Borse europee positive a metà giornata, tranne Milano che perde (-0,13%), ma non per i ritardi o le paure legate alla politica e alla formazione del governo, quanto per lo stacco dei dividendi tra le blue chip. Tra le performance peggiori troviamo quelle di UnipolSai (-7,06%, -0,2% al netto dello stacco del dividendo), Intesa Sanpaolo (-6,8%, invariata), Italgas (-5,3%, -1,2%), Generali (-5%, +0,3%), Banca Generali (-4,7%, +0,3%), Unipol (-4,7%, +0,5%), A2A (-4%, -0,2%).
Ad ogni modo, questo l’andamento delle altre piazze finanziarie. Il FTSE 100 di Londra +0,6%, il CAC 40 di Parigi +0,6%, l’IBEX 35 di Madrid +0,2%. Non pervenuto il Dax dal momento che la borsa tedesca oggi è chiusa per festività.
Mercato azionario giapponese positivo, il Nikkei 225 stamattina ha chiuso a +0,31%. Borse cinesi in rialzo: l'indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen a +0,64%, l'indice Hang Seng di Hong Kong a +0,60%.
Poco sotto la parità (-0,01%) Sidney.
Future sugli indici azionari americani in rialzo: S&P 500 +0,5%, NASDAQ 100 +0,6%, Dow Jones Industrial +0,9%. Le chiusure dei principali indici USA nella seduta precedente: S&P 500 -0,26%, NASDAQ Composite -0,38%, Dow Jones Industrial invariato.
Ricordiamo, infine, che l'indice Dow Jones della Borsa di New York ha chiuso l'ultima seduta della settimana praticamente invariato. Segno meno per S&P 500 (-0,26%) e Nasdaq Composite (-0,38%), zavorrati da tecnologici e finanziari. Nell'arco della settimana il Dow Jones ha perso lo 0,54%, l'S&P 500 lo 0,46% e il Nasdaq Composite lo 0,66%.
CINA: CRESCITA PIL STIMATA AL 6,7% NEL SECONDO TRIMESTRE
Economia di Pechino attesa in lieve frenata. Secondo lo State Information Center (Sic, think tank ufficiale legato alla National Development and Reform Commission), citato da Reuters, il Pil della Cina è infatti stimato in crescita del 6,7% nel secondo trimestre, contro il 6,8% registrato nei primi tre mesi del 2018 (e nei precedenti due trimestri).
GIAPPONE: IN APRILE ESPORTAZIONI IN CRESCITA DEL 7,8% ANNUO
Aprile diciassettesimo mese consecutivo di crescita per l’export dal Sol Levante. Secondo quanto comunicato dal ministero delle Finanze nipponico, infatti, lo scorso mese le esportazioni dal Giappone sono cresciute del 7,8% annuo, in decisa accelerazione rispetto al progresso del 2,1% di marzo (e all'1,8% di febbraio) ma sotto all'8,1% del consensus di Reuters. Le importazioni sono invece aumentate del 5,9% annuo, contro il precedente declino dello 0,6% (prima flessione dal dicembre 2016) e il progresso del 16,5% di febbraio. Anche in questo caso sotto al 9,6% atteso dagli economisti. Il risultato è stato un surplus della bilancia commerciale di 625,9 miliardi di yen, in contrazione rispetto ai 797,3 miliardi di marzo (dopo gli appena 3,4 miliardi di febbraio) ma in crescita del 30,9% su base annua. Lettura ampiamente superiore ai 440 miliardi del consensus di Bloomberg.
Corea del Sud: in aprile prezzi produzione in crescita dell'1,6%
Secondo quanto reso noto su base preliminare dalla Bank of Korea, in aprile i prezzi alla produzione sono cresciuti in Corea del Sud dello 0,1% su base sequenziale, dopo il progresso dello 0,4% registrato in febbraio e marzo (dato quest'ultimo rivisto al rialzo dalla lettura invariata comunicata in aprile). Su base annuale la lettura è invece per un incremento dell'1,6% contro l'1,3% di febbraio e marzo (1,2% in gennaio), nel diciottesimo mese consecutivo di espansione.
Thailandia: crescita Pil al 4,8% annuo sui massimi dal 2013
Secondo quanto comunicato dal National Economic and Social Development Board (Nesdb, agenzia governativa di Bangkok), il Pil della Thailandia è cresciuto del 4,8% annuo nel primo trimestre del 2018, contro il 4,0% del consensus di Reuters e della lettura relativa all'ultimo periodo del 2017 (4,3% nel terzo trimestre). Il dato si attesta sui massimi dal primo trimestre 2013. Su base sequenziale l’incremento è stato invece del 2,0% contro lo 0,5% precedente (1,0% nel terzo trimestre) e l'1,10% del consensus di Reuters. Nell'intero 2017 l'espansione dell'economia thailandese era stata del 3,9% (in linea con le previsioni del Nesdb), contro il 3,3% del 2016.
Canada: in marzo tasso d'inflazione calato al 2,2% annuo
Secondo quanto comunicato venerdì da Statistics Canada (l’ente nazionale di statistica di Ottawa), in marzo il tasso d’inflazione in Canada è calato al 2,2% annuo dal 2,3% di febbraio (1,7% in gennaio). Il dato, inferiore al 2,3% del consensus di Reuters, si conferma comunque sopra al 2% che è il target di Bank of Canada. Su base mensile i prezzi al consumo hanno invece registrato una crescita dello 0,3% come in febbraio (0,7% in gennaio), contro lo 0,4% d'incremento atteso dagli economisti.
Per Mester (Fed) errore cambiare norme adottate dopo la crisi
Secondo Loretta Mester, numero uno della Federal Reserve Bank (Fed) di Cleveland, le regole adottate in seguito alla crisi finanziaria, e che hanno reso le maggiori banche Usa più resistenti, dovrebbero essere testate in occasione di una nuova fase di crisi prima di essere cambiate. Mester, parlando venerdì presso la Banca centrale europea a Francoforte, ha sottolineato di ritenere come l'outlook economico di Washington non sia mai stato così solido da lungo tempo, ma ciò non è motivo sufficiente per fare dietrofront. “Sarebbe un errore tornare indietro su passi che hanno reso più forte il sistema finanziario", ha dichiarato.
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