Apertura in ribasso della prima seduta della settimana per le principali Borse europee.
Al momento l'indice Stoxx Europe 600 cede lo 0,18%, il Ftse Mib di Milano segna -1,20%, il Dax30 di Francoforte il -2,49,9%, il Cac40 di Parigi lo 0,88% e il Ftse100 di Londra l'1,1%, l’Ibex 35 di Madrid -0,64%.
Future sugli indici azionari americani deboli: S&P 500 -0,29%, NASDAQ 100 -0,17%, Dow Jones Industrial -0,48%. Le chiusure dei principali indici USA nella seduta precedente: S&P 500 -2,12%, NASDAQ Composite -1,96%, Dow Jones Industrial -2,54%.
Mercato azionario giapponese in forte ribasso, il Nikkei 225 chiude a -2,55%. Borse cinesi complessivamente deboli: l'indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen termina a +0,07%, l'Hang Seng di Hong Kong a -1,09%.
A Piazza Affari Leonardo (-3,1% a 9,30 euro) in netto ribasso: Barclays ha ridotto il target sul titolo da 12 a 10 euro. Il settore auto resta sotto pressione con FCA (-1,8%), Pirelli & C (-2,6%), Sogefi (-2,5%). Male i cementieri Buzzi Unicem (-2,3%) e Cementir Holding (-2,7%). Colpita dai venditori anche Mediaset (-2,4%).
In generale, l'azionario europeo risente delle performance negative dei mercati asiatici e americani a loro volta zavorrati dalle aspettative di ripresa dell'inflazione che potrebbe spingere le banche centrali ad una politica monetaria più restrittiva.
VALUTE
Il Dollaro americano è pronto per la ripresa? La domanda cominciano a porsela in maniera insistente quasi tutti gli analisti, ormai. La valuta a stelle e strisce viene da un lungo periodo di deprezzamento e, all’orizzonte, ci sono i tassi di interesse in rialzo programmati dalla Fed. Il meeting del FOMC della scorsa settimana ha confermato che un rialzo dei tassi a Marzo è “molto probabile”, dunque in linea con le aspettative e con il processo di normalizzazione della politica monetaria.
Non solo, intanto, gli indicatori economici mostrano un’economia decisamente in buona salute. Gli ultimi dati sul mercato del lavoro, infatti, segnalano un quadro decisamente positivo: basso tasso di disoccupazione e crescita dei salari in aumento. In particolare, i NFP di venerdì scorso sono stati superiori alle attese (200k nuovi posti di lavoro, rispetto ai 180k attesi). Anche la fiducia dei consumatori è “ai più alti livelli storici”. (125.4 a Gennaio).
In occasione dei dati NFP, venerdì scorso, il dollaro si è rafforzato rispetto alle principali controparti: +0.86% rispetto allo yen, +0.67% con il franco, +0.64% rispetto all’euro e 0.93% sulla sterlina.
CRIPTOVALUTE
Il prezzo del Bitcoin rimette in discussione gli $8.000 a causa del nuovo ban in arrivo da numerose banche. Il punto della situazione nella successiva nota.
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