Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in ribasso trascinate dallo scivolone della piazza di Tokyo, da alcune trimestrali Usa deboli e dai persistenti timori sul fronte commerciale.
L'indice Euro Stoxx 50 segna -0,5%, il Dax30 di Francoforte cede l'1,2%, il Cac40 di Parigi lo 0,64%,il Ftse100 di Londra lo 0,68% e l'Ibex35 di Madrid 0,86%.
A Milano, al momento della scrittura, il FTSEMIB segna -0,33%, il FTSE Italia All-Share -0,38%, il FTSE Italia Mid Cap -0,84%, il FTSE Italia STAR -0,75%.
BTP in lieve calo, lo spread sul Bund segna 193 pb (-0,13%). Il rendimento del decennale segna 1,60% (chiusura precedente a 1,59%).
Future sugli indici azionari americani deboli: S&P 500 -0,2%, NASDAQ 100-0,3%, Dow Jones Industrial -0,3%.
New York. Di seguito le chiusure dei principali indici USA nella seduta precedente: S&P 500 -0,65%, NASDAQ Composite-0,46%, Dow Jones Industrial -0,42%.
Mercato azionario giapponese – come si diceva – in netto ribasso: il Nikkei 225 ha terminato a-1,97%.
Negative anche le borse cinesi: l'indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen ha chiuso a -0,95%, l'Hang Seng di Hong Kong -0,09%, il Kospi di Seul – 0,31%, l’australiano Asx All ords -0,42%.
Sempre a Piazza Affari vendite sui petroliferi in scia alla debolezza del greggio: oscilla poco sopra i minimi dal 5 luglio toccati ieri sera. Il future settembre sul Brent segna 63,65 $/barile (da 63,20 circa), il future agosto sul WTI 56,65 $/barile (da 56,20 circa). E dunque Saipem -1,8%, Tenaris -1,0%, Eni-0,5%.
Deboli gli industriali a causa delle indiscrezioni raccolte dal Wall Street Journal sullo stallo dei negoziati USA-Cina sul commercio: il punto principale sembra essere la mancanza di risposte della Casa Bianca alla richiesta cinese di eliminare le restrizioni su Huawei. In rosso Prysmian -0,7%, Pirelli&C -0,5%, Biesse -1,8%.
In rosso anche Atlantia -1,0%. Due giorni fa la Guardia di Finanza di Genova ha sequestrato negli uffici romani i verbali dei cda degli ultimi dieci anni, nell'ambito dell'inchiesta sul crollo del Ponte Morandi. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, il pentastellato Danilo Toninelli, ha ribadito che non esiste un'ipotesi di baratto tra l'ingresso di Atlantia nel consorzio per il salvataggio di Alitalia e il dossier della revoca delle concessioni di Autostrade. Per S&P l'investimento di Alitalia è rischioso anche se comprensibile nell'ottica di una mediazione con le forze politiche sul tema delle concessioni.
NOTIZIE MACROECONOMICHE
Usa. La National Association of Realtors ha reso noto che i nuovi cantieri residenziali sono diminuiti a giugno passando a 1253 mila unità da 1265 mila unità (dato rivisto da 1269 mila unità) di maggio. Il dato è anche inferiore alle attese degli analisti che si aspettavano un valore pari a 1261 mila unità.
Usa. Il Census Bureau statunitense ha pubblicato i dati sui permessi di costruzione rilasciati a giugno: si sono attestati a 1,22 milioni di unità contro gli 1,3 milioni delle attese e gli 1,294 milioni della rilevazione precedente.
Korea. Bank of Korea ha a sorpresa tagliato i tassi d’interesse di 25 punti base all'1,50% nella prima riduzione dal maggio 2016. Il risultato complessivo è stato un declino intorno allo 0,20% per l'indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso.
Giappone. il Reuters Tankan, indice che anticipa l’omonimo sondaggio trimestrale della Bank of Japan (BoJ),è calato in luglio a 3 punti dai 6 punti di giugno (12 punti in maggio), sui minimi dal singolo punto segnato nell'agosto 2016.
VALUTE E COMMODITIES
Sul fronte valutario il Bloomberg Dollar Spot Index, paniere che monitorala divisa americana nei confronti delle altre dieci principali monete.
In apertura dei mercati l'euro sale leggermente sul dollaro a quota 1,1240, da 1,1225 di ieri in chiusura. Sulla valuta nipponica, la divisa europea viene scambiata a 121,04. Dollaro/yen a 107,68.
Tra le materie prime, il petrolio è ancora in calo nel mercato after hours. I dati sull'aumento delle scorte di greggio negli Stati Uniti hanno fatto scendere il prezzo del barile Wti di 84 centesimi a 56,78 dollari. In flessione anche il Brent, il petrolio di riferimento per l'Europa quotato a Londra. In questo caso il prezzo è diminuito di 84 centesimi, scendendo a 63,61 dollari.
Debole anche l'oro, dopo il picco di ieri sopra i 1.430 dollari l'oncia, vicino ai massimi degli ultimi sei anni. Oggi il lingotto con consegna immediata si porta a 1.422,22 dollari l'oncia (-0,3%). L'inversione di tendenza è legata alle ultime indicazioni contenute nel Beige Book della Fed che, prevedendo il proseguimento della crescita economica negli Stati Uniti, ha posto qualche dubbio sul taglio dei tassi americani dato finora quasi per scontato.
GLI EVENTI DI OGGI GIOVEDì 18 LUGLIO 2019
00.50 JPN Bilancia commerciale
10.30 GBR Vendite dettaglio
10.30 GBR Vendite dettaglio
14.30 USA PhillyFed
14.30 USA Richieste sussidi disoccupazione
16.30 USA Stoccaggi gas
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