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Immagine del redattoreAntonio Arricale

BORSE, TORNA LA CALMA. BNS: E’ FEBBRE DA CRIPTOVALUTA

È tregua nello scontro commerciale tra Usa e Cina. Questo, almeno, indicano i mercati. I listini europei sono tornati, infatti, positivi e positivi, e a metà mattinata – sospinti anche da Wall Street che ieri ha chiuso in rialzo (+0,96) dopo una partenza in netto calo – sono tutte di segno positivo. Piazza Affari a Milano registra +1,44%, Londra +1,11%, Francoforte +1,54%, Parigi +1,51%, Madrid +1,52.

Nella notte ha fatto bene anche Tokyo e Seul, che stamattina hanno chiuso rispettivamente con +1,53% e +1,22%, mentre le piazze finanziarie cinesi hanno chiuso con il segno negativo (Shanghai -0,18% e Hong Kong -2,19%)

L'euro si è leggermente indebolito nei confronti del dollaro alla vigilia della pubblicazione del rapporto mensile sull'occupazione negli Stati Uniti: la moneta unica passa di mano a 1,2268 dollari contro i 1,2278 della chiusura di ieri.

L’euro guadagna invece nei confronti dello yen a 131,44. Dollaro/yen a 107,13.

Lo spread tra Btp e Bund apre stabile a 124 punti con un rendimento all'1,75%.

Salgono le quotazioni del petrolio, con i contratti sul greggio Wti con scadenza a maggio che guadagnano 42 centesimi a 63,69 dollari al barile; il Brent guadagna 35 centesimi a 68,37 dollari. Poco mosso l'oro, a 1327 dollari l'oncia.

Sui mercati delle valute da tenere sott’occhio il titolo della banca centrale svizzera che appare in rally, avendo chiuso la seduta, ieri, a 9.400. Secondo gli analisti di Swissquote il fermento è dovuto “alla febbre delle criptovalute”. Secondo altri, invece, l’azione sarebbe vista come rifugio sicuro per proteggersi dai tassi d’interesse negativi della BNS, o speculazioni ancora più disparate, secondo cui gli asset saranno scorporati per creare un fondo sovrano simile a quello norvegese. Chi investe nelle azioni della BNS sogna di parteciparvi. Ma gli azionisti della BNS non hanno diritto di voto, né voce in capitolo sulle questioni generali. Più probabilmente, la liquidità limitata sta distorcendo la domanda, con un aumento del prezzo. L’ulteriore offerta dal maggiore investitore privato ha consentito al prezzo di salire, con gli investitori che si agitano per acquistare questa merce rara.





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