Le principali Borse europee hanno aperto l'ultima seduta della settimana in calo. L'indice Stoxx Europe 600 cede lo 0,12%, il FTSE MIB di Milano segna -0,83%, il Dax30 di Francoforte lo 0,57%, il Cac40 di Parigi lo 0,95% e il Ftse100 di Londra lo 0,1%.
Future sugli indici azionari americani contrastati: S&P 500 -0,38%, NASDAQ 100 +0,22%, Dow Jones Industrial -0,44%.
Le chiusure dei principali indici USA nella seduta precedente: S&P 500 -0,06%, NASDAQ Composite -0,35%, Dow Jones Industrial +0,14%.
Mercato azionario giapponese in calo, il Nikkei 225 chiude a -0,90%. Borse cinesi complessivamente positive: l'indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen termina a +0,60%, l'Hang Seng di Hong Kong a -0,12%.
Bancari deboli: l'indice FTSE Italia Banche segna -0,3%, meno peggio dell'EURO STOXX Banks (-0,8%), penalizzato dal forte calo di Deutsche Bank (-5,6%) che ha chiuso il 2017 con una perdita pari a 497 milioni di euro, contro i 290 del consensus di Reuters. Sotto pressione a Milano Banca MPS (-1,7%) e Banca Carige (-2,3%).
Bene Bper Banca (+1,5%) e Mediobanca (+0,8%), che incassa l’autorizzazione della BCE all’adozione dei propri sistemi interni di risk management (modelli AIRB) ai fini della misurazione dei requisiti patrimoniali relativi al rischio di credito sul segmento Corporate.
In rosso Ferrari (-1%) che però è reduce dal +7,46% di ieri grazie ai risultati preliminari relativi al quarto trimestre e al 2017, e soprattutto all'outlook di medio termine: la casa di Maranello prevede un adjusted EBITDA di 2 miliardi e un free cash flow industriale di 1,2 miliardi non oltre il 2022, con indebitamento industriale netto (includendo distribuzioni di dividendi ed escludendo riacquisti di azioni) azzerato entro il 2021.
FCA (-0,5%) cresce in Italia a gennaio ma meno del mercato: a fronte di un +3,36% (su gennaio 2017) di immatricolazioni complessive nel Paese, i marchi del Lingotto hanno fatto segnare un +0,54%, con quota di mercato in calo da 29,47% a 28,67%. Si confermano deludenti la performance di Fiat (-7,95%) e Lancia/Chrysler (-26,57%), così come (ma in senso opposto) quella di Jeep/Dodge (+107,79%). Molto bene anche Alfa Romeo (+28,34%).
I petroliferi si confermano in buona forma grazie al recupero del greggio, che sale a ridosso dei massimi di inizio ottava. Il future aprile sul Brent segna 69,90 $/barile, il contratto marzo sul WTI segna 66,20 $/barile. In rialzo Saipem (+1,3%), seguita da Tenaris (+0,7%) ed Eni (+0,4%).
Il clima ribassista è in parte legato alla tornata di trimestrali Usa che giovedì ha visto protagonisti diversi big tecnologici: risultati per lo più migliori rispetto alle attese ma non privi di zone d'ombra (debole l'outlook di Apple in termini di ricavi, mentre Alphabet ha registrato nel trimestre utili inferiori alle stime).
L'euro sembra aver arrestato la sua corsa, dopo aver raggiunto e superto 1,25 e al momento quota 1,2484.
Sul fronte delle materie prime infine le quotazioni del petrolio sono in aumento con i contratti sul greggio Wti con scadenza a marzo che passano di mano a 66,3 dollari al barile (65,80 ieri sera a New York). Il Brent guadagna 17 centesimi a 69,82 dollari. Prezzi dell'oro stabili sui mercati asiatici dopo la crescita della vigilia: il lingotto con consegna immediata passa di mano a 1.347 dollari l'oncia.
CRIPTOVALUTE
Continua la fase negative per tutto il paniere delle prime cento, con la regina Bitcoin in testa che perde il 13,85% sul precedente giornaliero. In particolare – va notato – il Bitcoin ha chiuso il gap aperto a 8.290 dollari del 24 novembre scorso. Prima o poi doveva avvenire. Attualmente il prezzo è in fase di ritracciamento, in area 8.400 ma è ancora presto per dire che il trend è cambiato. Potrebbe, insomma, anche semplicemente trattarsi di quello che in gergo si dice il rimbalzo del gatto morto. Staremo a vedere.
I DATI MACROECONOMICI ATTESI OGGI
Venerdì 2 Febbraio 2018
09:00 SPA Variazione n° disoccupati gen;
10:30 GB Indice Markit PMI costruzioni gen;
11:00 EUR Indice prezzi alla produzione dic;
11:00 ITA Inflazione preliminare gen;
14:30 USA Nuovi occupati gen;
14:30 USA Tasso di disoccupazione gen;
16:00 USA Indice fiducia consumatori (Univ. Michigan) finale gen;
16:00 USA Ordinativi industriali dic;
16:00 USA Ordini beni durevoli finali dic.
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