Le attese positive sulle trimestrali statunitensi di questa settimana (Facebook e Amazon) e le indiscrezioni secondo le quali il presidente Donald Trump avrebbe accettato la richiesta di alcune società tecnologiche Usa di allentare almeno temporaneamente le restrizioni su Huawei, hanno incoraggiati gli investitori. Peraltro, sullo sfondo ci sono sempre le attese per le prossime, ormai, decisioni chiave di politica monetaria. Risultato: la Borsa di New York ha chiuso la prima seduta della settimana in rialzo con il Dow Jones che ha guadagnato lo 0,07%, l'S&P 500 lo 0,28% e il Nasdaq Composite lo 0,71%.
E positivi, questa mattina, anche i mercati asiatici, in scia al bel rialzo della borsa nipponica, che con il Nikkei 225 ha fatto segnare un progresso dello 0,95% a 21620 punti.
Le borse cinesi, invece, in finale hanno virato in negativo: l'indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen poco fa ha chiuso a -1,27%, mentre l'Hang Seng ha fatto anche peggio con -1,37. Positivo invece il Kospi che ha segnato +0,39% e l’australiano Asx All Ords +0,46.
IN VERDE PIAZZA AFFARI
Borsa italiana in ascesa, scende lo spread. Il FTSE MIB veleggia a +0,83%. Positivi anche gli indici minori: il FTSE Italia All-Share +0,79%, il FTSE Italia Mid Cap+0,59%, il FTSE Italia STAR +0,46%.
Il rendimento del Btp decennale segna 1,64% (chiusura precedente a 1,66%), lo spread sul Bund è registrato a 198 bp da 200 (-1,10%).
In rialzo anche gli altri mercati azionari europei: il FTSE 100 di Londra +0,72%, il DAX di Francoforte +1,24%, il CAC 40 di Parigi +0,46% e l’IBEX 35 di Madrid +0,77%.
Sempre a Piazza Affari tra i titoli in evidenza STMicroelectronics che registra +3,1%, estende il rally e tocca i massimi dallo scorso settembre. Il titolo approfitta dell'ottima intonazione del settore semiconduttori USA: ieri l'indice di riferimento SOX ha fatto segnare +1,98%.
Ricordiamo inoltre che gli operatori attendono con trepidazione i conti del secondo trimestre (giovedì mattina). In occasione della pubblicazione dei dati del primo trimestre STM aveva stimato un ritorno alla crescita sequenziale nel secondo trimestre: i ricavi sono previsti a +2,4% t/t circa, mentre per l'intero 2019 si stima un valore di 9,45-9,85 miliardi di dollari (9,664 nel 2018).
Buone performance anche per industriali e automobilistici, probabilmente favoriti dall'annuncio dell'accordo tra l'amministrazione Trump e il Congresso USA per la sospensione del tetto del debito per due anni aumentando allo stesso tempo i livelli di spesa per il Governo. L'accordo consente di evitare i tagli automatici alla spesa che sarebbero dovuti scattare il prossimo anno in base a un'intesa del 2011 fra l'ex presidente Obama e i repubblicani.
In evidenza Pirelli&C +3,9%, Leonardo+2,0%, FCA +2,4%, CNH Industrial +1,3%, Prysmian +1,0%, Piaggio&C+3,5%, Biesse +2,9%, Brembo +2,3%, Fincantieri +2,4%.
Positivi i bancari inscia al recupero dei BTP. L'indice FTSE Italia Banche segna +0,8%. Inevidenza UniCredit +1,1% a 11,3140 euro grazie a Morgan Stanley che ha confermato la raccomandazione over weight e incrementato il target da 15,00 a 15,50 euro.
HSBC ha confermato il buy, pur riducendo il target da 16,50 a 16,00 euro. Ieri UniCredit era andata in fibrillazione a causa delle indiscrezioni secondo cui nel nuovo piano strategico 202-2023, che sarà presentato a fine anno, potrebbero essere inclusi tagli dell'organico fino a 10mila unità (su un totale di poco meno di 90mila), per la maggior parte in Italia e su base volontaria.
Lando Sileoni segretario generale del sindacato Fabi ha dichiarato all'agenzia Ansa che "se queste indiscrezioni fossero confermate stavolta si fa a cazzotti e se serve useremo altro”.
Juventus Football Club+2,3% positiva grazie alle notizie provenienti dagli USA e riguardanti Cristiano Ronaldo: le accuse di stupro a carico del fuoriclasse portoghese sono definitivamente decadute. Il procuratore di Las Vegas Steve Wolfson ha dichiarato che le accuse “non possono essere provate oltre ogni ragionevole dubbio e che non saranno contestati capi d'accusa al calciatore”. La vicenda si è dunque chiusa: ricordiamo che già a inizio giugno si erano diffuse indiscrezioni secondo cui Kathryn Mayorga aveva firmato il “Voluntary dismissal” un mese prima presso la corte di stato di Las Vegas,di fatto ritirando le accuse di stupro nei confronti di Cristiano Ronaldo.
FOREX E COMMODITIES
Il dollaro è in salita contro il paniere delle valute questo martedì, spinto dall’aumento del rendimento dei Buoni del Tesoro USA, mentre la sterlina si avvicina al minimo di 27 mesi nei crescenti timori per la prospettiva di una Brexit senza accordo.
L’indice del dollaro che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,2% a 97,17 alle 07:25 GMT.
Il biglietto verde è in salita dello 0,24% a 108,10 yen.
L’euro scende dello 0,17% a 1,1187, nelle crescenti aspettative che il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi segnali un taglio dei tassi a settembre durante il vertice di politica monetaria di questa settimana per contenere i rischi derivanti dalle tensioni commerciali globali.
“Ci vorrà un colpo da maestro da parte della BCE sia per soddisfare i mercati che chiedono un allentamento maggiore che per fare la differenza per l’economia, restando al contempo all’interno del suo tracciato istituzionale e senza destabilizzare il sistema finanziario”, scrive Carl Weinberg, capo economista internazionale di High Frequency Economics.
La sterlina scende dello 0,24% a 1,2442, restando vicino al minimo di 27 mesi di 1,2382 raggiunto la scorsa settimana.
La sterlina è sulla difensiva per via della probabilità che il partito Conservatore britannico al governo elegga Boris Johnson come nuovo leader e primo ministro, al posto di Theresa May. Il risultato di queste elezioni interne del partito che vanno avanti da settimane sarà annunciato nel corso della giornata.
Ci sono molte speculazioni sul fatto che Johnson farà uscire il paese dall’UE il 31 ottobre senza un accordo commerciale.
Il dollaro neozelandese scende dello 0,34% a 0,6734, sulla scia della notizia che la Reserve Bank of New Zealand starebbe considerando delle strategie di politica monetaria poco convenzionali, con i tassi di interesse già al minimo storico dell’1,5%.
Petrolio. Il prezzo del greggio sale negli scambi asiatici di questo martedì, con i trader che continuano a monitorare gli sviluppi in Iran. I future del greggio Usa Wti salgono dello 0,1% a 56,25 dollari mentre il greggio Brent va su dello 0,1% a 63,34 dollari.
Oro. I future dell’oro sono visti in ribasso durante la sessione Asiatica. Nella divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’Oro per Agosto sono scambiati a 1.418,25 dollari americani per oncia troy, valore che scende di 0,61% al momento della scrittura.
MACROECONOMIA
L'Indice Chicago Fed National Activity nel mese di giugno si è attestato a -0,02 punti, superiore alla rilevazione di maggio pari a -0,03 punti (rivista da -0,05 punti).Le attese erano fissate su un indice di +0,10 punti.
Il numero uno della Bank of Japan, Haruhiko Kuroda, ieri sera ha dichiarato che la banca centrale valuterà con molta attenzione l'impatto dei fattori di rischio globali sull'economia giapponese per indirizzare la politica monetaria. "Esamineremo attentamente vari fattori di rischio, oltre agli sviluppi dell'attività economica e dei prezzi, nonché le condizioni finanziarie, e valuteremo i benefici e i costi degli effetti politici", ha dichiarato Kuroda.
Pur consapevole dei benefici dell'utilizzo di misure non convenzionali, Kuroda ha avvisato che "non è facile mantenere un forte allentamento monetario nel lungo termine per le conseguenze negative che esercita sui profitti delle istituzioni finanziarie". Inoltre, ha poi aggiunto il numero uno della BoJ, “è difficile influenzare le percezioni del pubblico sui futuri sviluppi economici: in teoria, le banche centrali possono produrre effetti di allentamento monetario influenzando il comportamento delle persone. In realtà, tuttavia, il comportamento delle persone non sembra cambiare tanto come suggerisce la teoria, soprattutto quando l'orizzonte temporale diventa più lungo”.
Insomma, gli analisti scommettono che la BoJ manterrà bassi i tassi di interesse almeno fino alla primavera del 2020.
In Cina, il ministero dell'industria ha dichiarato che saranno necessari “sforzi ardui” per raggiungere l'obiettivo di crescita della produzione industriale nell'anno in corso, a causa dei dazi che pesano sulle esportazioni e oscurano le prospettive di crescita.
Pechino ha affermato di poter ancora raggiungere l'obiettivo di crescita del 2019, fissato tra il 6% e il 6,5%, e continua a iniettare misure di stimolo per sostenere l'attività.
Con riferimento alla produzione industriale, il target di crescita è stato fissato nel range del 5,5% -6,0% per il 2019. A maggio la crescita della produzione è scesa sul livello più basso da 17 anni del 5,0% rispetto all'anno precedente, rimbalzando al 6,3% a giugno. Tuttavia, gli analisti temono che tale incremento non sia sostenibile vista la progressiva riduzione dei nuovi ordini e con la guerra commerciale ancora in atto.
GLI EVENTI MACRO IN CALENDARIO OGGI 23 LUGLIO 2019
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