Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in rialzo – anche se al momento della scrittura oscillano intorno alla parità, con Milano però che marcia spedita – in scia alla chiusura record del Dow Jones a Wall Street. Ieri la Borsa di New York ha chiuso la seduta in deciso rialzo: il Dow Jones ha guadagnato l'1,25% a 26.115,70 punti, l'S&P 500 lo 0,94% e il Nasdaq Composite l'1,03%).
Buone notizie anche dall'Asia con il Pil cinese cresciuto più del previsto nel quarto trimestre (+6,8% contro il +6,7% del consensus).
L'indice Stoxx Europe 600 guadagna lo 0,4%, il Ftse Mib segna +0,25%, il Dax30 di Francoforte lo 0,06%, il Cac40 di Parigi lo 0,13%, l’Ibex 35 di Madrid -0,22% e il Ftse100 di Londra lo 0,0%.
Dal Beige Book, il rapporto periodico pubblicato dalla Fed, è emerso che l'economia statunitense, nel periodo dicembre-gennaio, ha continuato a espandersi a un ritmo tra il “modesto” ed il “moderato”.
Sul fronte macroeconomico la Federal Reserve ha reso noto che nel mese di dicembre la Produzione Industriale ha evidenziato una crescita dello 0,9% rispetto al mese precedente. Il dato e' risultato superiore alle attese (+0,4%) e nettamente superiore al -0,1% della rilevazione precedente. Il tasso di utilizzo della capacita' produttiva si e' attestato al 77,9%, dal +77,2% della rilevazione precedente risultando superiore alle attese pari al 77,3%.
L'Indice del Mercato Immobiliare NAHB si e' attestato nel mese di gennaio a 72 punti, dai 73 punti del consensus e dai 74 punti della rilevazione precedente.
MERCATI ASIATICI
A Tokyo il Nikkei 225 ha infatti superato i 24.000 punti in intraday, per la prima volta dal novembre 1991, per poi chiudere in flessione dello 0,44% (ha fatto peggio l'indice più ampio Topix, deprezzatosi dello 0,74%). A sostenere l'indice nipponico non è bastato il recente indebolimento dello yen, poco mosso ma dopo il declino dello 0,8% registrato nei confronti del dollaro mercoledì. Sul fronte macroeconomico, in novembre la produzione industriale è cresciuta in Giappone del 3,6% annuo, contro il 3,7% della lettura preliminare e in netto rallentamento rispetto al progresso del 5,9% di ottobre ma in linea con il consensus.
Complessivamente la seduta è stata positiva per la regione, con l’indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso, poco mosso dopo avere aggiornato i massimi dal novembre 2007.
In Cina nell'intero 2017 l’incremento dei prezzi delle case è stato del 5,3% annuo, in miglioramento rispetto al 5,1% registrato nei 12 mesi alla fine di novembre (5,4% in ottobre) ma ampiamente peggiore se confrontato con il progresso del 12,4% segnato nel 2016. Buona la performance della piazza di Shanghai, con Shanghai Composite e Shanghai Csi 300 in rialzo dello 0,87% e dello 0,55% rispettivamente, a fronte del guadagno dello 0,13% segnato dallo Shenzhen Composite.
La tendenza positiva si sente anche a Hong Kong: l'Hang Seng continua a consolidarsi sui nuovi massimi in oltre dieci anni (+0,43%). Chiusura sulla parità, invece, per Seoul e Sydney con il guadagno limitato allo 0,02% del Kospi e la perdita di pari entità registrata dall'S&P/ASX 200.
EURO
Quotazioni dell'euro intorno a quota 1,22 sul dollaro ai primi scambi di giornata, senza sensibili variazioni rispetto ai valori di ieri sera dopo la chiusura di Wall street. Rispetto allo yen l'euro è a quota 135,7
PETROLIO
Il prezzo del petrolio è tornato a scambiare in rosso, pur mantenendosi ancorato su quota $69 al barile.
ORO
Il prezzo dell’oro scende per la prima volta in sei sedute negli scambi di questo giovedì mattina, staccandosi dal massimo di quattro mesi con gli investitori in attesa dei dati statunitensi per valutare se la principale economia mondiale sia abbastanza forte da sopportare vari aumenti dei tassi nel 2018.
Sul Comex, i future dell’oro si attestano a 1.328,80 dollari l’oncia troy alle 3:10 ET (08:10 GMT), in calo di 11,00 dollari, o dello 0,8%, rispetto alla chiusura di ieri. Lunedì il prezzo è schizzato al massimo dall’8 settembre di 1.345,00 dollari.
CRIPTOVALUTE
Tronix è tra le poche criptovalute a volare mentre il comparto soffre. La quotazione di Tronix (TXN) sta registrando performance degne di nota, distinguendosi dal resto del comparto criptovalutario ancora in preda alle vendite. Nonostante appaia oggi lontana dai massimi registrati lo scorso 5 gennaio, la criptovaluta è risultata una tra le poche in rialzo nella sessione di mercoledì 17, quando l’intero mercato è stato scosso da una nuova, pesante battuta d’arresto. Nell’arco di 24 ore, la quotazione di Tronix ha guadagnato più di 44 punti percentuali, levandosi da quota $0,05467 e arrivando a superare quota $0,09.
DATI MACRO ATTESI
Giovedì 18 Gennaio 2018
03:00 CINA PIL trim4 2017;
03:00 CINA Produzione industriale dic;
03:00 CINA Investimenti fissi dic;
03:00 CINA Vendite al dettaglio dic;
05:30 GIA Produzione industriale finale nov;
09:15 EUR Intervento Weidmann (BCE e Bubdesbank);
14:30 USA Licenze edilizie dic;
14:30 USA Nuovi cantieri residenziali dic;
14:30 USA Indice Philadelphia Fed Manufacturing gen;
14:30 USA Richieste settimanali sussidi disoccupazione;
17:00 USA Scorte settimanali petrolio (EIA).
Comments