Il FTSE MIB segna +0,71%, il FTSE Italia All-Share +0,69%, il FTSE Italia Mid Cap +0,61%, il FTSE Italia STAR +0,43%.
Buon rialzo per i bancari Italiani: il FTSE Italia Banche segna +1,3%, contro il +0,9% dell'EURO STOXX Banks.
Mercati azionari europei misti: Euro Stoxx 50 -0,15%, FTSE 100 +0,4%, DAX -0,12%, CAC 40 +0,40%, IBEX 35 +0,70%.
Le chiusure dei principali indici USA nella seduta precedente: S&P 500 +0,03%, NASDAQ Composite -0,05%, Dow Jones Industrial +0,03%.
Mercato azionario giapponese è rimasto chiuso per festività (Giorno del Rispetto per gli Anziani). Venerdì l'indice Nikkei 225 aveva chiuso a +1,20%.
Borse cinesi miste: l'indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen poco fa ha terminato a -1,15%, l'Hang Seng di Hong Kong a +1,04% il Kospi a -0,66%.
Sydney positiva, l’Asx all ords ha terminato a +0,28%.
Per Wall Street fine ottava poco mossa
La Borsa di New York ha chiuso l'ultima seduta della settimana senza grandi variazioni. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,03%, l'S&P 500 lo 0,03% mentre il Nasdaq Composite ha lasciato sul terreno lo 0,05%.
Nell'arco della settimana il Dow Jones ha guadagnato lo 0,9%, l'S&P 500 l'1,2% e il Nasdaq Composite l'1,4%.
Sul fronte macroeconomico il Dipartimento del Commercio ha reso noto che le vendite al dettaglio hanno evidenziato nel mese di agosto un incremento dello 0,1% m/m, dopo un incremento dello 0,7% a luglio (rivisto da +0,5%), risultando superiore alle attese fissate su un incremento dello 0,4%. L'indice escluso il comparto auto è cresciuto dello 0,3% dal +0,9% della rilevazione precedente (rivisto da +0,6%). Le attese erano per un indice pari al +0,5%.
I prezzi alle importazioni Usa nel mese di agosto sono diminuiti dello 0,6% su base mensile dopo la flessione dello 0,1% di luglio (rivisto da -0,4%). Le attese degli analisti erano per un decremento dei prezzi dello 0,2% su base mensile. Rispetto all'anno precedente si è rilevata una crescita pari al 3,7%. I prezzi delle esportazioni sono scesi dello 0,1% a agosto, dal -0,5% di luglio. Rispetto a un anno fa i prezzi delle esportazioni sono cresciuti del 3,6%.
La Federal Reserve ha reso noto che nel mese di agosto la Produzione Industriale ha evidenziato una crescita dello 0,4% rispetto al mese precedente. Il dato ha battuto le attese (+0,3%) risultando pari alla rilevazione precedente (rivisto dal +0,1%). Il tasso di utilizzo della capacità produttiva si è attestato al 78,1%, dal 77,9% della rilevazione precedente risultando inferiore alle attese pari al 78,3%.
Le scorte delle imprese sono cresciute dello 0,6% a luglio, risultando superiori alle attese degli analisti (fissate su un indice dello 0,5%) e superiori al +0,1% della lettura precedente.
La stima preliminare di settembre dell'indice di fiducia dei consumatori statunitensi, calcolato dall'Università del Michigan e da Reuters, si attesta a 100,8 punti, risultando superiore alle previsioni degli addetti ai lavori pari a 96,7 punti e alla rilevazione precedente pari a 96,2 punti.
Asia-Pacific in sofferenza, Tokyo chiusa per festa
A deprimere i corsi è il riaccendersi delle tensioni tra Washington e Pechino, visto che già in giornata potrebbe arrivare l'annuncio da parte di Donald Trump di nuovi dazi su 200 miliardi di dollari di merci cinesi. E, secondo il Wall Street Journal, per questo la Cina sarebbe pronta a tirarsi indietro da nuovi negoziati. Non tratteremo con "una pistola puntata alla testa", ha dichiarato un funzionario cinese.
Come ricorda Reuters, era stato lo U.S. Secretary of the Treasury (il ministro del Tesoro di Washington) Steven Mnuchin a proporre l'inizio di una nuova tornata di negoziati tra le parti il prossimo 20 settembre. Il clima negativo è confermato dalla contrazione dell'1,20% toccata dall'indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso, che era reduce da due sessioni di recupero.
Tokyo, intanto, è rimasta chiusa per la celebrazione della festa del Rispetto per gli anziani).
Sul fronte macroeconomico, nei 12 mesi al 31 agosto l’incremento dei prezzi delle case in Cina è stato del 7,0% annuo, in ulteriore accelerazione rispetto al 5,8% di luglio (5,0% in giugno).
Secondo i calcoli di Reuters, su base mensile il progresso è invece stato dell'1,4% in agosto contro l'1,1% di luglio, per una crescita sui massimi dal settembre 2016. Tra le 70 città monitorate 67 hanno registrato incrementi mensili contro le 65 di luglio (63 in giugno).
Forex
Il dollaro è pressoché invariato contro i principali rivali questo lunedì, nei timori per l’inasprimento dello scontro commerciale tra le due principali economie mondiali. Con pochi dati previsti sul calendario economico, i riflettori sono puntati sulle prossime eventuali mosse della disputa commerciale tra Stati Uniti e Cina. Il Presidente USA Donald Trump probabilmente annuncerà nuovi dazi su circa 200 miliardi di dollari di importazioni cinesi già questo lunedì, secondo quanto riferito da un funzionario senior a Reuters.
Il livello dei dazi sarà probabilmente del 10%, riporta il Wall Street Journal, citando persone informate dei fatti. Si tratta di un livello inferiore al 25% che il governo aveva dichiarato di stare prendendo in considerazione.
Il WSJ aggiunge che la Cina potrebbe rifiutare di partecipare alle trattative commerciali previste la prossima settimana in quanto Pechino non sarebbe disposta a negoziare sotto minaccia.
L’indice del dollaro americano, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, segna 94,36, a livello del minimo di venerdì e un decremento di -0,16%.
Contro lo yen, il dollaro scende a 111,95, ma resta vicino al massimo di due mesi di venerdì di 112,16.
Nel frattempo, euro e sterlina cominciano la settimana col piede giusto, tra gli sviluppi incoraggianti nelle condizioni dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, riducendo in parte la domanda di dollaro come valuta rifugio. Il primo dei tre summit sulla Brexit comincerà la prossima settimana e i leader UE sperano di stringere un accordo entro i prossimi due mesi sui termini del divorzio.
Al momento della scrittura l’euro sale dello 0,24% a 1,1651 contro il dollaro. Anche la sterlina sale, segnando 1,3094 (+0,18%).
Petrolio e oro
Quotazioni del petrolio in leggero ribasso in avvio di settimana a fronte di un aumento della produzione Usa e di attese ottimistiche sulla capacità di Arabia saudita e Russia di supplire a potenziali perdite di forniture dall'Ira.
I contratti sul greggio Wti con scadenza ad ottobre cedono così 6 centesimi a passano di mano a 68,93 dollari al barile.
Il Brent cede 11 centesimi a 77,98 dollari
Il prezzo dell’oro e il dollaro scendono questo lunedì, con gli Stati Uniti che potrebbero presto introdurre una nuova serie di dazi sulle importazioni cinesi.
I future dell’Oro con consegna a dicembre sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange scendono dello 0,14%, a 1.199,4 dollari l’oncia troy.
Criptovalute
Binance, la più importante piattaforma per lo scambio di criptovalute al mondo, darà presto inizio ad una sessione privata di beta testing per un nuovo exchange crypto-fiat con sede a Singapore. La notizia è stata annunciata su Twitter dal CEO dell'azienda Changpeng Zhao, conosciuto nella comunità con il nome di CZ.
I dati macroeconomici in calendario oggi e le principali news
Lunedì 17 Settembre 2018
GIA Mercati chiusi per festività;
14:30 USA Indice Empire State Manufacturing set.
Cina: crescita prezzi case sui massimi dal settembre 2016
Trentacinquesimo progresso consecutivo per i prezzi delle case nelle maggiori città della Cina, dopo una striscia negativa che era durata 14 mesi. Secondo quanto comunicato sabato dall’Ufficio nazionale di statistica di Pechino, infatti, nei 12 mesi al 31 agosto l’incremento dei prezzi è stato del 7,0% annuo, in ulteriore accelerazione rispetto al 5,8% di luglio (5,0% in giugno). Secondo i calcoli di Reuters, su base mensile il progresso è invece stato dell'1,4% in agosto contro l'1,1% di luglio (1,0% in giugno), crescita sui massimi dal settembre 2016. Tra le 70 città monitorate 67 hanno registrato incrementi mensili contro le 65 di luglio (63 in giugno).
Cina pronta a tirarsi indietro da nuovi negoziati con gli Usa
Secondo quanto riportato domenica dal Wall Street Journal, la Cina sarebbe pronta a tirarsi indietro da nuovi negoziati con gli Usa se l'amministrazione di Donald Trump andrà avanti con suoi piani di tariffe commerciali aggiuntive su 200 miliardi di merci di Pechino. Washington ha proposto di avviare nuove trattative ma al tempo stesso non ha dimostrato la volontà di mettere in stand-by l'introduzione di nuovi dazi. Non tratteremo con "una pistola puntata alla testa", ha dichiarato un funzionario cinese al Wall Street Journal. Come ricorda Reuters, era stato lo U.S. Secretary of the Treasury (il ministro del Tesoro di Washington) Steven Mnuchin a proporre l'inizio di una nuova tornata di negoziati tra le parti il prossimo 20 settembre.
Via libera cinese al deal da 52 miliardi di Takeda su Shire
Takeda Pharmaceutical ha comunicato venerdì di avere ottenuto il via libera anche da Pechino per l'acquisizione da 46 miliardi di sterline (circa 52 miliardi di euro) di Shire. Il semaforo verde cinese si aggiunte a quelli già ottenuti da parte di Brasile e Usa (in luglio), mentre mancano ancora all'appello quelli di Ue e Giappone. Takeda prevede di finalizzare il deal annunciato in marzo entro la prima metà del 2019. Shire aveva chiuso in rialzo del 2,20% venerdì a Londra, contro il guadagno dello 0,31% del Ftse 100.
Russia: deciso primo incremento tassi d'interesse dal 2014
Venerdì la Banca centrale di Russia ha a sorpresa aumentato di 25 punti base i tassi d'interesse dal 7,25% al 7,50% (dopo averli ridotti dello stesso ammontare nei meeting di febbraio e marzo e di 50 punti in quello di dicembre: sei i tagli realizzati nell'intero 2017). La maggioranza degli economisti si attendeva invece che i tassi fossero lasciati invariati. Il primo incremento dal 2014 è stato deciso, ha spiegato l'istituto centrale di Mosca, in scia a un significativo incremento di "rischi pro-inflazionistici" a causa di condizioni esterne altamente incerte. Le previsioni sono per una crescita dell'inflazione al 5,0%-5,5% nel 2019 per poi tornare al 4% nel 2020. La Banca centrale ha lasciato invariata la stima di espansione dell'economia russa al 1,5%-2,0% per quest'anno
Gran Bretagna: Household Finance Index stabile a 45,9 punti
Rimane stabile la percezione delle famiglie della Gran Bretagna circa il loro benessere finanziario. L'Ihs Markit Household Finance Index si è infatti attestato a settembre sui 45,9 punti già segnati in agosto. Si tratta del secondo livello più elevato da quando l'indice ha iniziato a essere elaborato (nel febbraio 2009), dopo i 46,2 punti segnati nel gennaio 2015.
Gran Bretagna: Bcc rivede all'1,1% stima crescita Pil 2018
La British Chambers of Commerce (Bcc, federazione delle Camere di Commercio britanniche) ha rivisto al ribasso dall'1,3% all'1,1% la stima di crescita del Pil della Gran Bretagna nel 2018, citando un outlook più debole su scambi commerciali e investimenti a causa delle incertezze legate alla Brexit. La Bcc ha parallelamente peggiorato dall'1,4% all'1,3% l'outlook relativo al 2019 mentre ha confermato all'1,6% la previsione di espansione economica nel 2020.
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