Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in deciso rialzo in scia al recupero ieri a Wall Street favorito dai negoziati tra Cina e Usa per scongiurare misure protezionistiche.
A Piazza Affari il Ftse Mib guadagna l'1,34%, il Dax30 di Francoforte l'1,60%, il Cac40 di Parigi l'1,36%, il Ftse100 di Londra l'1,57%, l’Ibex 35 di Madrid +0,82%.
Asia in positivo. A Tokyo il Nikkei 225 si apprezza del 2,65%
A Tokyo il Nikkei 225 chiude in rally del 2,65% (ha fatto poco meglio l'indice più ampio Topix, apprezzatosi del 2,74%).
In recupero anche Shanghai: Shanghai Shenzhen guadagna oltre l'1,05%.
A Hong Kong l'Hang Seng guadagna lo 0,79%.
Allineata al clima positivo anche la seduta di Sydney, con il rialzo dello 0,72% segnato in chiusura dall'S&P/ASX.
Wall Street rimbalza, Dow Jones sopra 24 mila punti
La Borsa di New York, come accennato, ieri ha chiuso la seduta in netto rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato il 2,84% a 24.202,60 punti, l'S&P 500 il 2,72% e il Nasdaq Composite il 3,26%. Listini trainati dall'avvio dei negoziati tra Usa e Cina per evitare l'introduzione di misure protezionistiche che potrebbero avere impatti sulla crescita globale.
Sul fronte macroeconomico l’Indice Chicago Fed National Activity nel mese di febbraio si è attestato a 0,88 punti, da 0,02 punti registrati nel mese di gennaio (rivisto da 0,12). Le attese erano fissate su un indice di 0,15 punti.
Forex
Sul fronte valutario, il Bloomberg Dollar Spot Index, paniere che monitora la divisa americana nei confronti delle altre dieci principali monete, scende dello 0,1% a 88,55 alle 03:11 ET (07:11 GMT), il minimo dal 16 febbraio.
Commodities
Il prezzo del petrolio si mantiene sopra i 65 dollari al barile sui mercati. Il greggio Wti del Texas scambia a 65,86 con un rialzo di 31 centesimi
Stabile l'oro a 1355 dollari l'oncia.
I DATI MACROECONOMICI ATTESI OGGI
Martedì 27 Marzo 2018
15:00 USA Indice S&P-Case/Shiller (prezzi abitazioni) gen;
16:00 USA Indice fiducia consumatori (Conference Board) mar;
22:30 USA Scorte settimanali petrolio (API).
News
Giappone: indice prezzi Cspi cresce dello 0,6% in febbraio
Secondo quanto comunicato dalla Bank of Japan, il Corporate Services Price Index (Cspi, l’indice dei prezzi dei servizi alle imprese) ha segnato un progresso dello 0,6% annuo in febbraio, contro lo 0,8% atteso dagli economisti per una lettura invariata rispetto a gennaio (0,8% in ottobre, novembre e dicembre). L'indice è comunque in espansione per il cinquantacinquesimo mese consecutivo. Su base mensile la lettura è stata per un incremento dello 0,2% dopo il declino dello 0,6% di gennaio (e la crescita dello 0,2% di dicembre).
Corea del Sud: fiducia dei consumatori in frenata in marzo
Quarto mese consecutivo in frenata per la fiducia dei consumatori della Corea del Sud, dopo che si era attestata in novembre sul livello più elevato dalla fine del 2010 a quota 112,3 punti. Secondo quanto comunicato dalla Bank of Korea, infatti, in marzo l’indice della fiducia dei consumatori è calato marginalmente a 108,1 punti dai 108,2 punti di febbraio (109,9 punti in gennaio).
Akzo Nobel cede specialità chimiche a Carlyle per 10,1 miliardi
Akzo Nobel ha comunicato di avere raggiunto l'accordo per la cessione della divisione di specialità chimiche al private Usa Carlyle Group per 10,1 miliardi di euro, anticipando che gran parte dell'incasso sarà distribuito tra gli azionisti. Lo scorso mese il Financial Times aveva invece indicato l'altro private Usa Apollo Global Management come possibile acquirente. Akzo Nobel aveva chiuso in declino dell'1,24% lunedì ad Amsterdam.
MEF: non esiste ad oggi una bozza del Documento di Economia e Finanza
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze smentisce che sia pronta una bozza del Documento di Economia e Finanza (DEF). L'unica bozza circolata tra i ministeri, e a cui fa riferimento un’agenzia di stampa, è un documento parziale ad uso interno delle amministrazioni che, come richiesto dalla normativa italiana ed europea, fa il punto sull’attuazione delle riforme già varate e su come esse si rapportino alle raccomandazioni del Consiglio Europeo. In tale documentazione non si accenna a possibili ed eventuali indicazioni per gli anni futuri.
Per Lagarde (Fmi) serve un fondo "per i giorni di pioggia"
Secondo Christine Lagarde, direttrice del Fondo monetario internazionale (Fmi), l'Eurozona dovrebbe creare un "fondo per i giorni di pioggia". I Paesi membri dell'area dell'euro dovrebbero contribuire ogni anno alla costituzione di asset e, in relazione alla gravità di una recessione, riceverebbero trasferimenti per aiutarli a compensare le carenze di bilancio, ha suggerito Lagarde parlando lunedì a Berlino. "Un'Eurozona più unita potrebbe essere una bussola per la prosperità nella regione e un faro di speranza per il mondo", ha aggiunto Lagarde, che ha notato come la ripresa globale sia finalmente diventata sostenuta e ampiamente condivisa. Lagarde ha però messo in guardia su altre minacce. "Pensate al sorgere del populismo e al miope richiamo della sirena del protezionismo", ha precisato. Secondo Lagarde il prossimo passo verso l'integrazione economica dell'Eurozona, passa attraverso un'unione del mercato dei capitali modernizzata, un'unione bancaria migliorata e una maggiore integrazione fiscale.
Mester (Fed) sostiene ulteriori rialzi tassi in 2018 e 2019
Secondo Loretta Mester, numero uno della Federal Reserve Bank (Fed) di Cleveland, i recenti timori per una guerra commerciale non hanno modificato il suo outlook sull'economia Usa. "Sto monitorando gli sviluppi e anche se vedo rischi per l'outlook, in questa fase non mi hanno portato a cambiare le mie prospettive per l'economia globale", ha dichiarato parlando lunedì alla Princeton University. Mester, che nel 2018 è membro votante Federal Open Market Committee (Fomc, la commissione della Fed che si occupa di politiche monetarie), ha aggiunto di sostenere ulteriori rialzi dei tassi d'interesse "quest'anno e il prossimo". "Il 2018 si preannuncia un altro buon anno per l'economia e il compito dei responsabili delle politiche monetarie è quello di calibrare gli interventi in modo che l'espansione sia sostenuta", ha sottolineato, aggiungendo di attendersi una crescita del 2,5% per il Pil Usa quest'anno.
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