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Immagine del redattoreAntonio Arricale

FINISCE COME FINISCE, PUTIN SFIDUCIA DRAGHI





Finisce nel peggior dei modi, per il governo Draghi, con Berlusconi, Salvini e una minuta pattuglia di Conte che non hanno votato la fiducia al premier.

Invero, tecnicamente, il Senato ha confermato la fiducia al governo approvando la risoluzione sulle comunicazioni del presidente del Consiglio, presentata da Pier Ferdinando Casini, con 95 voti a favore e 38 contrari. Ma i senatori di M5S, Lega e Fi non l’hanno votata. Mentre i pentastellati si sono dichiarati "presenti non votanti".

I senatori presenti in Aula erano 192, 133 i votanti e la maggioranza 67.

Politicamente, invece, no, Draghi non ha più la fiducia di larghe intese per cui era nato. Ora il passaggio alla Camera è solo una questione di educazione istituzionale.

Finisce, dunque, come peggio non poteva finire: con Vladimir Putin, zar della nuova federazione russa, che per mano degli amici Berlusconi, Salvini e Conte manda a casa il governo, con i nostri eroi (si fa per dire) che già preparano le liste dei soliti "nominati" in vista delle elezioni anticipate e, nemmeno a ricordarlo, una futura nuova ammucchiata. A destra e a sinistra. Come se nulla fosse accaduto. Puttane senza scorno.


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