Tranne Milano che al momento segna -0,09%, le principali Borse europee hanno virato tutte in verde dopo una generale apertura di seduta senza grandi variazioni in scia alla chiusura incerta a Wall Street (S&P 500 +0,01%, NASDAQ Composite -0,25%, Dow Jones Industrial -0,06%). Dunque, il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,40%, il Ftse100 di Londra lo 0,41%, IBEX 35 lo 0,11%, il Cac40 di Parigi +0,03%.
E positive anche le borse asiatiche con il Nikkei 225 che ha terminato a +0,86%, Shanghai e Shenzhen +1,99%, l’Hang Seng di Hong Kong +1,25%. Unica eccezione, il Kospi di Seul che ha chiuso con -0,40%. Positiva anche Sydney con l'apprezzamento dell'S&P/ASX 200 in chiusura a +0,56.
E sotto i riflettori sono soprattutto le piazze cinesi, sostenute dalle dichiarazioni del Politburo del Partito comunista (il comitato di 25 membri che comprende anche il presidente Xi Jinping), che ha promesso che il governo di Pechino "si atterrà a una politica fiscale proattiva e una politica monetaria prudente e neutrale". "Saranno adottate misure basate sul mercato per ridurre le sovraccapacità", ha sottolineato il Politburo, secondo quanto riporta l'agenzia stampa ufficiale Xinhua News. Da qui il deciso rialzo per le piazze cinesi.
Sempre per restare nella regione asiatica, sul fronte valutario, il Bloomberg Dollar Spot Index, paniere che monitora la divisa americana nei confronti delle altre dieci principali monete, è registrato piatto dopo avere guadagnato lo 0,80% lunedì mentre il parallelo moderato deprezzamento dello yen ha contribuito alla positiva seduta di Tokyo.
Sul fronte macroeconomico, l’indice anticipatore del Giappone si è attestato in febbraio a 106,0 punti, in lieve progresso rispetto ai 105,9 punti della lettura relativa a gennaio, rivista al rialzo da 105,6 punti. Il dato è marginalmente superiore rispetto ai 105,9 punti della lettura preliminare comunicata a inizio mese.
Attenzione, però, perché è tutta la settimana ricca di eventi, a cominciare da quelli di oggi, con particolare riguardo agli Usa (vedi calendario), che aprono la strada a eventi ben più importanti anche al di qua dell’Atlantico.
Giovedì, per ricordare, c’è il summit della Banca Centrale Europea e venerdì gli Usa rilasciano il dato sul PIL (prodotto interno lordo).
In proposito assai interessante la riflessione di Neo Consulting (www.neoreport.com) che riportiamo di seguito: “I mercati mondiali, continuano a trovarsi in un’area di incertezza, anche se nelle ultime settimane abbiamo assistito ad un recupero delle principali piazze finanziarie mondiali, gli indici principali Usa e Europei, restano ancora con un rendimento leggermente negativo da inizio anno. Questa settimana, vogliamo soffermarci sul debito pubblico americano che mese dopo mese sta diventando un macigno minaccioso che si erge in un contesto economico e finanziario tutt’altro che tranquillo.
Come si evince chiaramente dal grafico, il debito è costantemente in crescita e l’attuale politica economica di Donald Trump sembra non avere nessuna intenzione di invertire tale tendenza. Nell’immagine sotto invece sono evidenziati i maggiori detentori del debito: Il principale detentore resta la Federal Reserve che però negli ultimi 5 anni, ha incrementato di circa il 45% la propria esposizione. Gli altri maggiori detentori quali la Cina e il Giappone, pur avendo una grossa esposizione verso gli Stati Uniti, hanno però negli ultimi 5 anni leggermente diminuito la loro esposizione in termini di asset, rispettivamente del 3,1% e 4%. Il dato diventa “pericoloso” in un contesto futuro di aumento dei tassi e di indebolimento del dollaro. Attenzione perché questa potrebbe essere una potente miscela esplosiva. Infatti il governo centrale degli States, dovrebbe pagare un interesse più alto per il rialzo dei tassi in corso, ed inoltre con un dollaro debole pagherebbe un interesse maggiorato ai detentori esteri”.
I DATI MACROECONOMICI ATTESI OGGI
Martedì 24 Aprile 2018
12:00 GB Indice BCI (tendenza ordini industriali) apr;
15:00 USA Indice FHFA (prezzi abitazioni) feb;
15:00 USA Indice S&P-Case/Shiller (prezzi abitazioni) feb;
16:00 USA Vendite abitazioni nuove mar;
16:00 USA Indice fiducia consumatori (Conference Board) apr;
22:30 USA Scorte settimanali petrolio (API).
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