola Mediapro si è aggiudicata i diritti tv della Serie A per il prossimo triennio per 1,05 miliardi di euro.
Telecom Italia (+1,5%) in verde. Oggi è in programma un incontro tra l'a.d. Amos Genish e il ministro per lo sviluppo economico Carlo Calenda.
FCA (+1,7%) tenta una reazione alle recenti flessioni. Ieri il CEO di Suzuki, Toshihiro Suzuki, ha dichiarato che la collaborazione tecnologica con Toyota non è esclusiva ma può essere aperta a tutti, anche al Lingotto.
Wall Street, dunque, rimbalza dopo due sedute di forti cali a causa dei timori – secondo gli analisti – di una crescita dell'inflazione superiore alle attese che potrebbe spingere le banche centrali ad adottare una politica monetaria più restrittiva.
L'indice delle blue chip nei primi scambi è sceso sotto i 24 mila punti per poi chiudere a ridosso dei 25 mila punti.
Ad ogni modo l'azionario Usa ha beneficiato delle parole di alcuni analisti secondo cui la brusca discesa di venerdì 2 e lunedì 5 ha creato interessanti opportunità di acquisto.
Nove degli undici principali indici settoriali dell'S&P hanno chiuso in rialzo. Segno meno solo per utility e immobiliare.
Sul Dow Jones DowDupont (+5,94%) registra la miglior performance. Rialzi oltre il 4% anche per Apple, Chevron e Home Depot.
Nel resto del mercato in evidenza General Motors +5,79%. Il gruppo automobilistico ha chiuso il quarto trimestre con una perdita di 4,9 miliardi di dollari a causa dell'onere straordinario da 7 miliardi legato alla riforma fiscale Usa. Escluse le poste straordinarie l'utile per azione si è attestato a 1,65 dollari contro gli 1,38 dollari attesi dagli analisti.
Il petrolio sul mercato Nymex ha perso l'1,18% a 63,39 dollari al barile..
FED: FT, IMPROBABILE POWELL CAMBI IDEA SUL RIALZO DEI TASSI
Il nuovo presidente della Fed, Jerome Powell è stato accolto piuttosto male dai mercati finanziari, travolti da un'ondata di ribassi azionari, in gran parte legati al timore di una raffica di preannunciate strette monetarie da parte della banca centrale Usa. Tuttavia, secondo il Financial Times, è improbabile che tutto questo si traduca in una correzione di rotta da parte dalla Fed, la quale ha chiaramente lasciato intendere che varerà un nuovo rialzo dei tassi Usa a marzo. La stessa Fed aveva previsto la correzione al ribasso dei mercati, fin dal luglio scorso, quando aveva definito "da notevole ad elevata" la vulnerabilità dei titoli azionari, associata ai loro eccessivi rialzi.
Anche Janet Yellen, nell'intervista da lei concesso lo scorso 2 febbraio, in occasione della sua uscita di scena per far posto a Powell, aveva definito "elevato" il valore dei titoli azionari, anche se aveva sorvolato sul rischio dello scoppio di una bolla speculativa. Lo stesso Powell, nel giorno del suo insediamento, si era mostrato ottimista: "Al momento la disoccupazione è in calo, l'economia è in crescita, l'inflazione è bassa e il sistema finanziario è più forte". A rovinargli la giornata però ci avevano pensato i mercati e in particolare il Dow Jones, scivolato di 1.500 punti in una sola seduta, una caduta record, che neanche durante la crisi finanziaria del 2008 si era verificata.
I DATI MACROECONOMICI ATTESI OGGI
Mercoledì 7 Febbraio 2018
16:30 USA Scorte settimanali petrolio (EIA)
21:00 NZD Decisioni della RBNZ sui tassi di interesse
CRIPTOVALUTE
Riprendono fiato le criptomonete. Stamane tutte le principali cento del paniere quotato da Cryptocurrency Market Capitalizatione (CMC) registrano il segno verde. In particolare, le prime dieci: Bitcoin +23.43%, Ethereum +29.87%, Ripple +21.72%, Bitcoin cash +18.40%, Cardano +30.31%, Litecoin +30.04%, Neo +56.47%, Stellar +29.45, Eos+29.74, Nem +44.73% Tra le matricole spicca Quantstamp che registra +81,15% quotando dollari 0,30 per criptomoneta.
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