Nel giorno della pubblicazione del Job Report Usa di febbraio, con un balzo della creazione dei nuovi posto, le Borse europee si sono mosse timidamente pur chiudendo tutte in positivo ad eccezione di Francoforte.
A favorire gli acquisti anche l'ammorbidimento della politica protezionistica da parte del Presidente Donald Trump e i segnali di distensione tra Usa e Corea del Nord. A pochi minuti dall'opening bell il Dow Jones avanza di mezzo punto percentuale esattamente come l'S&P. Bene anche il Nasdaq 100 (+0,69%).
Piazza Affari ha chiuso le contrattazioni a +0,06% infilando il quarto rialzo consecutivo: dalle elezioni politiche del 4% marzo, il Ftse Mib è salito del 3,8% segnando una flessione solo nel giorno dei risultati elettorali.
Nel paniere delle big di Piazza Affari, brillante Tenaris (+3,6%) che beneficerà dell'introduzione dei dazi Usa sui tubi in acciaio prodotti fuori dagli Stati Uniti e Atlantia (+3%) sul possibile accordo con Acs per una spartizione degli asset di Abertis. Brillanti Leonardo (+2,3%) ed Exor (+1,6%).
Realizzi sulle banche e su Mediaset (-1,8%). Giù Ferragamo (-1,6%) dopo l'uscita dell'a.d. Poletto che apre una fase di incertezza sui tempi del rilancio. Balzo del Credito Valtellinese (+6,6%) dopo l'esito dell'aumento di capitale.
L'euro è rimasto sopra 1,23 dollari, dopo aver anche oscillato sotto tale soglia, e scambia a 1,2320 (1,2312 ieri).
In forte rialzo il petrolio: +2,5% Wti aprile a 61,64 dollari al barile.
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