Dopo un avvio positivo a metà mattina le e piazze finanziarie europee virano quasi tute in negativo.
A Milano Il FTSE MIB segna -0,14, il FTSE Italia All-Share -0,13%, il FTSE Italia Mid Cap -0,04%, il FTSE Italia STAR +0,35%.
A Londra il FTSE 100 segna al momento -0,22%, a Francoforte il DAX -0,17%, a Parigi il CAC 40 +0,13%, a Madrid l’IBEX 35 -0,17%.
Lo spread Bt5p-Bund sce3nde sotto 250 e precisamente a 246 punti base, con un calo del 3,34%.
Sul fronte macroeconomico in Germania il surplus della bilancia commerciale a luglio 2018 e si è attestato a 16,5 miliardi di euro. In termini destagionalizzati, il saldo della bilancia commerciale estera è in avanzo di 15,8 miliardi di euro. L'Ufficio Federale di Statistica (Destatis) ha inoltre riportato che le esportazioni sono cresciute del 7,6% rispetto a un anno fa mentre le importazioni sono cresciute del 12% nello stesso periodo. Rispetto a giugno le esportazioni sono cresciute dello 0,9% e le importazioni sono cresciute del 2,8%. La produzione industriale è calata a luglio dell1,1% rispetto al mese precedente. Il dato è risultato inferiore alle attese degli analisti che avevano stimato un decremento pari allo 0,7%. A giugno la produzione industriale era scesa dello 0,7% (a maggio era aumentata del 2,4% su base mensile). Su base annua la produzione industriale è salita dell'1,1% rispetto allo stesso periodo del 2017.
In Francia l'Insee ha reso noto che la produzione industriale nel mese di luglio è cresciuta dello 0,7% rispetto al mese precedente (consensus +0,2%), dopo l'incremento dello 0,7% rilevato a giugno (rivisto al rialzo dal +0,6%).
Asia-Pacific ancora in declino
L'intera ottava si candida a essere la peggiore da marzo per le piazze della regione. Ai timori legati ai mercati emergenti e alla guerra commerciale lanciata da Donald Trump contro Pechino si aggiunge la debolezza del settore tecnologico.
A preoccupare, e lo si è visto nella performance del Nasdaq (Micron Technology ha segnato un crollo del 9,87% giovedì), è anche la sostenibilità della crescita della domanda di chip.
Sul fronte valutario il Bloomberg Dollar Spot Index, paniere che monitora la divisa Usa nei confronti delle altre dieci principali monete, è poco mosso e l'ulteriore rafforzamento dello yen sul biglietto verde contribuisce ad appesantire la piazza di Tokyo: in chiusura il Nikkei 225 perde infatti lo 0,80%.
Sul fronte macroeconomico, la spesa delle famiglie è salita in Giappone dello 0,1% annuo in luglio, dopo il declino dell'1,2% di giugno. Il dato mette fine a una striscia di contrazione durata cinque mesi.
Shanghai e Shenzhen, che erano state tra le piazze più colpite dalle vendite in settimana, hanno invece registrato un recupero. L’Indice Sa +0,40%.
In negativo anche Hong Kong: l’Hang Seng segna in chiusura -0,01%
Contrazione anche del Kospi a Seoul che chiude a -0,26%.
E lo stesso dicasi per Sydney dove l'S&P/ASX 200 chiuse con una flessione dello 0,27%.
Wall Street: Dow Jones poco sopra la parità, giù il Nasdaq
La Borsa di New York ha chiuso la seduta in ordine sparso. Il Dow Jones, grazie all'andamento positivo di industriali e farmaceutici, ha guadagnato lo 0,08% mentre il Nasdaq Composite, zavorrato dal comparto tecnologico, ha perso lo 0,91%. Segno meno anche per l'S&P 500 (-0,37%).
Sul fronte macroeconomico la stima ADP (National Employment Report) sul mondo del lavoro ha evidenziato, nel mese di agosto, una crescita di 163 mila nuovi impieghi. Il dato è risultato inferiore alle attese degli addetti ai lavori che si aspettavano un incremento di 188 mila posti di lavoro, in calo dalle 219 mila unità della rilevazione precedente. Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 31 agosto si sono attestate a 203 mila unità, inferiori sia alle attese fissate a 214 mila unità che ai 213 mila unità della settimana precedente.
Il numero totale di persone che richiede l'indennità di disoccupazione si attesta a 1,707 milioni, inferiore a 1,710 milioni della rilevazione precedente.
L'indice di Produttività del settore non agricolo è cresciuto del 2,9% nel secondo trimestre 2018 pari alla lettura precedente e al consensus.
L'Indice del costo del lavoro è diminuito dell'1% nel secondo trimestre, dal -0,9% del primo trimestre (consensus -0,9%). Markit Economics ha comunicato che l'indice IHS PMI dei Servizi è sceso ad agosto a 54,8 punti dai 56 punti (consensus 55 punti). La rilevazione odierna rivela un buon tasso di crescita delle attività terziarie, sebbene sia il più debole da aprile.
L'indice IHS PMI Composito è sceso ad agosto a 54,7 punti da 55,7 precedenti.
L'indice ISM non manifatturiero è salito nel mese di agosto a 58,5 punti dai 55,7 punti di luglio. Le previsioni degli economisti erano fissate su un indice pari a 57 punti. La lettura odierna conferma il trend espansivo per il 101° mese consecutivo, il che rappresenta una crescita del settore a un ritmo più elevato.
Valute
Il dollaro perde terreno sulle principali controparti, appesantito dalle indiscrezioni riguardo l'intenzione del presidente Usa Donald Trump, riportate da Cnbc, di aprire un confronto sui temi commerciali con il Giappone, come già fatto con altri partner.
Nelle prime ore della mattinata l’indice del biglietto verde cede lo 0,1% sulle principali controparti valutarie a 94,920.
In particolare il dollaro scivola a 110,68 da 110,74 rispetto allo yen. E cede anche sull'euro, che sale a 1,1637 da 1,1621 dollari della chiusura.
Nel frattempo il valore dell'Euro è stato su rispetto alla Sterlina Inglese e giù rispetto allo Yen Giapponese, con la coppia Eur/Gbp che guadagna 0,06% per toccare 0,8994 e la coppia Eur/Jpy che scende di 0,16% per toccare 128,52.
Materie prime
I future dell’oro sono in rialzo durante la sessione Asiatica. Nel divisione Comex del New York Mercantile Exchange, contratti per Dicembre sono scambiati a 1.206,10 dollari americani per oncia troy, valore che sale di 0,15% al momento della scrittura. I future del gas naturale sono in ribasso. Nel New York Mercantile Exchange, i contratti per Ottobre sono scambiati a 2,774 dollari americani per un milione di British thermal units, valore che scende di 0,07% al momento della scrittura.
Criptovalute
I prezzi del Bitcoin e delle altre principali criptovalute sono in ripresa questa mattina, in seguito al sell off globale degli ultimi giorni, sulla scia della notizia che Goldman Sachs starebbe riconsiderando il piano di formare un trading desk per le cripto, dal momento che vede l’ambiente normativo ancora ambiguo.
Il Bitcoin sale dello 0,99% a 6.459,6 dollari sul Bitfinex, mentre l’Ethereum ancora arranca (-0,73%) e comunque in salita a 224,51 dollari. In salita anche Ripple (+1,84%), Bitcoin Cash (+2,85%) ed Eos (+1,25%) per limitarci alle prime cinque criptovalute più capitalizzate.
Ad ogni modo Martin Chavez, Chief Financial Officer (CFO) di Goldman Sachs ha dichiarato che i recenti resoconti riguardanti la decisione dell'azienda di abbandonare la realizzazione di un trading desk per criptovalute sono "notizie false".
Durante la Tech Crunch Disrupt Conference di San Francisco, Chavez ha infatti spiegato che tali notizie non possiedono alcun fondamento: “Non avrei mai pensato di utilizzare questo termine, ma le ultime rivelazioni sono soltanto notizie false”.
I dati macroeconomici in calendario oggi e le principali news
Venerdì 7 Settembre 2018
EUR Riunione dell'Eurogruppo;
11:00 EUR PIL (2° trim.);
14:30 USA Buste paga del settore non agricolo (Ago);
14:30 USA Tasso di disoccupazione (Ago).
Giappone: indice anticipatore calato a 103,5 punti in luglio
Secondo quanto comunicato dall’Ufficio di Gabinetto nipponico, in luglio l’indice anticipatore del Giappone è calato su base preliminare a 103,5 punti dai 104,6 punti della lettura finale di giugno (106,6 punti in maggio), in linea con il consensus. L’indice di coincidenza, che sintetizza lo stato attuale dell'economia, è invece sceso a 116,3 punti dai 116,9 punti precedenti (117,1 punti in maggio), contro i 115,7 punti attesi dagli economisti.
Giappone: in luglio crescita salari frenata all'1,5% annuo
Secondo quanto comunicato dal ministero nipponico di Salute, Lavoro e Welfare di Tokyo, su base preliminare, in luglio i salari medi totali sono aumentati in Giappone dell'1,5% annuo, in rallentamento rispetto al 3,5% della lettura finale di giugno (2,1% in maggio). Il dato, in espansione per il dodicesimo mese consecutivo, è inferiore al 2,4% del consensus. I salari reali sono invece cresciuti dello 0,4% annuo, in frenata dal progresso del 2,5% della lettura finale di giugno (1,3% in maggio), che era stato il tasso più elevato in 21 anni.
Giappone: spesa delle famiglie salita dello 0,1% in luglio
Secondo quanto comunicato dal ministero di Affari interni e Comunicazione nipponico, la spesa delle famiglie in Giappone è salita dello 0,1% annuo in luglio, dopo il declino dell'1,2% di giugno (e la flessione del 3,9% di maggio). Il dato, che mette fine a una striscia di contrazione durata cinque mesi, si confronta con il calo dello 0,9% atteso dagli economisti. Su base mensile la lettura è invece per un ribasso dell'1,1% dopo il precedente progresso del 2,9% (e il declino dello 0,2% di maggio) e contro la flessione dell'1,2% del consensus.
Olanda: produzione industriale cresciuta del 2,0% in luglio
Secondo quanto reso noto dal Central Bureau voor de Statistiek (Cbs, l’Ufficio centrale di statistica dell'Aia), in luglio la produzione industriale è cresciuta in Olanda del 2,0% annuo, in rallentamento rispetto al 3,3% di giugno (3,2 in maggio), rivisto al ribasso dal 3,4% comunicato lo scorso mese. Il dato è in costante espansione dall’ottobre 2015. Su base mensile la produzione industriale è invece calata dello 0,9% contro il declino precedente dello 0,1% (e l'incremento dello 0,4% di maggio).
Germania: export +7,6% a/a a luglio
In Germania il surplus della bilancia commerciale a luglio 2018 e si è attestato a 16,5 miliardi di euro. In termini destagionalizzati, il saldo della bilancia commerciale estera è in avanzo di 15,8 miliardi di euro. L'Ufficio Federale di Statistica (Destatis) ha inoltre riportato che le esportazioni sono cresciute del 7,6% rispetto a un anno fa mentre le importazioni sono cresciute del 12% nello stesso periodo. Rispetto a giugno le esportazioni sono cresciute dello 0,9% e le importazioni sono cresciute del 2,8%.
Per Williams (Fed) economia Usa al suo "meglio possibile"
Secondo quanto riportato da Reuters, John Williams, dallo scorso 18 giugno president della Federal Reserve Bank (Fed) di New York (in precedenza era a capo di quella di San Francisco), è convinto che l'economia Usa sia al suo "meglio possibile" in questa fase, grazie a un'inflazione stabile e alla bassa disoccupazione, e per questo l'istituto centrale di Washington può proseguire nel suo approccio graduale di rialzo dei tassi d'interesse. "Possiamo continuare a essere relativamente pazienti e consentire a questa economia di continuare a crescere", ha sottolineato Williams. "Non stiamo assistendo a pressioni inflazionistiche", ha precisato, aggiungendo che la lenta crescita dei salari significa che c'è ancora "spazio per andare avanti" nella ripresa attuale.
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