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Immagine del redattoreAntonio Arricale

ELEZIONI: A PIAZZA AFFARI RIENTRA LA PAURA (PER ORA)

Reazione, alla fin fine, tutto sommato composta degli investitori in Borsa al risultato per il rinnovo del Parlamento. Piazza Affari ha mostrato nervi saldi dopo la “sbandata” registrata questa mattina (-2%) recuperando terreno nel corso della seduta quando sono stati scongiurati gli scenari che più atterrivano il mercato alla vigilia.

Il bilancio finale ha visto il Ftse Mib attestarsi a quota 21.819 punti, in flessione dello 0,42%; All Share -0,32%.

In affanno Mediaset (-5,5%) e Mondadori (-4,5%), dopo il risultato di Forza Italia inferiore alle aspettative, e le banche. Il rendimento del Btp si attesta sotto il 2% e lo spread con il Bund tedesco si ferma a quota 135 punti. In fondo al listino principale c'è Bper in calo del 7,6%. Male anche Banco Bpm (-6,1%), Ubi (-3,8%), Unicredit (-3,4%) ed Mps (-2,4%). In negativo Generali (-2,2%), nel giorno in cui Axa (-9% a Parigi) annuncia l'accordo per acquisire Xl Group per 12,4 miliardi di euro. In forte rialzo Inwit (+9,5%), dopo i risultati sopra le attese e l'attesa per il piano Tim (+0,6%) con la richiesta di non smantellare i siti. Bene anche Brembo (+7,9%), nel giorno dei conti con ricavi in crescita dell'8,1% e l'utile che guadagna il 9,5%.

Le due prospettive che "terrorizzavano gli investitori internazionali, quelli che sono piu' propensi a puntare ingenti capitali in Italia, erano un'affermazione tale del Movimento 5 Stelle che li avrebbe portati al governo e poi una possibile alleanza tra il M5s e la Lega per formare un esecutivo, ipotesi accantonata direttamente da Matteo Salvini", ha detto all'Agi Roberto Russo, amministratore delegato di Assiteca Sim.

La possibilità che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha aggiunto Russo, "possa orientarsi a conferire un incarico per la formazione di un governo di centrodestra moderato, senza l'ostruzionismo di un Pd derenzizzato, è la prospettiva più auspicata dal mercato in questo momento”.

Nonostante i partiti euroscettici abbiano ottenuto “un buon risultato”, il rischio di uscita dell'Italia dall'euro e dall'Unione europea” è basso, poiché la Costituzione non permette un voto su questi temi e, per cambiare la Carta, serve una maggioranza dei due terzi del Parlamento, che i partiti euroscettici non hanno”, ha osservato rincuorato Azad Zangana, senior European economist & strategist di Schroders.

Gli analisti di State Street hanno messo in guardia su possibili ripercussioni sull'andamento dello spread, con il differenziale tra Btp e Bund tedeschi che "potrebbe leggermente ampliarsi rispetto ai livelli attuali".

Il risultato finale delle urne, con la sconfitta del Pd, l'affermazione di M5s come primo partito, la vittoria del centrodestra come prima coalizione anche senza avere la maggioranza per formare un governo, era largamente atteso dal mercato, che sembra guardare in questa fase soprattutto "alla crescita in atto dell'economia italiana, e non alle sue vulnerabilità: ma basta poco però a far cambiare rotta agli investitori", ha ammonito Silvia Ardagna, economista di Goldman Sachs

Intanto Credit Suisse taglia giudizio azionariato Italia a “underweight” dal precedente "benchmark", sottolineando anche come Piazza Affari da dicembre a oggi abbia corso più dell'Europa con una sovra-performance del 5%.

La Borsa di Milano è comunque la peggiore in un'Europa nel complesso positiva, dopo il via libera dell'Spd al nuovo cancellierato di Angela Merkel, con Francoforte quindi più brillante e in rialzo dell'1,49%. Londra guadagna lo 0,65%. Parigi lo 0,6%.

CRIPTOVALUTE

Wall Street Journal porta i conti dei cyber-furti

I due attacchi del 2018 a BitGrail e a CoinCheck hanno portato le perdite degli investitori da furti di Bitcoin a 1,4 miliardi di dollari del 2014. A fare i conti è il Wall Street Journal, sottolineando che i cyber-criminali hanno preso di mira i portafogli digitali.

I due attacchi più recenti ''mostrano la vulnerabilità degli investitori che acquistano token speculativi su piazza di scambio che sono start up non regolamentate''.

La Corea del Nord aggira le sanzioni comprando Bitcoin

Sempre sul fronte delle criptovalute le agenzie segnalano che la Corea del Nord potrebbe aver effettuato transazioni in criptovalute per oltre 200 milioni di dollari lo scorso anno, diluendo così l'impatto delle sanzioni internazionali imposte a quel paese dalla comunità internazionale.

Lo ha dichiarato a Radio Free Asia Priscilla Moriuchi, ex funzionario dell'Agenzia per la sicurezza nazionale statunitense, secondo cui Pyongyang ha accumulato circa 11 mila bitcoin; se il regime avesse monetizzato quelle criptovalute lo scorso dicembre, quando il Bitcoin ha toccato il picco della propria quotazione a circa 20 mila dollari, ne avrebbe ricavato 210 milioni, anche se il mese successivo il valore è calato di circa il 40 per cento, a 120 milioni di dollari. Moriuschi, che ora lavora per la societa' di sicurezza informatica Recorded Future, ritiene che Pyongyang abbia acquisito la maggior parte dei propri Bitcoin attraverso il mining e il furto informatico delle criptovalute.

Blockchain e Crowdfunding, dall’Ue regole in arrivo

La Commissione europea potrebbe proporre entro la settimana una serie di misure per favorire il fintech. Lo afferma Reuters, che ha potuto vedere una bozza del documento. Si tratterebbe non solo di un tentativo di inquadrare il settore ma anche di un volontà di promuoverlo: con l'uscita della Gran Bretagna (grande polo fintech) dall'Unione, Bruxelles intende attirare imprese e cervelli di un comparto che promette grande sviluppo futuro. Due le misure indicate da Reuters (ma non è detto che siano le sole): la prima riguarda la creazione di standard comuni per incoraggiare la blockchain (il registro decentralizzato e digitale su cui si basano le criptovalute ma applicabile anche ad altri settori).

La seconda punta alla promozione del crowdfunding, con l'istituzione di un 'passaporto' europeo che consenta alle piattaforme di operare su scala trans-nazionale. Oggi, infatti, avviare progetti di crowdfunding che valicano i confini dei singoli Paesi risulta ancora complesso, per regole e norme statali che non combaciano con quelle dei vicini di casa.

Nella foto, Mattero Salvini (Lega) e, in primo piano, Luigi Di Maio (M5S)





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