I risultati delle elezioni europee non spaventano i mercati, anzi. L'euro appare poco mosso (1,19-1,20), il Brent è sempre in calo (-0,2%) è lo spread è sostanzialmente fermo (266). I future sulle borse del vecchio continente anticipano un avvio in rialzo dello 0,3% circa. Attenzione, però: oggi Francoforte e Londra, ma anche Wall Street, sono chiuse per festività.
Ad ogni modo, tra i commenti del dopo voto, almeno per quanto riguarda l’Italia, fa capolino una sola preoccupazione: il barometro potrà volgere al peggio solo se si paventa lo spettro di elezioni nazionali anticipate.
Dunque, Piazza Affari ha aperto in rialzo, col primo indice Ftse Mib che è salito dello 0,2% a 20.417 punti, per poi crescere fino a +1,3%. E c’è da dire che grande attesa sui mercati più che dalla politica verrà dai particolari della proposta di fusione avanzata da Fca e Renault per una governance al 50%. Le prime indicazioni hanno visto entrambi i titoli schizzare alle stelle.
Sul fronte delle borse asiatiche, invece, l’attenzione continua ad essere rivolta agli sviluppi delle trattative commerciali. La borsa di Tokyo ha chiuso a +0,3%. Ieri Donald Trump ha giocato a golf con Shinzo Abe. Lo Yen si indebolisce leggermente su dollaro, dopo aver guadagnato lo 0,7% la scorsa settimana. Hong Kong -0,2%, indice CSI 300 di Shanghai-Shenzen +0,7%. Lo Yuan si apprezza leggermente su dollaro, il presidente dell’autorità cinese di sorveglianza delle banche e delle assicurazioni, Guo Shuqing, ha mandato un avvertimento a quelli che stanno vendendo la valuta cinese: “Stanno andando incontro alle perdite”, ha detto.
Dunque, per ricapitolare. I risultati delle elezioni europee indicano che a Bruxelles dovrebbe nascere un Parlamento controllato saldamente da forze di sistema o, almeno, non contrarie alla stessa Europa. Nonostante la sconfitta, i Popolari ed i Laburisti, insieme, mantengono il 44% dei seggi, mettendo insieme liberali e verdi (23%), si arriva ad un 67% di seggi assegnati a forze politiche non ostili all’Europa. In Italia, è noto, sfonda la Lega di Matteo Salvini (oltre il 34%), crolla il M5s (16,5%), risale il PD (23,5%). Salvini ha già anticipato che l'esecutivo proseguirà tranquillamente. Magari nell'immediato sarà proprio così, ma da qui a dire che tutto sarà come prima nei rapporti tra le due forze di governo è difficile crederlo.
LA SETTIMANA SCORSA
Settimana debole per tutte le borse, quella appena conclusa, che è stata anzi la terza consecutiva in calo. Le vendite sono state spinte dai continui rinvii dell'accordo sui dazi e i continui cambi di fronte proposti da Trump: da governi a aziende (Huawei). Tuttavia, la speranza di un accordo è dura a morire, anche perché – diversamente – a rimetterci sarebbero tutti, ma in primis Usa e Cina. Sia l'indice MSCI World (502 punti) che l'Indice MSCI Emerging Markets (986 punti) hanno ceduto circa un punto nell'arco delle ultime cinque sedute. Soffre decisamente di più l'indice dei mercati emergenti, sui minimi da gennaio e sotto la soglia psicologica dei mille punti.
FtseMib (20.376). La Borsa di Milano è caduta sui minimi degli ultimi due mesi e mezzo. La settimana è terminata con una perdita di circa mezzo punto al netto del maxi dividendo di lunedì 20 maggio (2,55%). Ma, come già detto, il mercato potrebbe apprezzare sia la caduta del M5s e sia, soprattutto, il percorso di FCA/Renault.
COMMODITIES
Brent (68,65 Usd), Wti (58,4 Usd). Il petrolio ha chiuso la peggior settimana dell'anno (Brent -5%), anche se per gli analisti la tendenza di fondo resta rialzista, dunque un’ occasione di acquisto. Vedremo.
Oro (1.286). Terzo modesto rialzo consecutivo.
FOREX
Euro/Dollaro (1,121). Lieve correzione del dollaro che si allontana dall'area dei massimi dell'anno. Le elezioni europee non hanno provocato nessuna conseguenza di rilievo, probabile un assestamento su questi livelli. La tendenza in ogni caso resta favorevole al Dollaro. Occhio, in ogni caso, ad un ritest della resistenza posta in area 1,20. Una decisa rottura potrebbe aprire nuove ipotesi rialziste a favore dell’Euro.
Euro/Sterlina (0,88). La sterlina guadagna terreno dopo tre settimane di discesa. La Gran Bretagna è spaccata in due su Brexit. Il voto europeo lo conferma, sono colossali le dimensioni della sconfitta dei conservatori, mentre è sorprendente la vittoria delle formazioni che hanno fatto campagna elettorale contro l’uscita dalla UE. Verdi e liberali, insieme hanno il 32%, lo stesso del partito anti-Europa.
BOND
BTP. Il decennale ha guadagnato l'1% la scorsa settimana e stamattina consolida il risultato: rendimento 2,55%, spread 266. Prematuro dire se il governo andrà avanti o meno. La Lega conta molto di più in Italia, ma molto meno in Europa, per cui è impensabile una fuga in avanti dei populisti.
Usa. Si è chiusa una settimana molto positiva: decennale +0,6%. I rendimenti su tutte le scadenze hanno segnato nuovi minimi di periodo scontando ormai un taglio dei tassi almeno entro il 2019. Rendimento del Treasury trentennale a 2,75% e rendimento decennale al 2,32%, entrambi sul minimo da dicembre 2017. In discesa anche i rendimenti del biennale al 2,16%, minimo da febbraio 2018.
I MARKET MOVER DI OGGI
Inizio di settimana povero di appuntamenti. L'agenda macro odierna non prevede alcuna indicazione di rilievo, complice anche la chiusura per festività di Wall Street (oggi si celebra il Memorial Day) e della Borsa di Londra (con lo Spring Bank Holiday). In assenza di dati, l'attenzione degli In assenza di dati, l'attenzione degli operatori rimane rivolta ai risultati delle elezioni europee e agli sviluppi sul fronte commerciale Usa-Cina.
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