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Immagine del redattoreAntonio Arricale

BORSE, MILANO COL VENTO IN POPPA. SPREAD ANCORA IN CALO (-3,53%) A 94 PUNTI



Le principali Borse europee hanno aperto la prima seduta della settimana in rialzo.

L'indice Stoxx 600 guadagna lo 0,52%, il Dax30 di Francoforte lo 0,30%, il Cac40 di Parigi lo 0,66%, il Ftse100 di Londra lo 1,13% e l'Ibex35 di Madrid lo 0,41%.

Fattori rialzisti sono soprattutto l'ottimismo sul nuovo piano di aiuti da 1.900 miliardi di dollari voluto dal presidente Usa Joe Biden (che ha spinto il prezzo del greggio sopra i 60 dollari il barile) e la speranza per la fine della crisi del Covid-19 mentre la distribuzione dei vaccini prosegue su scala globale.

Per quanto riguarda le cose di casa nostra, con la chiamata di Mario Draghi alla guida dell’Italia, la scorsa settimana borsistica ha preso una piega inaspettata. L’euforia sul listino milanese ha portato l’indice Ftse Mib sui massimi da febbraio 2020, cavalcando l’ulteriore discesa dello spread. Piazza Affari al momento registra +1,47% sul principale listino; mentre il differenziale di rendimento tra Btp a dieci anni e il Bund, che la settimana è infatti sceso sotto la soglia dei 100 punti base per la prima volta da fine 2015, quest’oggi è registrato in ulteriore miglioramento a 94 punti (-3,53%) rispetto alla chiusura di venerdì scorso.

Sul fronte politico, tuttavia, nulla è dato ancora per scontato, anche se è difficile immaginare un mancato appoggio politico alla salita al Colle dell’ex Presidente della BCE. Il premier incaricato Mario Draghi ha terminato la settimana scorsa il primo giro di consultazioni, e a partire da oggi si appresta a iniziare un secondo round di incontri per spiegare il suo piano di azione per la formazione di un nuovo esecutivo (probabilmente, almeno secondo circola, a larghissima maggioranza). Pieno sostegno è arrivato da Azione ed Europa+. Anche il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha apertamente espresso il sostegno a Draghi e sarà direttamente l’ex premier a guidare la delegazione di Forza Italia attesa oggi da Draghi, insieme a Leu, Italia Viva, Fratelli d’Italia e Pd.


Wall Street e Borse asiatiche


Dopo una chiusura d'ottava in recupero per Wall Street (migliore dei tre principali indici newyorkesi il Nasdaq, apprezzatosi dello 0,57% venerdì), la tendenza in positivo si consolida con l'inizio della nuova settimana in Asia. Fattori rialzisti sono soprattutto l'ottimismo sul nuovo piano di aiuti da 1.900 miliardi di dollari voluto dal presidente Usa Joe Biden (che ha spinto il prezzo del greggio sopra i 60 dollari il barile) e la speranza per la fine della crisi del Covid-19 mentre la distribuzione dei vaccini prosegue su scala globale. Giappone e Corea del Sud sono pronte ad allentare alcune delle misure introdotte per limitare i contagi da coronavirus e il risultato è un guadagno intorno allo 0,50% per l'indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso.

Sul fronte valutario il Bloomberg Dollar Spot Index, paniere che monitora la divisa americana nei confronti delle altre dieci principali monete, è poco mosso ma il parallelo indebolimento dello yen sul biglietto verde contribuisce alla performance positiva di Tokyo: il Nikkei 225 guadagna infatti il 2,12% (fa peggio l’indice più ampio Topix, apprezzatosi comunque di un deciso 1,75%). Sul fronte macroeconomico, l'indice Economy Watchers del Sol Levante ha registrato in gennaio un declino a 31,2 punti dai 34,3 punti di dicembre (45,6 punti in novembre). Fitch Ratings ha confermato il giudizio A sul debito del Giappone, con outlook negativo. L'agenzia si attende una crescita del Pil nipponico del 3,5% nel 2021 e dell'1,5% nel 2022, dopo la contrazione del 5,3% del 2020.

Parte bene anche l'ottava delle piazze cinesi per cui in settimana partiranno le lunghe festività legate al Capodanno lunare: Shanghai e Shenzhen resteranno chiuse da giovedì 11 febbraio a mercoledì 17 febbraio compresi (stop per Hong Kong invece solo nelle giornate di venerdì e lunedì). Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 guadagnano l'1,03% e l'1,48% rispettivamente, contro però il rialzo dell'1,21% dello Shenzhen Composite. In positivo anche Hong Kong: l'Hang Seng ha chiuso a + 0,11%.

In controtendenza il Kospi di Seoul che ha perso lo 0,94% contro il progresso dello 0,59% dell'S&P/ASX 200 di Sydney.


Analisi Tecnica Il crescente clima di "risk on" e l'arrivo di Draghi stanno provocando una serie di importanti sconvolgimenti nel quadro generale. 1) Venerdì l’indice globale MSCI World All Countries che ingloba 50 indici locali ha toccato un nuovo record storico; 2) Venerdì nuovi massimi della storia per S&P500 e Nasdaq; 3) Venerdì nuovi massimi da febbraio per Eurostoxx e il nostro FtseMib; 4) Stamattina nuovi massimi della storia anche per l'indice MSCI Asia Pacific ex Japan e massimi da 30 anni per il Nikkei; 5) Il petrolio ritocca in apertura i nuovi massimi da 12 mesi; 6) Venerdì l'oro è scivolato sui minimi da due mesi; 7) Spread BTP/Bund a 98 punti base, mai così basso dal 2015 sull'effetto Draghi; 8) Spread BTP/Bonos spagnoli a 39 punti base, minimo dal 2018; 9) Bund decennale tedesco a -0,45%, rendimento più alto da settembre; 10) Treasury Bond 10 anni a 1,18%, massimo da marzo 2020; 11) Dollaro ai massimi da due mesi, 12) Sterlina ai massimi da nove mesi; Il nostro FtseMib (23.083) è stato tra i migliori listini al mondo nella settimana appena conclusa con un ottimo +7% grazie all'effetto Draghi. La rottura dei precedenti top annuali in area 23mila punti apre la strada ad allunghi verso 24mila/24.500 punti.

Commodity Brent (59,80 usd), Wti (57,5 usd). Oggi +0,9%, settimo rialzo consecutivo e quotazione sui nuovi massimi da dodici mesi. Le statistiche segnalano massicci acquisti da parte degli hedge funds. Il quadro di fondo si è rafforzato con la rottura dei precedenti massimi di periodo a 57,40 e 54 usd.


Si comincia a parlare di maxi aggregazioni tra le major del petrolio. Non sono chiacchiere ma dichiarazioni esplicite. La scorsa settimana, l’amministratore delegato di Exxon Mobil, Darren Woods, ha detto di essere alla ricerca di un partner di peso con il quale affrontare il peggioramento delle condizioni di mercato. L’identikit presentato ha spinto gli analisti a pensare che Woods si stesse riferendo a Chevron. Insieme, le due società, arriverebbero a sei milioni di barili al giorno di petrolio prodotto, più di tutti i membri dell’Opec, a parte l’Arabia Saudita.

Oro (1.812 usd). Oggi poco mosso dal -1,8% della scorsa settimana, la peggiore da due mesi. La quotazione è scivolata sui minimi da inizio dicembre. Forex Euro/Dollaro (1,203). Dollaro sui massimi da inizio dicembre dopo aver completato la settimana con un guadagno dello 0,7%. Janet Yellen ha parlato con la CNN del piano da 1.900 miliardi di dollari: se il provvedimento sarà approvato, gli effetti sulla disoccupazione saranno immediati ed importanti, tali da superare le eventuali ricadute negative sui prezzi al consumo.

La Yellen, criticata, inaspettatamente, anche da nomi di peso dal suo stesso schieramento politico, ha risposto che si sente sicura di saper gestire la minaccia di un risveglio dell’inflazione, un fenomeno da lei studiato nel corso di tutta la sua carriera accademica.

Euro/Sterlina (0,87466. Sterlina sui massimi dallo scorso maggio, completata una delle migliori settimane degli ultimi 12 mesi con un guadagno dell'1%. La Gran Bretagna è più avanti di altri paesi nel piano vaccinazioni.

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