Il FTSE MIB segna +0,80%, il FTSE Italia All-Share +0,83%, il FTSE Italia Mid Cap +0,98%, il FTSE Italia STAR +1,10%.
Spread tra rendimenti BTP-Bund decennali in flessione a 279 bp dai 303 della chiusura di ieri (ma massimo in area 320). Grandissima incertezza sul governo: secondo indiscrezioni Carlo Cottarelli si trova al Quirinale per un colloquio informale con il presidente Sergio Mattarella.
Ieri pomeriggio Cottarelli era atteso con la lista dei ministri e il giuramento degli stessi ma a sorpresa ha lasciato il Quirinale senza parlare: possibile che un governo tecnico senza la fiducia del Parlamento sia considerato troppo debole. Stamattina si torna a parlare di governo Lega-M5S con l'appoggio di Fratelli d'Italia.
Mercati azionari europei incerti: il FTSE 100 invariato, DAX 30 +0,17%, CAC 40 -0,72%, IBEX 35 +0,49%.
Mercato azionario giapponese negativo, il Nikkei 225 stamattina ha chiuso a -1,52%. Borse cinesi in netta flessione: l'indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen ha terminato a -2,53%, l'Hang Seng di Hong Kong al momento segna -1,%, l’Asx di Sydney a -0,46.
Future sugli indici azionari americani positivi: S&P 500 +0,4%, NASDAQ 100 +0,3%, Dow Jones Industrial +0,5%.
La Borsa di New York ha chiuso la seduta, ieri, dopo il lungo week end (lunedì Wall Street è rimasta ferma per il Memorial Day) in ribasso. Il Dow Jones ha perso l'1,58%, l'S&P 500 l'1,16% e il Nasdaq Composite lo 0,50%. Mercato azionario Usa penalizzato dall'andamento negativo delle Borse europee, zavorrate dalle tensioni politiche in Italia che hanno riacceso i timori sulla stabilità della zona euro.
A Piazza Affari rimbalzano i bancari: l'indice FTSE Italia Banche segna +1,3%. In territorio positivo Mediobanca (+3,9%), Banco BPM (+2,1%), Intesa Sanpaolo (+1,7%), UniCredit (+0,5%).
Bene anche gli altri finanziari Poste Italiane (+2,7%), FinecoBank (+2,3%), Banca Generali (+1,7%).
In verde Unipol (+1,3%) e UnipolSai (+0,8%) su indiscrezioni del Sole 24 Ore sull'ipotesi di accorciamento della catena di controllo del gruppo bolognese dopo che Unipol ha superato il 76% di UnipolSai.
FOREX
L’euro appare in ripresa dopo aver toccato i minimi da dieci mesi, nei timori per il caos politico in Italia che ha spaventato i mercati.
Il cambio Eur/Usd quota al momento 1,1590.
La moneta unica, ricordiamo, è crollata di circa il 4,1% contro il dollaro quest’ultimo mese.
Sui mercati finanziari pesa la notizia che i partiti populisti italiani hanno rinunciato all’impegno di formare un governo di coalizione dopo che il Presidente del paese ha bocciato la loro scelta del ministro delle finanze data la sua intenzione di far uscire l’Italia dalla zona euro, comportando la possibilità di nuove elezioni.
Gli investitori temono che le nuove elezioni possano essere considerate una sorta di referendum sul ruolo dell’Italia all’interno della zona euro e che possano finire per incoraggiare ancora di più i partiti anti-europeisti.
Ma gli investitori restano preoccupati anche per altri motivi di rischio politico nella zona euro. In Spagna, il Primo Ministro Mariano Rajoy si ritrova ad affrontare un voto di sfiducia al governo venerdì, dopo il caso di corruzione che ha coinvolto dei membri del partito al comando.
Inoltre, l’aumento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina contribuisce al nervosismo sui mercati, dopo che il Presidente USA Donald Trump ha annunciato che gli Stati Uniti procederanno con i 50 miliardi di dollari di dazi sulle importazioni cinesi. Intanto, le esenzioni UE dei dazi USA scadranno questo venerdì.
L’euro sale contro lo yen, tradizionale valuta rifugio, con la coppia Eur/Usd su dello 0,51% a 126,19, staccandosi dal minimo di ieri di 125,06, un livello che non si vedeva da fine giugno.
La moneta unica guadagna terreno anche contro il franco svizzero, con il cambio Eur/Usd in salita dello 0,54% a 1,1500 dopo essere crollato dell’1% ieri.
Il dollaro scende contro lo yen, con la coppia Usd/Jpy a 108,72, restando al di sopra del minimo di cinque mesi di 108,10 segnato nella seduta precedente, con la bassa propensione al rischio che ha spinto la valuta nipponica.
In salita la sterlina, con il cambio Gbp/Usd su dello 0,28% a 1,3287, dopo aver segnato il minimo di sei mesi di 1,3203 ieri, a causa del rischio politico nella zona euro.
L’indice del dollaro Usa che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,38% a 94,45, allontanandosi dal massimo di sette mesi di ieri di 94,98.
I DATI MACROECONOMICI IN CALENDARIO OGGI Mercoledì 30 Maggio 2018
14:00 GER Inflazione preliminare mag; 14:15 USA Nuovi occupati (ADP) mag;
14:30 USA PIL (2a stima) trim1;
14:30 USA Bilancia commerciale preliminare apr;
14:30 USA Scorte all'ingrosso preliminari apr:
20:00 USA Beige Book (Fed).
NEWS
Cina: Fmi prevede crescita Pil in frenata al 6,6% nel 2018
Il Fondo monetario internazionale (Fmi) prevede che l'espansione dell'economia della Cina rallenti nel 2018 al 6,6% annuo dal 6,9% registrato nel 2017 (tasso di crescita del Pil più elevato dal 2015), per poi registrare un'ulteriore frenata fino a circa il 5,5% nel 2023. Nel corso dell'annuale revisione dell'economia cinese a Pechino, David Lipton, vice della direttrice Christine Lagarde, ha spiegato come il Fondo abbia accolto favorevolmente il passaggio "a politiche focalizzate su una crescita di alta qualità da una a elevata velocità", ma l'escalation delle tensioni commerciali tra Pechino e Washington si faranno sentire. "Consideriamo il protezionismo in aumento come un rischio al ribasso. A nostro avviso le azioni unilaterali possono essere controproducenti", ha sottolineato Alfred Schipke, rappresentante dell'Fmi per la Cina, come riporta il Financial Times.
Brasile: tasso di disoccupazione calato in aprile al 12,9%
Secondo quanto comunicato martedì dall’Instituto Brasileiro de Geografia e Estatística (Ibge, l’ente nazionale di statistica), nei tre mesi allo scorso 30 aprile il tasso di disoccupazione è calato in Brasile al 12,9% dal 13,1% del primo trimestre (12,6% nel periodo dicembre-febbraio). Il dato, che si confronta con il 13,6% di un anno prima, è inferiore al 13,0% del consensus di Reuters ma resta non lontano dal massimo storico del 13,7% segnato l'ultima volta nel primo trimestre 2017
Svizzera: Kof Economic Barometer su minimi da dicembre 2015
Il Kof Swiss Economic Institute ha comunicato che il Kof Economic Barometer, previsione dell'andamento dell'economia della Svizzera nei prossimi 6 mesi, è calato in maggio a 100,0 punti dai 103,3 punti di aprile (lettura rivista al ribasso dai 105,3 punti comunicati il mese scorso) e contro i 105,1 punti di marzo. Il dato, che si confronta invece con attese degli economisti per un rialzo a 104,8 punti, scivola sui minimi dal dicembre 2015, intorno alla media di lungo periodo.
Spagna. Inflazione preliminare oltre le attese a maggio +2% a/a
In Spagna l'istituto di statistica INE ha annunciato che la stima preliminare dell'inflazione (indice dei prezzi al consumo armonizzato HICP) mostra nel mese di maggio una crescita attesa del 2,1% su base annua superiore alla rilevazione di aprile pari al +1,1%, risultando in crescita dello 0,9% su base mensile. Sale dello 0,9% su base mensile l'indice dei prezzi al consumo nazionale che però cresce del 2% su base annua.
Francia: stima preliminare del Pil (1° trim. 2018) a +0,2% da +0,3% (atteso +0,3%)
In Francia L'Insee ha reso noto che il dato preliminare del Pil relativo al primo trimestre 2018 (seconda stima) e' cresciuto dello 0,2% su base trimestrale, lievemente inferiore al consensus pari a +0,3% e in calo dal +0,7% rilevato nel
trimestre precedente. Complessivamente, la domanda interna finale, escluse le variazioni delle scorte, ha rallentato e ha contribuito in misura minore alla crescita del PIL: +0,3 punti dopo +0,5 punti. In media nel corso dell'anno, il PIL è cresciuto del 2,2% dopo un + 2,1% della lettura precedente.
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