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Immagine del redattoreAntonio Arricale

BORSE, INIZIO SETTIMANA POSITIVO. WALL STREET E LONDRA CHIUSE. SCONTRI A HONG KONG


(25 maggio 2020, ore 10,00) - La settimana è iniziata a ritmo blando, per effetto della chiusura di quattro borse rilevanti: Wall Street, Londra, India, Singapore.

In ogni caso, apertura positiva per i principali listini europei. Al momento, Parigi e Francoforte recuperano rispettivamente +0,49% e +0,85%.

Milano (che era stata la più brillante venerdì) lo 0,34%.

Tra gli operatori restano le preoccupazioni per la Fase 2 del Covid (con eventuali ricadute) e per lo scontro Usa-Cina su Hong Kong, ma oggi sembra prevalere l'ottimismo sull'onda del nuovo maxi piano da 1000 miliardi di dollari annunciato dal Governo giapponese (+1,7% il Nikkei).

La settimana appena chiusa ha visto alcuni tra i principali listini mondiali aggiornare i massimi da inizio marzo, fornendo quindi un segnale di rafforzamento del quadro di breve: S&P500, Nasdaq, Dax di Francoforte, Nikkei.

In sintesi, MSCI World +2,8% in cinque sedute. La crisi a Hong Kong ha invece rallentato l'inseguimento delle borse emergenti: MSCI Emerging Markets solo +0,5%.

Un ulteriore indicazione di rasserenamento del quadro di breve è arrivata dalla contrazione della volatilità: indice Vix -12% a 28,2 punti. Siamo sui minimi da inizio marzo. Una discesa sotto il range 22/19 riporterebbe la volatilità entro la tendenza di lungo periodo pre-covid.


ITALIA

FtseMib (17.316). Il nostro indice principale ha guadagnato il 2,7% in cinque sedute senza però fornire nuova direzionalità. Il quadro di breve resta molto volatile, alternando tre rialzi e due ribassi.

I numeri positivi del contagio e il successo dell'asta di Btp Italia fanno essere moderatamente più ottimisti in ottica di medio periodo, per cui le flessioni possono essere una buona occasione per costruire posizioni.

A Piazza Affari le banche, dopo il rally di venerdì, sono sotto tono insieme con le utility anche se il caso del giorno è sicuramente Atlantia: venerdì scorso la garanzia del Tesoro per il prestito Sace alla controllata Aspi è stata la miccia che ha riacceso un fortissimo scontro col Governo su tariffe e concessioni autostradali. I Cinque Stelle sono tornati a chiedere la revoca della concessione, il Pd punta su un compromesso: il titolo della holding ne risente e in apertura finisce subito in volatilità con un -5,5%, poi rientra in contrattazione a -4%. In evidenza invece i titoli industriali con Leonardo e Fca, che sfiorano un rialzo del 3%, oltre a Diasorin (+2,8%)

CINA

Gli scontri tra polizia e dimostranti ad Hong Kong tengono alta la tensione tra Cina e Stati Uniti. Hong Kong -0,9%, sulla parità l'indice Shanghai Composite. Le autorità di Hong Kong hanno comunicato stanotte che negli scontri con i dimostranti avvenuti nella zona dello shopping, 4 agenti di polizia sono stati feriti, arrestate 180 persone. Intervistato ieri dalla televisione NBC, il capo dei consiglieri della Casa Bianca per la sicurezza Robert O'Brien ha affermato che la legge sulla pubblica sicurezza a Hong Kong presentata al Congresso di Pechino la scorsa settimana viola l'Hong Kong Human Rights and Democracy Act approvato con voto trasversale dal Congresso nel 2019, se il provvedimento dovesse diventare esecutivo, gli Stati Uniti dovrebbero sanzionare la Cina. Dal canto suo, il ministro degli esteri della Cina ha affermato che una parte della politica di Washington vorrebbe riportare il Paese ai tempi della guerra fredda. Il responsabile della diplomazia ha affermato che la Cina non vuol cambiare gli Stati Uniti, per cui, gli Stati Uniti la smettano di cercare di cambiare la Cina, anche perché questa sarebbe una pia illusione.


BORSE ASIATICHE Il Nikkei di Tokyo è in rialzo dell'1,5%. Il settore che ne beneficia di più è quello legato ai viaggi ed agli spostamenti: Japan Air Lines è in rialzo del 7%. Kospi di Seul -1,41%.

Sidney guadagna +2,16%. Oggi riaprono tutte le scuole dell'Australia. COMMODITY Brent (35,2 usd), Wti (33,5 Usd). Stamattina in lieve rialzo. Entrambe le tipologie hanno portato a termine la quarta settimana positiva di seguito, +8% e +13%, con le quotazioni sui massimi da circa due mesi. Le tensioni a Hong Kong hanno raffreddato il rally di breve che potrebbe approfittare per assestarsi

Oro (1.726 Usd). Stamattina in lieve ribasso. Il ritorno della propensione al rischio ha favorito qualche presa di profitto, tuttavia la tendenza di fondo sembra rimanere rialzista.

FOREX Euro/Dollaro (1,089). Il dollaro torna ad apprezzarsi leggermente per effetto delle tensioni geopolitiche. Non ci sono tuttavia segnali di stress, tanto che la settimana si è chiusa con un modesto -0,7%.

Valute Emergenti. È stata una settimana proficua per molte valute emergenti. Real brasiliano +5,5% contro Usd anche se il contagio in Brasile fa sempre più paura: ieri sera Donald Trump ha emesso un ordine che sospende per gli stranieri gli ingressi dal Brasile, salito al secondo posto come numero di casi di Covid 19. È stato ricoverato, con i sintomi del virus, il presidente della Corte Suprema del Paese, Dias Toffoli.

Peso Messicano +5% in cinque sedute, Rublo +2,6%: la banca centrale russa sta valutando il taglio dei tassi di un punto percentuale a giugno nell'ambito degli sforzi per contrastare le ricadute dell'epidemia, ma non pensa di portare i tassi sotto il livello dell'inflazione.

Lira turca +1,3%. L'indice MSCI Emerging Markets Currency è salito dello 0,3%. Prosegue, senza strappi, il lento e faticoso cammino di ricostruzione del quadro di fondo, segno che la liquidità almeno ha smesso di defluire dal comparto.

BOND

Il BTP ha chiuso una settimana eccellente, grazie ai progressi del contrasto all'epidemia e allo straordinario successo dell'asta di BTP Italia. Il decennale ha guadagnato il 2,5% circa in cinque sedute, mentre sulla stessa scadenza, Treasury e Bund tedesco non si sono mossi. Il decennale riparte da 1,59%, spread 208, spread Italia/Spagna 97.

RECOVERY FUND. La proposta di Bruxelles sarà presentata mercoledì. Al piano franco-tedesco da 500 miliardi di euro, si sono opposti Olanda, Austria, Svezia e Danimarca. Secondo La Repubblica, il Fondo potrebbe raccogliere 600-800 miliardi di euro tramite emissione di titoli comuni emessi dalla Commissione UE.

BCE. I verbali dell'ultima riunione della banca centrale hanno messo in luce che già da giugno potrebbero essere aumentati gli acquisti tramite il programma Pepp.



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