Le principali Borse europee hanno aperto la seduta senza grandi variazioni in un mercato condizionato dalle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e dalla pubblicazione dei verbali Fed.
In proposito, dalle minute relative al meeting del Federal Open Market Committee (Fomc, la commissione della Federal Reserve che si occupa di politiche monetarie) di 31 luglio-1° agosto arrivano conferme per il possibile nuovo rialzo dei tassi d'interesse Usa in settembre. Ipotesi che, come riporta Market Watch, è ampiamente prevista dal mercato (la percentuale è del 96% contro il 60% per un ulteriore aumento in dicembre).
A fronte di un'economia a stelle e strisce in solida crescita, “sarà verosimilmente opportuno fare presto un altro passo nel rimuovere la politica accomodante”, si legge nelle minute. Diversi rappresentanti della Fed, tuttavia, concordano sul fatto che potrebbe anche essere necessario un periodo di pausa in seguito, se ci fosse un'escalation delle dispute commerciali internazionali.
Wall Street
In questo contesto la borsa di New York ha chiuso la seduta contrastata. Il Dow Jones ha perso lo 0,34%, l'S&P 500 lo 0,04% mentre il Nasdaq Composite ha guadagnato lo 0,38%.
Bene il comparto energetico in scia al petrolio (Wti +3,07% a 67,86 dollari al barile) mentre il settore telecom ha perso due punti percentuali.
Sul fronte macroeconomico la National Association of Realtors ha reso noto che a luglio le vendite di abitazioni esistenti sono diminuite dello 0,7% rispetto a giugno, a 5,34 milioni di unità da 5,38 milioni. Il dato è risultato inferiore al consensus fissato su un incremento dello 0,6% a 5,44 milioni di unità. A giugno le vendite di case erano diminuite dello 0,6%.
Borse europee
E dopo i verbali della Fed l'attenzione degli investitori quest’oggi è rivolta ai verbali della Bce (che saranno pubblicati alle 13:30 ora italiana) ed al meeting di Jackson Hole.
Intanto le borse del Vecchio Continente si muovono complessivamente sopra la parità: il FTSE 100 di Londra segna +0,32%, il DAX di Francoforte +0,92%, il CAC 40 di Parigi +0,23%, l’IBEX 35 di Madrid +0,44%.
Piazza Affari
Va un po’ meno bene a Milano dove il principale indice della borsa fatica a spostarsi, al momento, dalla parità: il FTSE MIB segna infatti -0,02%. Vanno meglio invece i minori: il FTSE Italia All-Share segna +0,02%, il FTSE Italia Mid Cap +0,37%, il FTSE Italia STAR +0,42%.
Asia contrastata. A Tokyo il Nikkei 225 guadagna lo 0,22%
Il Bloomberg Dollar Spot Index, paniere che monitora la divisa Usa nei confronti delle altre dieci principali monete, è in crescita dello 0,50% circa e il parallelo ribasso dello yen sul biglietto verde contribuisce a sostenere la piazza di Tokyo: in chiusura è infatti dello 0,22% il guadagno del Nikkei 225.
Sul fronte macroeconomico, il dato flash dell’indice Pmi del Giappone stilato da Markit/Nikkei segna per agosto un rialzo a 52,5 punti dai 52,3 punti della lettura finale di luglio e sopra al progresso a 52,4 punti atteso dagli economisti. L’indice anticipatore del Sol Levante è invece calato in giugno a 104,7 punti dai 106,9 punti di maggio (106,2 punti in aprile). La lettura è stata rivista al ribasso dai 105,2 punti del dato preliminare.
Funzionari di Washington e Pechino si sono incontrati per la prima volta dopo due mesi, ma non sono emerse indicazioni di sviluppi positivi che possano scongiurare le nuove tariffe che dovrebbero entrare in vigore in giornata sia da parte degli Usa che, in rappresaglia, da parte della Cina.
Alla borsa di Shanghai lo Shanghai Shenzhen Csi 300 ha chiuso a +0,37%. Hong Kong è invece in negativo: l’Hang Seng ha chiuso in calo dello 0,49%. Seul positivo con il Kospi a +0,41%.
Nuova seduta negativa per Sydney, che sconta la crisi politica che potrebbe portare a un cambio di governo, l'S&P/ASX 200 ha segnato una flessione dello 0,21% in chiusura.
Forex
Cambi: Euro in calo all'avvio delle contrattazioni in Europa. La moneta unica scambia a 1,1558 dollari e 128,15 contro lo yen.
Materie prime
Il petrolio versione Wti è poco mosso a 67,90 dollari al barile mentre il Brent scende a 74,61 dollari al barile (-0,17%).
Il prezzo dell’oro scende questo giovedì, i timori per i dazi e le prospettive di un aumento dei tassi spingono il dollaro.
I future dell’oro con consegna a dicembre sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange scendono dello 0,5%, a 1.197,8 dollari l’oncia troy alle 1:20 ET (05:20 GMT).
Criptovalute
Improvvisa impennata del Bitcoin. Ieri il prezzo della maggiore moneta virtuale è inaspettatamente salito ieri, così come quello delle altre criptovalute. Il Bitcoin è rimbalza del 3,82% a 6.678,90 dollari sul Bitfinex, anche se il mattinata ha ritracciato fino a 6.405,6.
Il motivo dell’improvviso rimbalzo non è stato subito chiaro ma secondo qualcuno sarebbe dovuto ad un attacco alla sicurezza della piattaforma di trading di criptovalute BitMEX. L’attacco DDoS (interruzione distribuita del servizio) ha forzato il servizio ad andare offline, dopo che la compagnia aveva annunciato una manutenzione.
Il Bitcoin, va ricordato, quest’anno (fino ad ora, almeno) sta registrando un tonfo di quasi il 66% rispetto al massimo di quasi 20.000 dollari di dicembre.
I dati macroeconomici in calendario oggi e le principali news Giovedì 23 Agosto 2018
USA Jackson Hole Symposium (giorno 1 di 3);
12:00 GB Indice CBI vendite al dettaglio ago;
13:30 EUR Verbali BCE;
14:30 USA Richieste settimanali sussidi disoccupazione;
15:00 USA Indice FHFA (prezzi abitazioni) giu;
15:45 USA Indice Markit PMI manifatturiero preliminare ago;
15:45 USA Indice Markit PMI servizi preliminare ago;
16:00 USA Vendite abitazioni nuove lug;
16:00 EUR Indice fiducia consumatori preliminare ago.
Fomc: dai verbali conferme su nuovo rialzo tassi in settembre
Dai verbali relativi al meeting del Federal Open Market Committee (Fomc, la commissione della Federal Reserve che si occupa di politiche monetarie) di 31 luglio-1° agosto pubblicati mercoledì arrivano conferme per il possibile nuovo rialzo dei tassi d'interesse Usa in settembre. Ipotesi che, come riporta MarketWatch, è ampiamente prevista dal mercato (la percentuale è del 96% contro il 60% per un ulteriore aumento in dicembre). A fronte di un'economia a stelle e strisce in solida crescita, "sarà verosimilmente opportuno fare presto un altro passo nel rimuovere la politica accomodante", si legge nelle minute. D'altra parte, però, diversi rappresentanti della Fed concordano sul fatto che potrebbe anche essere necessario un periodo di pausa in seguito, se ci fosse un'escalation delle dispute commerciali internazionali.
Giappone: in agosto Pmi Markit/Nikkei in rialzo a 52,5 punti
Torna a crescere l’attività manifatturiera del Giappone, che resta per il ventiquattresimo mese consecutivo in fase espansiva. Il dato flash sull’indice Pmi stilato da Markit/Nikkei segna infatti per il mese in corso un rialzo a 52,5 punti dai 52,3 punti della lettura finale di luglio (53,0 punti in giugno), sopra al progresso a 52,4 punti atteso dagli economisti.
Daimler vuole una quota del portale Heycar di Volskwagen
Secondo quanto riportato dall'Handelsblatt, citato da Reuters, Daimler sarebbe in trattativa avanzata per acquisire una quota di Heycar, il portale dedicato alla compravendita di auto usate lanciata lo scorso ottobre dalla rivale e connazionale Volkswagen. La notizia sarebbe stata confermata successivamente da un portavoce di Volkswagen Financial Services. Volkswagen ha chiuso in declino dell'1,57% mercoledì a Francoforte, contro la flessione dell'1,02% di Daimler (la seduta è stata particolarmente negativa per l'automotive europeo in scia alle minacce di nuovi dazi da parte di Donald Trump e al profit warning di Continental) e il guadagno limitato allo 0,01% del Dax.
Giappone: lettura indice anticipatore rivista a 104,7 punti
Secondo quanto comunicato dall’Ufficio di Gabinetto nipponico, l’indice anticipatore del Giappone è calato in giugno a 104,7 punti dai 106,9 punti di maggio (106,2 punti in aprile). La lettura è stata rivista al ribasso dai 105,2 punti punti del dato preliminare. L’indice di coincidenza, che sintetizza lo stato attuale dell'economia, è parimenti sceso a116,4 punti dai 116,8 punti precedenti (117,5 punti in aprile), ma in questo caso sopra ai 116,3 punti della lettura flash.
Pirelli non rileva cambiamenti significativi nei mercati in cui opera
In merito alle ipotesi, circolate e riprese dalla stampa, di possibili deterioramenti del mercato tyre per il 2018, Pirelli comunica che non rileva cambiamenti significativi nei mercati in cui opera che abbiano impatti sulle proprie previsioni relative all’esercizio in corso e comunicate al mercato il 7 agosto 2018 in occasione della presentazione dei dati relativi al primo semestre 2018.
Apple verso via libera incondizionato per takeover di Shazam
Secondo fonti citate mercoledì da Reuters, Apple sarebbe vicina ad ottenere il via libera incondizionato dalla Commissione europea al takeover di Shazam. Bruxelles aveva avviato in aprile un’indagine approfondita sull'acquisizione da 400 milioni di dollari dell'azienda britannica creatrice dell'omonima app per il riconoscimento dei brani musicali. I timori erano che Shazam potesse garantire un vantaggio competitivo a Cupertino nell'attirare i consumatori verso i suoi servizi di streaming musicale a danno di rivali come Spotify. La pronuncia sull'operazione è attesa per il prossimo 18 settembre. Apple ha chiuso invariata la seduta di mercoledì al Nasdaq.
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