Tutte negative le principali Borse europee in avvio di giornata. Al momento il Ftse Mib di Milano è piatto, a Francoforte il DAX segna -0,4%, a Londra il Ftse 100 cede lo 0,61% mentre il CAC40 di Parigi registra -0,4%.
FOREX
Debolezza sul mercato forex per l'euro che inizia l'ottava, con il cambio euro/dollaro che si muove sotto la soglia di 1,23 dollari. Il cross valuta unica/biglietto verde cede circa lo 0,20% a quota 1,2267 dollari.
Tra gli appuntamenti macro di giornata, la bilancia commerciale dell'Eurozona e dell'Italia. È inoltre previsto l'incontro del G20 a Buenos Aires, con focus sulle criptovalute. "Anche se gli investitori rimangono preoccupati per le tensioni tra gli Stati Uniti e il resto del mondo sul fronte delle politiche commerciali, è anche una settimana importante per l'economia Usa e del Regno Unito, con la banca centrale americana pronta ad annunciare altro rialzo dei tassi", commenta Michael Hewson, chief market analyst di Cmc Markets Uk. La decisione è prevista a conclusione della riunione di mercoledì 21 marzo.
CRIPTOVALUTE
Il mercato delle cryptovalute è in ribasso da un paio di mesi. La scorsa settimana la capitalizzazione di mercato è scesa ai minimi da 4 settimane, pari a 313 miliardi di dollari. Da metà Gennaio il sentiment non si è più risollevato, e ciò non sembra destinato a cambiare. Ciò a causa della regolamentazione? Google che banna le ads sulle crypto sulle ads? Forse un mix tra questi e altri fattori.
E, tuttavia, la regolamentazione sembra il fattore meno importante, anche perché molti istituti (SEC/CFTC, Corea, Giappone, etc) hanno riconosciuto che la tecnologia blockchain sarà rivoluzionaria per molti settori. Ciò è però già prezzato. Il futuro di alcuni token puri, come Bitcoin, Litecoin o Dash, è meno sicuro in quanto dipende molto dalle decisioni delle banche centrali. Infatti, questi sistemi di pagamento sono in diretta competizione con le banche centrali, ed è probabile che queste ultime non rinunceranno al diritto privilegiato di stampare e offrire moneta.
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L'agenzia di rating USA ha inoltre espresso dubbi sull'elevato rischio politico alla luce dell'esito incerto delle elezioni dello scorso 4 marzo.
YI GANG E’ IL NUOVO GOVERNATORE DELLA BANCA CENTRALE CINESE. Il Parlamento della seconda economia al mondo ha ratificato la nomina di Yi annunciata dal premier Li Keqiang all'Assemblea nazionale popolare. Di formazione anglofona (dopo la laurea alla Peking University ha studiato a lungo negli Stati Uniti), ex vice Presidente della People's Bank of China all'interno della quale lavora da oltre due decenni, il nuovo Governatore prende il posto di Zhou Xiaochuan, che lascerà l'incarico quest'anno dopo un record di permanenza alla guida della BPOC di 15 anni. Yi Gang dovrà, tra le altre cose, favorire la liberalizzazione del tasso di cambio, attrarre maggiori investimenti stranieri nel mercato dei capitali del Paese e contenere la crescita del debito. Inoltre avrà maggiori compiti nel settore della regolamentazione bancaria. Tra i compiti anche quello di gestire una eventuale guerra commerciale con gli Stati Uniti in un momento in cui l'esplosione del debito pubblico rende il Paese vulnerabile a potenziali crisi.
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Ha superato addirittura l'ambizioso obiettivo del 70% dei voti che si era prefissato. Ma non c’erano dubbi. L'uomo forte del grande Paese è sempre e solo Lui. Stando alle regole costituzionali, dovrebbe esser l'ultima mandato, anche se resta difficile convincersi che, a meno di imprevedibili ma sempre possibili clamorosi colpi di scena, le regole non possano essere cambiate.
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