Tranne Parigi che si muove intorno alla parità, le principali borse europee si muovono in territorio positivo. L'indice Stoxx Europe 600 guadagna lo 0,73%, il Dax30 di Francoforte lo 0,39%, il Ftse100 di Londra lo 0,9%, l’Ibex 35 di Madrid lo 0,20%.
A Milano, al momento, il FTSE MIB segna +0,25%. Positivi anche gli indici minori: il FTSE Italia All-Share +0,23%, il FTSE Italia Mid Cap +0,18%, il FTSE Italia STAR +0,01%.
Spread Btp-Bund a 235 punti base, in diminuzione dello 0,29%.
Titoli di Stato: l’asta di ieri ha visto il collocamento di Btp a 30 anni per 1,5 mld di euro con rendimento del 3,55%, sui massimi di ottobre 2014, anche se in rialzo solo marginale rispetto al 3, 345 dell’asta di giugno. Allocati anche Btp a 7 anni per 3,75 mld al tasso del 2,55% e titoli a 3 anni al rendimento medio dell’1,2%. Forte la domanda soprattutto per questi ultimi con rapporto di copertura (bid to cover) di 1,67.
L'attenzione degli operatori rimane ancora rivolta alle mosse del governo italiano, in vista della nuova legge di bilancio.
Ieri il Commissario Ue agli affari economici Pierre Moscovici ha parlato dell’Italia come di un problema della zona euro. Sull’Italia si è pronunciato anche il numero uno della Bce Mario Draghi che in conferenza stampa a Francoforte ha detto che ora si aspettano i fatti, facendo riferimento non solo alla bozza della manovra ma anche alla discussione parlamentare.
Oggi Bankitalia aggiornerà la consistenza del debito pubblico italiano a fine luglio
Asia, prosegue il recupero. Nikkei 225 in rialzo dell'1,20%
Gli investitori confidano nella nuova tornata di negoziati i cui dettagli sono in fase di definizione da parte di Cina e Usa, mentre la propensione al rischio sui mercati emergenti è sostenuta dal drastico aumento dei tassi d'interesse deciso dalla Türkiye Cumhuriyet Merkez Bankas (Tcmb, la Banca centrale turca), che li ha alzati dal 17,75% al 24,00% nonostante l'opposizione del presidente Tayyip Erdogan.
Sul fronte valutario il Bloomberg Dollar Spot Index, paniere che monitora la divisa Usa nei confronti delle altre dieci principali monete, è piatto dopo avere perso però lo 0,90% in settimana e il moderato rafforzamento dello yen sul biglietto verde non è sufficiente a frenare la piazza di Tokyo: in chiusura il Nikkei 225 guadagna infatti l'1,20% (fa appena peggio l'indice più ampio Topix, apprezzatosi dell'1,09%).
Per Shanghai e Shenzhen la seduta è maggiormente contrastata: l’indice Sse ha segnato in chiusura -0,18% .
Prosegue il recupero di Hong Kong: l’Hang Seng guadagna infatti l'1,01%
Guadagno dell’1,40% per il Kospi di Seoul.
A Sydney è dello 0,58% l'apprezzamento dell'S&P/ASX 200 in chiusura.
Borsa Usa: il Dow Jones chiude in rialzo dello 0,57%
La Borsa di New York ha chiuso la seduta in rialzo sostenuta dalle speranze di un allentamento delle tensioni commerciali tra Usa e Cina. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,57%, l'S&P 500 lo 0,53% e il Nasdaq Composite lo 0,75%.
Sul fronte macroeconomico il Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti ha comunicato che nel mese di agosto l'indice grezzo dei prezzi al consumo è cresciuto dello 0,2% rispetto a luglio risultando inferiore alle attese degli analisti ( pari a +0,3%) e pari alla rilevazione precedente. Su base annuale l'indice si è attestato al 2,7%, in calo rispetto a luglio e inferiore al consensus (+2,8%) . L'indice Core (esclusi energetici ed alimentari) è cresciuto dello 0,1% rispetto al +0,2% del mese precedente e del consensus. Su base annuale l'indice è salito del 2,2% dal +2,4% della rilevazione precedente e del consensus.
Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 7 settembre si sono attestate a 204 mila unità, inferiori sia alle attese fissate a 210 mila unità che ai 205 mila unità della settimana precedente. Il numero totale di persone che richiede l'indennità di disoccupazione si attesta a 1,696 milioni, inferiore a 1,711 milioni della rilevazione precedente.
I redditi reali sono cresciuti dello 0,1% ad agosto in ripresa dopo il decremento dello 0,2% rilevato a luglio.
Forex
L'euro è salito sopra 1,17 dollari a un massimo da due settimane di 1,1721, dopo il dato sull'inflazione Usa più debole delle attese che ha pesato sul dollaro.
Al momento della scrittura la coppia Eur/Usd è scambiata a 1,1697, su di 0,07%. Nel frattempo il valore dell'Euro è stato giù rispetto alla Sterlina Inglese e allo Yen Giapponese, con la coppia Eur/Gbp che perde 0,06% per toccare 0,8916 e la coppia Eur/Jpy che scende di 0,03% per toccare 130,81.
Ieri l'istituto centrale turco ha alzato il tasso di riferimento al 24%, con una stretta di 625 punti base, per far fronte alla crescente inflazione, innescando un recupero nei mercati emergenti, mentre le speranze di un nuovo giro di negoziati fra Usa e Cina sul tema del commercio ha aumentato nel mercato il livello di fiducia.
I dati macroeconomici in calendario oggi e le principali news
Venerdì 14 Settembre 2018
12:00 GB Intervento Carney (BoE);
14:30 USA Vendite al dettaglio ago;
14:30 USA Indice prezzi importazioni ago;
15:15 USA Produzione industriale ago;
16:00 USA Scorte delle imprese lug;
16:00 USA Indice fiducia consumatori (Univ. Michigan) preliminare set.
#borse #piazzaffari #euro #dollaro #forex #petrolio #oro #criptovalute #bitcoin #wallstreet #nyse #fed #trump #politica #governo #brexit
Commentaires