top of page
Cerca
Immagine del redattoreAntonio Arricale

BORSE EUROPEE IN LIEVE RIALZO, SOSTENUTE DALLE TRIMESTRALI

L'azionario europeo è in modesta salita a metà seduta, galleggiando sui massimi da sei settimane grazie all'affievolirsi dei timori sul fronte del commercio mondiale e da risultati societari positivi.

A Piazza Affari il Ftse Mib segna +0.42%, il FTSE Italia All-Share +0.5%, il FTSE Italia Mid Cap +0.78%, il FTSE Italia STAR +0.3%.

In verde anche le restanti piazze europee: a Londra il FTSE 100 segna +0.48%, a Francoforte il DAX +0.37%, a Parigi il CAC 40 +0.6%, a gonfie vele Madrid con l’IBEX 35 che segna +1.13%.

Lo spread tra Btp e Bund apre stabile a 230 punti base e il rendimento del decennale italiano è al 2,7%. Lo spread tra i Bonos spagnoli e i Bund è a 97 punti con un tasso dell'1,374%. Restano deboli le quotazioni dell'euro con la moneta unica europea scesa ieri sotto quota 1,17 dollari dopo l'intervento del presidente della Bce Mario Draghi e, ancor prima, la decisione – se ondo le aspettative - della banca centrale europea di lasciare i tassi invariati.


Borse Asia in lieve salita, mercati cauti su tensioni commercio

I mercati della regione Asia-Pacifico hanno chiuso misti, questa mattina, in un mercato dominato dalla cautela per le perduranti tensioni sul fronte del commercio globale nonostante i segnali di riavvicinamento tra Usa ed Europa.

Su TOKYO, che ha chiuso a +0,56%, pesano anche le preoccupazioni secondo cui la prossima settimana la Banca del Giappone potrebbe rivedere al ribasso il suo programma di acquisti di asset. A guidare il rialzo oggi i ciclici, particolarmente penalizzati nelle recenti sedute. Tra i titoli in evidenza il gigante bancario Nomura perde quasi il 6% dopo aver annunciato la sua peggior performance trimestrale in due anni.

HONG KONG e SHANGHAI condizionate dalla nuove accuse di Trump alla Cina riguardo ai dazi che colpirebbero gli agricoltori americani hanno chiuso in maniera difforme: la prima con il segno meno (-0.30), la seconda poco sopra la parità con recupero sul finale di seduta (+0.08%).

SYDNEY balza dello 0.85% celebrando la notizia secondo cui il colosso minerario BHP ha deciso di vendere i suoi asset legati al gas promettendo di girare agli azionisti i proventi.

Poco sopra la parità anche Seul con il Kospi che ha chiuso a +0.26%.


A Wall Street chiusure contrastanti

La Borsa di New York ha chiuso la seduta in rialzo con il Sow Jones (+0.44%) ma il Nasdaq decisamente in negativo (-1.0%).


Il Dollaro tocca il massimo di 5 giorni sulle decisioni della Bce e le parole di Mario Draghi

In attesa dei dati sul Pil Usa, l’indice del dollaro è in consolidamento dopo il rally che lo ha allontanato dal minimo delle due settimane spingendolo al massimo dei cinque giorni.

L’indice del dollaro contro un paniere di sei valute .DXY attorno alle 10,05 cede lo 0,04% a 94,711 dopo aver toccato un massimo a 94,796.

“Il dollaro è in rialzo su vari fronti e questo riflette la spinta al rialzo di cui sta beneficiando e che arriva da fattori fondamentali, in particolare più alti rendimenti Usa e rialzi azionari, con un ritorno dell’appetito di rischio” dice Junichi Ishikawa, strategist di Ig. “Il dollaro resterà bloccato fra la spinta al rialzo derivante da tali fattori fondamentali e le pressioni al ribasso derivanti da fattori politici, come i tentativi del presidente Trump di tenere sotto controllo la forza del dollaro”.

Dagli Stati Uniti si aspetta la stima del Pil del secondo trimestre (ore 14,30) con attese per un rialzo del 4,1%, dopo un rallentamento maggiore delle previsioni nel primo trimestre dell’anno, con una proiezione annuale della crescita del 2%.

Ieri l’euro ha ceduto oltre lo 0,7% dopo la riunione della Bce, che ha mantenuto i tassi d’interesse al minimo storico, ribadendo le conclusioni del meeting di giugno, in cui era stato tracciato il percorso di chiusura del quantitative easing alla fine di quest’anno, mentre i tassi d’interesse non saranno ritoccati verso l’alto prima dell’estate dell’anno prossimo.


Oro e petrolio, quotazioni deboli

Restano deboli le quotazioni dell'oro sui mercati asiatici. il metallo prezioso con consegna immediata viene scambiato a 1.221 dollari l'oncia, in attesa dei dati sul pil usa stasera e del prossimo meeting della fed.

Avvio poco mosso per i prezzi del petrolio. sui mercati asiatici i future sul light crude avanzano di 3 cent a 69,64 dollari e quelli sul brent crescono di 2 cent a 74,56 dollari al barile.

I DATI MACROECONOMICI IN CALENDARIO OGGI

Venerdì 27 Luglio 2018

14:30 USD Pil Trimestrale (2° Trim) dato previsto 4,1% dato precedente 2,0%




3 visualizzazioni0 commenti

Comments


bottom of page