Cambiare prospettiva di analisi per tradare sintonizzando le nostre
decisioni sull’andamento dei prezzi dei futures e dunque incrociando costantemente i dai del Cot (Commitments of traders). L’idea (non del tutto nuova, in verità) è proposta da alcuni analisti americani e mi sembra molto profittevole, sicché la propongo agli amici e lettori di questo blog che dopo una lunga pausa riprendo ad alimentare.
Provare per credere!
Intanto, ecco il quadro dei principali strumenti del mercato delle valute e dei metalli preziosi, partendo ovviamente dalle ultime chiusure delle borse.
LE CHIUSURE DEI PRINCIPALI MERCATI, VENERDÌ SCORSO
Il Dow Future è calato di 500 punti a 24071, L'indice del dollaro USA è salito di 0,410 punti a 97,197. L'oro ha alleggerito 3.575 dollari a 1238.375. L'argento è arretrato da 0,1055 dollari a 14,5860. Il Dow Industrials ha perso 496,87 punti, a 24100,51, mentre lo S&P 500 ha ceduto 50,59 punti, l'ultimo visto a 2599,95. Il Nasdaq Composite ha perso 159,66 punti a 6910,67.
La borsa di Milano ha archiviato la settimana inrosso. L’indice Ftse Mib ha chiuso a -0,72%. In rosso anche lealtre principali piazze finanziarie europee: Parigi -0,88%, Madrid -0,59%, Francoforte -0,54% e Londra -0,47%.
Euro in calo sul dollaro a 1,1300 a Londra.
SPREAD
Lo spread tra il Btp e il Bund ha chiuso la settimana stabile a 268 punti base, col tasso sul decennale del Tesoro al 2,93%.
MERCATI ASIATICI
La Borsa di Tokyo Ha chiuso la settimana scorsa in netto ribasso. Il Nikkei ha ceduto il 2,02%, lo yen è stato visto stabile sul dollaro a 113,40, e sulla moneta unica poco sopra 128,90.
L'indice Composite di Shanghai ha ceduto l'1,53% a 2.593,74 punti e quello di Shenzhen ha perso il 2,46% a quota 1.327,42.
FUTURES
Il dollaro a tre mesi ha chiuso in rialzo venerdì. La chiusura di fascia media pone le basi per un'apertura da costante a più alta quando la sessione notturna di lunedì inizia a fare trading.
L'euro di marzo ha chiuso in ribasso venerdì. Se marzo rinnova il declino del massimo di settembre, il livello di ritracciamento dell'87% del crossover 2016-2018 a 111,94 è il prossimo obiettivo in ribasso. La prima resistenza è la media mobile a 50 giorni che incrocia a 115,32. La seconda resistenza è l'incrocio ad alta reazione a 116,45. Il primo supporto è il passaggio basso di novembre a 113,53. Il secondo supporto è il livello di ritracciamento dell'87% della traversata 2016-2018 a 111,94.
Il future di febbraio della sterlina britannica ha chiuso in ribasso venerdì a 1,2625. Se marzo prolungherà il declino, il passaggio basso da ottobre 2016 a 1.2384 è il prossimo obiettivo in ribasso. La prima resistenza è l'incrocio della media mobile a 20 giorni a 1.2799. Seconda resistenza è la media mobile a 50 giorni che incrocia a 1,2980. Il primo supporto è la bassa traversata di mercoledì a 1.2540. Il secondo supporto è il passaggio basso di ottobre 2016 a 1.2384.
Il franco svizzero di marzo ha chiuso in ribasso venerdì a 1.0112 estendendo il calo della settimana e chiudendosi al di sotto della media mobile a 20 giorni che a 1.0150 indica che è stato raggiunto un top a breve termine. La chiusura in calo pone le basi per un'apertura da costante a più bassa con l’avvio della sessione notturna di lunedì. La prima resistenza è il top di martedì scorso a 1,0238. La seconda resistenza è il livello di ritracciamento del 38% dell'incrocio tra settembre e novembre a 1,0256. Il primo supporto è il passaggio basso della reazione a 1.0097. Il secondo supporto è il passaggio basso di novembre a 1.0018.
Il dollaro canadese di febbraio venerdì ha chiuso in ribasso a 0.74725.
Lo Yen giapponese di marzo ha chiuso in rialzo venerdì dello +0,18% a 0.008870. Sgli indicatori stocastico e RSI appaiono neutrali al segnale ribassista sicché è possibile un calo dei prezzi a breve termine. Diversamente la chiusura in crescendo pone le basi per un'apertura da costante a più alta con la sessione notturna di lunedì. Se marzo prolunga il calo di questa settimana, il basso incrocio di novembre a 0,0885 è il prossimo obiettivo in ribasso. Si chiude sopra il top di novembre a 0,0899 conferma che è stato raggunto un minimo di breve periodo. In questo caso la prima resistenza è il top di ottobre a 0.0907. La seconda resistenza è a 0,0922 top di agosto.
METALLI PREZIOSI
L'oro di febbraio ha chiuso in ribasso venerdì. La chiusura al di sotto della media mobile a 50 giorni che attraversa a 1231,20 confermerebbe che è stato raggiunto un massimo a breve termine. Se il future di marzo riprende il rally al di sotto del minimo di novembre, il livello di ritracciamento del 38% del cross di aprile-agosto-declino alle 1259.00 è il prossimo obiettivo in rialzo. La prima resistenza è l'alta traversata di lunedì a 1256,60. La seconda resistenza è il livello di ritracciamento del 38% dell'incrocio tra aprile e agosto e declino alle 1259.00. Il primo supporto è la media mobile a 50 giorni che attraversa a 1231,20. Il secondo supporto è la bassa traversata della reazione a 1216.80.
L'argento di marzo ha chiuso in ribasso venerdì, consolidando parte del rally a partire dal minimo di novembre. Se marzo prolunga la manifestazione al di sotto del minimo di dicembre, la traversata di novembre a 15.040 è il prossimo obiettivo in rialzo. Se chiude al di sotto della media mobile a 20 giorni che incrocia a 14.527 conferma che è stata pubblicata una posta a breve termine. La prima resistenza è il top di giovedì a 14.900. Seconda resistenza è il top di novembre a 15.040. Il primo supporto è il bottom della reazione a 14.115. Il secondo supporto è il livello di novembre a 13.985.
Il rame di marzo ha chiuso leggermente in ribasso venerdì. La chiusura in crescita pone le basi per un'apertura da costante a più alta quando la sessione notturna di lunedì inizia a fare trading.
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