Le principali Borse europee si muovono con prudenza in questa mattinata dell'ultima seduta della settimana, magari in attesa della pubblicazione dei dati sull'inflazione nell'eurozona.
Il FTSE MIB segna +0,15%, il Ftse100 di Londra lo 0,181% e l'Ibex35 di Madrid lo 0,13%. Negativo il Cac40 di Parigi che segna -0,5%, mentre il Dax30 di Francoforte ha aperto con forte ritardo la seduta, costretto da problemi tecnici che non sono stati resi ancora noti. Al momento il maggiore indice tedesco segna comunque la migliore performance: +0,30%.
A Piazza Affari ancora positivi i bancari: l'indice FTSE Italia Banche Segna +0,7% dopo il +1,39% di ieri. In evidenza le big UniCredit (+1%) e Intesa Sanpaolo (+0,4%), con Credem (+2,2%) e Credito Valtellinese (+1,5%). In controtendenza Banca MPS (-1,2%).
Come si sa, ieri la BCE ha pubblicato l'addendum sulle coperture dei crediti deteriorati: dalle prime analisi sembra che i criteri siano meno stringenti del previsto (quindi un vantaggio per le banche con problemi sul fronte npl, come quelle italiane). L’accantonamento prudenziale richiesto alle banche per i nuovi npl sarà per i deteriorati non garantiti al 100% dopo due anni dalla loro classificazione come npl. Per la parte garantita dei nuovi crediti deteriorati è previsto un accantonamento graduale e crescente: al 40% dopo 3 anni, al 55% dopo 4 anni, al 70% dopo 5 anni, all’85% dopo 6 anni e infine al 100% dopo 7 anni di anzianità del credito deteriorato. Il documento precisa che le aspettative costituiranno il punto di partenza del dialogo di vigilanza e che l’addendum non ha carattere vincolante.
Mercato azionario giapponese negativo, il Nikkei 225 termina a -0,58%.
Borse cinesi deboli: l'indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen chiude a -0,65%, l'indice Hang Seng di Hong Kong a -0,12%.
In Australia l’ASX All Ords +0,45.
A tenere banco sui mercati orientali sono ancora i timori sulla guerra commerciale lanciata dal presidente Usa Donald Trump. Sul fronte valutario, il Bloomberg Dollar Spot Index, paniere che monitora la divisa Usa nei confronti delle altre dieci principali monete, è sostanzialmente piatto, dopo essersi apprezzato dello 0,50% giovedì.
Sul fronte macroeconomico, la crescita della produzione industriale del Giappone per il mese di gennaio è stata rivista al ribasso al 2,5% annuo dal 2,7% della lettura preliminare. Male anche le Borse cinesi.
La Borsa di New York ieri sera ha chiuso la seduta in ordine sparso. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,47% mentre l'S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno perso rispettivamente lo 0,08% e lo 0,20%.
L'indice delle blue chip ha beneficiato del recupero dei titoli industriali guidati da Caterpillar (+1,34%) mentre l'S&P 500 ha risentito delle ultime indiscrezioni sul fronte del Russiagate. Il procuratore speciale che indaga sulle interferenze russe nelle elezioni presidenziali, Robert Mueller, avrebbe chiesto alla Trump Organization di consegnare tutti i documenti sulla vicenda.
Sul fronte macroeconomico le nuove richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 9 marzo si sono attestate a 226 mila unità, inferiori alle attese fissate a 227 mila unità e al dato della settimana precedente (230 mila unità). Il numero totale di persone che richiede l'indennità di disoccupazione si attesta a 1,879 milioni, superiore a 1,875 milioni della rilevazione precedente.
La Federal Reserve di Philadelphia ha reso noto che il proprio Indice, che monitora l'andamento dell'attivita' manifatturiera dell'area di Philadelphia, si e' attestato nel mese di marzo a 22,3 punti dai 25,8 punti di febbraio risultando inferiore anche alle attese degli analisti che si aspettavano un valore dell'indice pari a +23,1 punti.
L'indice Empire State Manufactoring (che misura l'andamento dell'attività manifatturiera di New York) si attesta nel mese di marzo a 22,5 punti da 13,1 punti di febbraio risultando nettamente superiore alle attese degli analisti fissate su un indice pari a +14,9 punti.
I prezzi alle importazioni nel mese di febbraio sono cresciuti dello 0,4% dopo un incremento dello 0,8% a gennaio. Le attese degli analisti erano per un incremento dei prezzi dello 0,3% su base mensile. Rispetto all'anno precedente si è rilevata una crescita pari al 3,5%. I prezzi delle esportazioni sono cresciuti dello 0,2% a febbraio, dopo un incremento dello 0,8% rilevato a gennaio. Rispetto a un anno fa i prezzi delle esportazioni sono cresciuti del 3,3%.
L'Indice del Mercato Immobiliare NAHB (National Association of Home Builders) scende nel mese di marzo a 70 punti, risultando inferiore al consensus (pari a 72 punti) e alla rilevazione precedente di 71 punti (rivista da 72 punti). L'indice è in calo per il terzo mese consecutivo.
FOREX
La coppiaEur/Usd è scambiata a 1,2319, su di 0,04% al momento della scrittura. La coppia è arrivata a trovare supporto a 1,2291, il più basso di lunedì, e resistenza a 1,2414, la più alta di mercoledì. Nel frattempo il valore dell'Euro è stato su rispetto alla Sterlina Inglese e giù rispetto allo Yen Giapponese, con la coppia Eur/Gbp che guadagna 0,07% per toccare 0,8835 e la coppia Eur/JpY che scende di 0,34% per toccare 130,42.
L'oro quota 1.320,40 dollari l'oncia.
Il petrolio è stabile a 61,22 dollari per il barile Wti e a 65,12 dollari per il Brent.
I DATI MACROECONOMICI ATTESI OGGI Venerdì 16 Marzo 2018
ITA Revisione rating Fitch e Moody's;
05:30 GIA Produzione industriale finale gen;
10:00 ITA Inflazione finale feb;
11:00 EUR Inflazione finale feb;
11:00 EUR Indice costo del lavoro trim4;
13:30 USA Licenze edilizie feb;
13:30 USA Nuovi cantieri residenziali feb;
14:15 USA Produzione industriale feb;
15:00 USA Indice fiducia consumatori (Univ. Michigan) preliminare mar;
15:00 USA Indice JOLTS (mercato del lavoro) gen.
#borse #forex #dollaro #euro #yen #petrolio #oro #bitcoin #ripple #ethereum #coincheck #piazzaffari #ftsemib #Ftse100 #nyse #nikkei #wallstreet #nasdaq #shanghai #shenzhen #hangseng #fomc #fed #dowjones #bundesbank #criptovalute
Comments