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Immagine del redattoreAntonio Arricale

DOLLARO IN DISCESA, A TRUMP NON PIACE LA POLITICA MONETARIA DELLA FED

Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in leggero calo dopo le critiche del presidente Usa Trump alla politica monetaria della Fed. In questo senso, peraltro, è da tenere sicuramente sotto osservazione il simposio annuale della Federal Reserve a Jackson Hole in programma venerdì.

Ad ogni modo, il Dax30 di Francoforte segna + 0,44%, il Ftse100 di Londra - 0,06%, il Cac 40 di Parigi + 0,49%, l’Ibex 35 di Madrid +0,42%.

A Piazza Affari a Milano si muove in positivo anche il FTSE MIB +1,11% e in scia anche gli indici minori: il FTSE Italia All-Share +1,21%, il FTSE Italia Mid Cap +0,94%, il FTSE Italia STAR +0,86%.

In discesa rendimenti e spread sui titoli di Stato: Il BTP a 10 anni rende il 3,04%, -4 bp rispetto alla chiusura di ieri, lo spread sul Bund scende a 263 bp , -10 bp (-4,18%). Per quanto riguarda il Belpaese vanno ricordati inoltre gli appuntamenti con le revisioni dei rating: il 31 agosto la revisione di Fitch (attuale BBB con outlook stabile), mentre Moody's (Baa2, in "negative watch") ha rinviato a fine ottobre (dal 7 settembre) in attesa di maggiore chiarezza sul percorso fiscale e sull'agenda delle riforme del Paese.


Borse cinesi in rialzo. Il Nikkei 225 guadagna lo 0,09%

In Asia la tendenza delle borse è stata contrastata anche se complessivamente positiva come confermato dal progresso intorno allo 0,60% dell'indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso.

A restituire fiducia agli investitori l'incontro previsto a Washington per mercoledì e giovedì tra una delegazione cinese e rappresentanti del governo Usa. Intervistato in esclusiva da Reuters lunedì, Donald Trump ha però detto di non attendersi significativi progressi dall'incontro, ma le sue parole (il presidente Usa ha per altro accusato Pechino, come pure la Ue, di manipolare la propria valuta per reagire alle tariffe commerciali) hanno avuto come principale effetto un ulteriore indebolimento del dollaro: il Bloomberg Dollar Spot Index, paniere che monitora la divisa Usa nei confronti delle altre dieci principali monete, è in flessione di circa lo 0,30% nella quarta sessione consecutiva di declino.

E con il biglietto verde deprezzatosi sullo yen in dieci delle ultime quattordici sedute a farne le spese è stata soprattutto la piazza di Tokyo, che ha iniziato in calo una giornata segnata comunque da una decisa volatilità: alla fine il Nikkei 225 ha chiuso con un guadagno seppure limitato allo 0,09%.

Protagoniste in positivo sono state invece le Borse cinesi, dopo che la China Banking and Insurance Regulatory Commission (l'autorità di controllo dei settori bancario e assicurativo di Pechino) ha invitato gli istituti a sostenere i prestiti di medio e lungo termine in modo che i mutuatari non siano indeboliti alla fine del mese o del trimestre e dando fiato soprattutto a progetti infrastrutturali ed export.

Allo stop alle contrattazioni Shanghai Shenzhen segna un rialzo del +1,31%.

Bene anche Hong Kong: l’Hang Seng segna + 1,41%: a Seoul il Kospi chiude a +0,99% mentre a Sydney l'S&P/ASX 200 ha chiuso in declino dello 0,81% dopo che la Reserve Bank of Australia ha dichiarato di non vedere presupposti per modifiche alla sua politica monetaria nel breve periodo.

Borsa Usa: terza seduta consecutiva con il segno più

La Borsa di New York ha chiuso la prima seduta della settimana in rialzo grazie alla riapertura dei negoziati tra Usa e Cina sulle questioni commerciali. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,35%, l'S&P 500 lo 0,24% e il Nasdaq Composite lo 0,06%. Bene energetici (in scia al petrolio) e industriali (che beneficiano delle minori tensioni sul fronte commerciale).


Forex

Dollaro in calo, Trump critica gli aumenti dei tassi della Fed. Il biglietto verde scende contro il paniere delle altre principali valute, dopo che il Presidente Donald Trump si è detto in disaccordo con la decisione della Federal Reserve di alzare i tassi di interesse.

Il dollaro si è indebolito anche in vista delle trattative commerciali in programma tra i funzionari cinesi e statunitensi a Washington nei prossimi giorni che gli investitori sperano possano ridurre le tensioni tra le due principali economie mondiali.

L’ indice del dollaro Usa, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,2% a 95,5 alle 03:53 ET (07:53 GMT) dopo aver segnato il minimo di 95,31 nella notte, il minimo dal 9 agosto.

Il dollaro si è indebolito quando Trump ha dichiarato in un’intervista a Reuters ieri di essere “non entusiasta” della decisione del Presidente della Fed Jerome Powell di alzare i tassi, aggiungendo che la Fed dovrebbe fare di più per aiutarlo a sostenere l’economia.

Trump ha nominato Powell come successore dell’ex Presidente della Fed Janet Yellen all’inizio dell’anno. Il Presidente ha dichiarato che criticherebbe la Fed se dovesse continuare ad alzare i tassi. La banca centrale sta alzando i tassi e dovrebbe continuare a farlo, con altri due aumenti previsti quest’anno. Trump ha anche accusato Cina ed Europa di aver manipolato le rispettive valute e ha dichiarato che non si aspetta molti progressi dalle trattative commerciali di questa settimana con i funzionari cinesi.

I commenti sono stati resi prima dei verbali di domani del vertice di agosto della Fed, che gli investitori seguiranno con attenzione alla ricerca di indizi sulle previsioni della banca sull’inflazione, l’economia e i timori di una guerra commerciale.

Venerdì, Jerome Powell farà la sua prima apparizione come presidente della Fed al simposio economico annuale di Jackson Hole.

Il dollaro è stabile contro lo yen, tradizionale valuta rifugio, con il cambio Usd/Jpy a 110,08, dopo aver segnato il minimo di due mesi di 109,78 nella notte.

L’euro è in salita, con la coppia Eur/Usd a 1,1513 dopo aver raggiunto il massimo di 1,1541 stanotte. La moneta unica è crollata al minimo di 13 mesi contro il dollaro la scorsa settimana, nei timori per gli effetti di contagio sulle banche europee della crisi monetaria turca.

La lira turca scende negli scambi ridotti per festa, con i mercati finanziari turchi che resteranno chiusi questa settimana. La lira è andata nuovamente sotto forte pressione alla vendita dopo che Trump ha affermato che “non ci saranno concessioni” nello stallo con la Turchia per la detenzione di un pastore statunitense.

Intanto, la sterlina guadagna terreno, con il cambio Gbp/Usd in salita dello 0,26% a 1,2828.


Criptovalute

Le criptovalute ancora in ribasso, con il Bitcoin pressoché invariato mentre l’ente regolatore britannico ha aggiornato il suo avvertimento sulle truffe legate alle valute virtuali. L’Autorità per la Condotta Finanziaria britannica (FCA) ha aggiornato il suo avviso sulle truffe legate alle criptovalute, in quanto ha ricevuto un crescente numero di reclami negli ultimi mesi.

In alcuni casi, le frodi coinvolgevano attività regolate dalla FCA, come offerte di prodotti di investimento con criptovalute come asset soggiacenti. Nella maggior parte dei casi, queste venivano pubblicizzate sui social, si legge nelle linee guida.

Il Bitcoin scambia col dollaro a 6.328,0 in calo del -1,66% su ieri (la variazione a sette giorni è comunque in positivo del 6,78%).

In generale tutte le criptovalute sono stabili, con la capitalizzazione di mercato a 212 miliardi di dollari.

L’Ethereum, la seconda principale valuta alternativa per capitalizzazione di mercato, crolla del 5,79% a 278,08 dollari, mentre il Ripple, la terza valuta virtuale, appare i leggere ripresa dopo il tonfo di ieri e quota 0,33201, il Litecoin si attesta a 54,92 dollari, con un ulteriore ribasso del 1,25%.

Tra le altre notizie, la compagnia di e-commerce cinese Id.Com sta creando una piazza blockchain aperta rivolta a clienti imprenditoriali che aiuterà i loro clienti a sviluppare, fornire un host ed applicare le proprie app blockchain alla gestione operativa. La compagnia afferma che la piattaforma aiuterà i clienti ad accelerare i processi operativi, compresi il tracciamento dei prodotti, la valutazione immobiliare e le transazioni.


I dati macroeconomici in calendario oggi e le principali news Martedì 21 Agosto 2018

10:30 GB Indebitamento netto settore pubblico lug;

12:00 GB Indice CBI (tendenza ordini industriali) ago.


Giappone: in luglio vendite supermarket cresciute del 2,3%

Secondo i dati preliminari diffusi dalla nipponica Chain Stores Association, in luglio le vendite nei supermarket del Giappone sono cresciute del 2,3% annuo. Su base rettificata la lettura è invece per un progresso dell'1,5% annuo. Le vendite nei supermarket nipponici sono aumentate del 7,8% rispetto al mese di giugno.

Trump non vede significativi progressi da negoziati con Cina

Donald Trump non si è aspetta significativi progressi dai negoziati con i rappresentanti cinesi che si terranno in settimana a Washington.

Intervistato in esclusiva da Reuters lunedì, il presidente Usa ha sottolineato di non avere un "calendario" preciso per la risoluzione delle dispute commerciali con Pechino. "Sono come loro, ho un orizzonte lungo", ha sottolineato. Per mettere fine alla controversia commerciale sarà necessario "tempo perché la Cina ha avuto vantaggi troppo a lungo ed è diventata viziata", ha spiegato Trump. "Hanno trattato con persone che, francamente, non sapevano cosa stavano facendo e ci hanno portato in questa posizione", ha aggiunto.

Trump ha anche accusato la Cina di manipolare lo yuan per bilanciare gli effetti delle tariffe imposte da Washington, mentre la Federal Reserve dovrebbe essere più accomodante.

Per Bostic (Fed) stimolo non più necessario all'economia Usa

Secondo Raphael Bostic, president della Federal Reserve (Fed) di Atlanta, l'economia Usa è abbastanza solida da rendere non più necessario lo stimolo monetario messo in campo dall'istituto centrale di Washington a partire dalla crisi finanziaria del 2008. "Abbiamo condotto questo percorso graduale per arrivare a una posizione più neutrale e questo è quello che continueremo a fare", ha dichiarato Bostic lunedì nel corso di un pranzo presso la Chamber of Commerce di Kingsport, in Tennesse, preparando il terreno per un possibile ulteriore rialzo dei tassi d'interesse da parte del Federal Open Market Committee (Fomc, la commissione della Fed che si occupa di politiche monetarie) in autunno, dopo quello deciso in giugno.

Bostic ha sottolineato come la Fed stia facendo bene sull'inflazione, il Pil sia solido e la disoccupazione "molto, molto bassa", ma ha anche avvertito che la curva dei rendimenti tra i Treasury Usa biennali e decennali è attualmente "estremamente piatta", sollevando preoccupazioni. Per questo Bostic ha precisato che non voterà nulla che inverta consapevolmente tale differenziale, sceso sotto 25 punti base per la prima volta dal 2007 in luglio.

Corea del Sud: a luglio crescita prezzi produzione al 2,9%

Secondo quanto reso noto su base preliminare dalla Bank of Korea, in luglio i prezzi alla produzione sono saliti in Corea del Sud su base sequenziale dello 0,4% dopo lo 0,3% di progresso registrato in maggio e giugno (0,1% in aprile). Il Producer Price Index si è così attestato a 104,8 punti, sui massimi dagi 105,2 punti del settembre 2014. Crescita, legata all'ondata di caldo abbattutasi sul Paese, che su base annua è stata del 2,9% contro il 2,6% precedente (2,2% in maggio), nel ventunesimo mese consecutivo di espansione.

Svizzera: export e import calati dell'1,4% mensile in luglio

Secondo quanto comunicato dall’Eidgenössische Zollverwaltung (l’amministrazione federale delle dogane elvetiche), in luglio il surplus della bilancia commerciale della Svizzera è calato marginalmente a 2,25 miliardi di franchi (1,97 miliardi di euro) dai 2,55 miliardi di giugno (2,24 miliardi di euro). Nel mese le esportazioni sono scese dell'1,4% su base sequenziale (dopo il precedente declino dello 0,1%) ed è stata parimenti dell'1,4% la contrazione dell'import (0,3% la flessione di giugno).




Donald Trump con Jerome Powell

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