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Immagine del redattoreAntonio Arricale

Forex SHUTDOWN, DOLLARO IN VENDITA

Shutdown, letteralmente spegnimento. È lo stop imposto al governo federale in mancanza della copertura finanziaria predisposta per pagare i servizi offerti dallo Stato. Dunque, 700 mila impiegati governativi non lavoreranno finché non sarà firmata la legge di finanziamento. Rimarranno in funzione i servizi vitali: controllo aereo, forze armate, agenzie preposte a garantire la sicurezza nazionale e all’applicazione della legge.

Uno shutdown come quello di 16 giorni che ci fu durante i negoziati sull’Obamacare (che secondo Standard & Poor’s costò 24 miliardi di dollari) o quello di 27 giorni del 1995 sembra improbabile.

Il Congresso USA troverà probabilmente una soluzione in tempi più brevi. In ogni caso, si preannuncia una settimana vorticosa a Capitol Hill.

Come si sa, uno dei conflitti riguarda l’annullamento del programma DACA, che proteggeva i giovani migranti, chiamati “dreamers”, dalla deportazione.

Alla riapertura dei mercati valutari, domenica notte (alle 23 ora italiana) il dollaro ha aperto in gap contro l’euro, perdendo 54 pips rispetto alla chiusura di venerdì (1.2268 rispetto a 1.2214) e la quotazione attualmente si mantiene in questo range. E, tuttavia, benché il trend a breve della coppia sembri ancora orientato al rialzo, ci sono importanti segnali di ritracciamento del prezzo, che potrebbero riportare la quotazione della coppia in area 1,17-1,18 nel giro di qualche giorno.

Ad ogni modo, secondo il mio modo di vedere, il supporto da tenere d’occhio è a 1,2170, rotto il quale le condizioni per una inversione ci sono tutte.



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