Borsa: Milano tenta il recupero delle perdite di ieri. Dopo due ore dall'inizio delle contrattazioni Piazza Affari guadagna lo 0,42% lasciandosi alla spalle l'avvio piatto. Al momento il Ftse Mib è l'indice migliore del Vecchio continente, tallonato da Francoforte (+0,14%), gli altri sono intorno alla parità o poco sotto.
Gli acquisti sul Mib arrivano il giorno dopo la seduta di ieri, con Milano che ha chiuso a -0,84%, dato peggiore tra le Borse Ue dopo le parole di Juncker sul rischio ingovernabilità dell'Italia dopo il voto.
Si rafforza anche l'euro, che a inizio seduta veniva scambiato contro il dollaro a 1,2297 e ora viaggia a 1,2308. Spread sfiora quota 130.
Il differenziale di rendimento fra il Btp decennale italiano e il Bund tedesco torna sopra i 140 punti base fino a 140,73, superando il picco segnato ieri dopo i timori espressi dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker a proposito del voto in Italia anche per effetto dell'operazione sul mercato primario che ha visto il collocamento di 4 miliardi di titoli da parte del Tesoro. Il decennale italiano ha un rendimento del 2,07%.
Il Tesoro ha collocato quattro miliardi complessivi di Ctz e Btp indicizzati all'inflazione, raggiungendo l'ammontare massimo programmato per l'asta di oggi. Il Btp indicizzato maggio 2022 è stato collocato per 877 milioni a un rendimento pari a -0,41%, in rialzo di 10 centesimi rispetto all'asta precedente. Il Btp indicizzato maggio 2028 ha raggiunto gli 1,123 miliardi offrendo lo 0,89%. Il Ctz ottobre 2019, venduto per due miliardi, ha visto un rendimento in rialzo di 4 centesimi a -0,216%
Buona seduta per le Borse asiatiche, tutte in positivo in scia alla chiusura di Wall Street, mentre i dati sull'inflazione giapponese a gennaio, salita dello 0,9% senza accelerazioni significative, non lasciano intravedere una rapida normalizzazione della politica monetaria della Bank of Japan.
Tokyo ha chiuso in rialzo dello 0,72%, Seul dell'1,54%, Sydney dello 0,82% mentre Hong Kong avanza dell'1,15%.
Meno vivaci i listini di Shanghai (+0,63%) e Shenzhen (+0,18%) con il governo di Pechino che ha commissariato il colosso assicurativo Anbang per il timore che abbia commesso operazioni illegali.
I timori su una stretta dei tassi della Fed, sostenuti dal buon andamento dell'economia Usa hanno continuato a condizionare i rendimenti dei Treasury, che restano prossimi ai massimi dal 2014. Poco mosso il petrolio dopo la corsa di giovedì, alimentata dal calo inatteso delle scorte americane.
CRIPTOVALUTE
Il prezzo del Bitcoin è tornato a perdere terreno, pur senza registrare crolli di particolare rilievo. La quotazione della criptovaluta più famosa al mondo ha perso più di duemila dollari nell’arco di pochissimi giorni e dopo aver abbondantemente superato la soglia degli $11.000 è di nuovo scivolata fino a riportarsi sui $9.600. Al momento, tuttavia, è nuovamente poco sopra i $10.000,precisamente a $10.078,25 al momento della scrittura.
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